La ferrovia Cuneo-Ventimiglia o linea del Tenda, anche nota come Ferrovia delle Meraviglie[1], è una linea ferroviaria internazionale che collega Cuneo a Ventimiglia attraversando un tratto di territorio francese compreso tra due tratte in territorio italiano. Questa singolare circostanza è dovuta al fatto che, all'epoca della progettazione della linea, il tracciato si trovava interamente nel Regno di Sardegna, e alcune località attraversate furono cedute alla Francia negli anni successivi: i territori dell'ex Contea di Nizza e parte della val Roia nel 1860, Briga Marittima e Tenda dopo la seconda guerra mondiale nel 1947. A Breglio si dirama una linea per Nizza, che corre interamente in territorio francese.
La gestione delle infrastrutture del tratto in territorio italiano è affidata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che qualifica la linea come complementare[2]. Dal 2014 il tratto in territorio francese è gestito da SNCF, dopo il reintegramento all'interno del Réseau Ferré de France (RFF).
Gli studi si protrassero dal 1856 fino al 1895; il primo progetto per collegare Cuneo a Nizza venne vanificato dalla cessione di quest'ultima alla Francia nel 1860. In questa fase va peraltro segnalato il progetto di Coriolano Monti, pubblicato nel 1863[3]. I sostenitori di un ulteriore collegamento tra Piemonte e Liguria ripiegarono allora su un collegamento con Ventimiglia, inserito nella tabella B della legge Baccarini approvata dal Parlamento italiano nel 1879; parte notevole di questo risultato fu dovuta a Giuseppe Biancheri, che sostenne la proposta in concorrenza con l'alternativa Ceva-Ormea-Oneglia (da cui sarebbe nata la ferrovia Ceva-Ormea). I lavori dal lato piemontese iniziarono nel 1882; nel 1891 fu messo in funzione il tratto fino a Limone Piemonte e nel 1900 venne raggiunta Vievola attraverso la galleria del Colle di Tenda; a quel punto, vi erano varie alternative, tra cui costruire il rimanente tratto verso il mare in territorio solo italiano (che avrebbe però imposto costi elevati e la costruzione di tratti a cremagliera), ma si preferì cercare un accordo con la Francia, con la quale nel 1904 fu firmata una convenzione nella quale si stabilì di costruire, ciascuna nazione per la tratta di sua competenza, la tratta rimanente tra Vievola e Ventimiglia, oltre che una bretella tra Breglio e Nizza.
I lavori procedettero a rilento a partire dal 1909, anche a causa delle grandi difficoltà orografiche; la prima guerra mondiale bloccò la costruzione quando già erano stati realizzati i tratti Ventimiglia-Airole e Vievola-San Dalmazzo di Tenda, e questi ripresero negli anni venti fino all'inaugurazione il 30 ottobre 1928[14]. L'esercizio venne assunto dalle Ferrovie dello Stato e dalla società francesePLM (Paris-Lyon-Méditerranée)[15].
L'apertura della ferrovia portò immediati vantaggi al traffico tra il Piemonte e il mare, ma soprattutto a quello internazionale tra la Svizzera e Nizza dato che ne ridusse del 40% il percorso attraverso il nuovo itinerario Loetschberg, Sempione, Torino e Cuneo[16]. L'orario ufficiale delle ferrovie del 1936 prevedeva un treno internazionale diretto che in 12 ore collegava Berna - in Svizzera - a Sanremo, via Domodossola, Arona, Santhià (tramite la Ferrovia Santhià-Arona, evitando l'allungamento di percorso via Novara), Torino, Cuneo, Breglio e Ventimiglia. Il servizio era in coincidenza a Berna con treni provenienti da Londra via Calais, Bruxelles, Amsterdam via Colonia e Basilea, Oslo e Berlino. Una sezione del treno proseguiva da Breglio per Nizza a cura della compagnia francese PLM.
Per migliorare la potenzialità della linea, tra il 1931 e il 1935 essa venne elettrificata con il sistema trifase, inizialmente solo nel tratto italiano, e successivamente sull'intera lunghezza; tuttavia, la crisi del 1929 e successivamente le sanzioni economiche all'Italia fascista non permisero un vero e proprio decollo del traffico, sia viaggiatori che merci[17].
