Ferrovia Manulla-Ballina

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Ferrovia Manulla-Ballina
Nome originaleBallina Branch Line
Stati attraversatiBandiera dell'Irlanda Irlanda
Attivazione1868/94
Gestore
Lunghezza30 km
Scartamento1600 mm
Elettrificazioneno
Ferrovie

La ferrovia Manulla-Ballina è una linea ferroviaria della Repubblica d'Irlanda che collega la stazione di Manulla Junction, posta sulla linea Westport-Portarlington, a Ballina, entrambe nella contea di Mayo.

È gestita dalla Iarnród Éireann (IÉ).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º maggio 1868 fu aperto il primo tronco tra Foxford e Manulla, poi prolungato cinque anni dopo fino a Ballina. Nel 1894 fu attivato il prolungamento per Killala che fu soppresso nel 1934[1].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La linea è una ferrovia a binario semplice non elettrificato. Lo scartamento adottato è quello standard irlandese di 1600 mm[2].

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Stazioni e fermate
Unknown route-map component "exKBHFa"
Killala († 1934)
Unknown route-map component "KBHFxa"
Ballina
Stop on track
Foxford
Unknown route-map component "eHST"
Ballyvary († 1963)
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZg+r"
Linea per Westport
Station on track
Manulla Junction
Continuation forward
Linea per Portarlington

Traffico[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio è coperto da treni locali, espletati dalla , lungo la linea i quali sono in coincidenza a Manulla Junction con gli InterCity della Dublino HeustonWestport. I treni impiegati sono del tipo classe 2700. È presente anche un InterCity il venerdì sulla relazione Dublino Heuston–Ballina che impiega treni classe 22000.

Il traffico merci è relativo al trasporto di legname da Mayo a Waterford. Il traino è effettuato da locomotive 071 o 201.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bob Ayres, Irish Railway Station Dates, su railbrit.co.uk, 1997-2004. URL consultato il 3 febbraio 2012.
  2. ^ (EN) Thorsten Büker et al, Maps of British Isles and Ireland network, su bueker.net, Railways through Europe, 2011. URL consultato il 22 gennaio 2012.