La seconda guerra mondiale inflisse gravissimi danni alla ferrovia; le truppe tedesche in ritirata distrussero tutti i suoi impianti minando ponti e gallerie. Le tratte Cuneo-Vievola e Nizza-Breil vennero rimesse in efficienza entro il 1947, ma non si procedette subito alla ricostruzione delle altre tratte.
Viadotto di Scarassoui
Solo nel 1976 iniziò il concreto riarmo della linea, dopo un ulteriore accordo internazionale. L'esercizio iniziato nel 1979, dopo l'inaugurazione del 6 ottobre venne ripartito tra SNCF ed FS tra Nizza e Cuneo e il tratto da Breil-sur-Roya a Ventimiglia interamente a carico delle FS.
Nel 2016 la rivista tedesca Hörzu, considerando un tutt'uno la tratta da Torino a Nizza, l'ha classificata al nono posto tra le dieci linee ferroviarie più belle del mondo.[18]
Il 4 settembre 2017 la linea chiude per lavori di manutenzione ed ammodernamento, tra i quali si annoverano la riparazione di alcuni viadotti, l'installazione del sistema SCMT per permettere ai treni italiani una velocità superiore ai 40 km/h, la manutenzione del sistema di segnalamento e sicurezza, l'installazione, in alcuni tratti a rischio, di reti di protezione e sistemi di rilevamento della caduta dei massi, la messa in sicurezza del traforo del Colle di Tenda e la sostituzione delle componenti del binario come rotaie e traversine.[19]
Il 13 luglio 2018, in ritardo rispetto alla previsione di SNCF Reseau che aveva inizialmente annunciato il 28 aprile 2018 come data della riapertura, la linea viene riaperta con il ripristino del traffico precedente alla chiusura. Al primo viaggio sono presenti diverse autorità, tra le quali il sindaco di Cuneo Federico Borgna e l'assessore ai trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco, e viene caldeggiata l'ipotesi di un potenziamento della linea.[20]
Il 3 ottobre 2020 è stato chiuso alla circolazione ferroviaria il tratto della linea tra San Dalmazzo di Tenda e Fontano-Saorgio a seguito dei danni causati dal maltempo presso il ponte di San Dalmazzo di Tenda, vicino alla galleria della Biogna (km 58+420)[21]. Il successivo 6 ottobre il traffico è stato limitato da Trenitalia al tratto tra Cuneo e Limone Piemonte, in attesa di verifiche su tutto il tratto italiano della linea[22]; il servizio sull'intero percorso è ritornato regolare a partire dal 3 maggio 2021, con la riapertura del tratto San Dalmazzo-Fontano.
Viadotto sul torrente Bevera (Viaduc de la Bevera) sulla diramazione Nizza - Breil-sur-Roya
La linea in territorio francese è stata ricostruita seguendo il percorso originale a binario unico.
La SNCF, dopo lo smantellamento del vecchio binario, eseguì dei rilievi plano-altimetrici sulla piattaforma allo scopo di:
ottimizzare il profilo longitudinale della linea;
garantire, su espressa richiesta FS, la "sagoma elettrificazione" nelle gallerie;
ottenere un tracciato che consentisse la velocità di 80 km/h sull'intero percorso.
La commissione mista FS-SNCF istituita dalla convenzione intergovernativa del 24 giugno 1970[23] decise che la modalità di trazione sarebbe stata quella con motori termici, ma che tuttavia l'infrastruttura avrebbe riservato la possibilità di un'eventuale elettrificazione[24].
Prima della distruzione bellica la linea era interamente elettrificata in corrente alternata trifase a 3,6 kV-16⅔ Hz, che rimase in opera, sulla tratta Cuneo-Limone Piemonte(-Vievola) fino al 1973, quando avvenne la conversione all'attuale sistema in corrente continua a 3 kV, tuttora in opera fino alla stazione di Limone Piemonte, che svolge il ruolo di stazione di confine.
Tra il tunnel di Tenda e Olivetta San Michele, il percorso corre in territorio francese, nel dipartimento delle Alpi Marittime. A Breil-sur-Roya vi è una diramazione: uno dei due rami, quello propriamente internazionale, prosegue fino alla stazione di Nizza (SNCF), mentre l'altro rientra in territorio italiano e termina alla stazione di Ventimiglia. Dato che non si è rielettrificata la linea ricostruita, i treni con percorso che non interessa solamente la tratta Cuneo-Limone Piemonte sono effettuati a trazione diesel, con l'uso di automotrici sia francesi che italiane per la maggior parte dei servizi viaggiatori. Per consentire l'impiego promiscuo di macchinisti sia francesi che italiani, le automotrici italiane del gruppo ALn 668.3000 e alcune del gruppo ALn 663 sono state modificate sin dall'origine con l'installazione del dispositivo vigilante VACMA, in modo da renderle adatte alla condotta ad agente solo in uso in Francia, e con l'applicazione di un rapporto di trasmissione ridotto che ne aumentasse le prestazioni in salita.
La linea, in conseguenza della difficile orografia, presenta ben ventisette importanti opere ingegneristiche all'aperto e trentatré sotterranee, oltre a numerose altre minori ma non per questo meno spettacolari. Le più importanti sono i viadotti de la Chapelle, di San Dalmazzo, di Scarassoui e de la Maglia e i ponti sulla Biogna, di Saorgio, della Briga e di Fontan-Saorgio oltre alla deviazione e la canalizzazione del torrente Ceva.
Quattro gallerie hanno forma elicoidale per guadagnare o perdere quota senza dover superare le massime pendenze ammissibili; tre si svolgono nel tratto in territorio francese, una in quello piemontese. Le più importanti sono quelle di Tenda, di Rio Freddo, di Morga, di Camara, di San Roch, della Gigne, di Cottalorda e dell'Arme.
In conseguenza di un errore di manovra dei segnali francesi il 27 gennaio 2003, nella galleria Biogna a San Dalmazzo di Tenda, si verificò uno scontro tra un treno italiano ed uno francese, nel quale persero la vita i due macchinisti del treno italiano. Una targa commemorativa nella stazione di San Dalmazzo di Tenda ricorda l'episodio[25].
Borgo San Dalmazzo: stazione con 3 binari adibiti al servizio viaggiatori, dotata di biglietteria automatica e di sala d'attesa. Nel Fabbricato Viaggiatori ha sede il Cunifer - Circolo Cuneese Fermodellisti e Feramatori. È servita da quasi tutti i treni ad eccezione di due Regionali (ex InterRegionali) provenienti da Torino la mattina. La località è nota per il museo della deportazione e sul piazzale antistante lo scalo sono citati i nomi dei deportati ebrei. La stazione è punto di interscambio con la linea automobilistica extraurbana 1 diretta a Cuneo.
Roccavione: fermata ferroviaria dotata del solo binario di corsa e provvista di biglietteria automatica. Non è servita da tutti i treni.
Robilante: stazione con 2 binari adibiti al servizio viaggiatori e dotata di sala d'attesa. Nel Fabbricato Viaggiatori ha sede il Ferroclub Cuneese, un circolo di appassionati che cura un'esposizione permanente di oggettistica ferroviaria, apparati di circolazione ferroviaria e modellismo ferroviario. Questi appassionati si occupano anche di mantenere pulite le aree esterne della stazione compresa la cura del giardino e delle aree verdi.
Vernante: stazione con 2 binari adibiti al servizio viaggiatori e dotata di biglietteria automatica.
Limone Piemonte: stazione con 3 binari adibiti al servizio viaggiatori e dotata di biglietteria automatica. È stazione di confine tra Italia e Francia ed è l'ultima stazione elettrificata della linea. Sono presenti gli uffici della Polizia di Frontiera. Vi fermano tutti i treni ed è molto utilizzata dagli sciatori. È capolinea del bus sostitutivo serale che alle 22.04 serve le stazioni del percorso al posto del treno.
La stazione di diramazione di BreglioStazione ferroviaria di Limone PiemonteStazione ferroviaria di Tenda
I treni regionali di Trenitalia programmati nell'ambito del contratto di servizio con la Regione Piemonte servono la linea impiegando materiale rotabile italiano. Il tratto Limone Piemonte-Cuneo è percorso dai treni che collegano Limone Piemonte con Fossano, svolti con convogli elettrici. La relazione internazionale Cuneo-Ventimiglia viene invece ricoperta da tre coppie giornaliere di treni, una al mattino e due al pomeriggio da Cuneo (due al mattino e una al pomeriggio in direzione opposta), effettuate con convogli diesel.
Esclusivamente nella tratta francese, tra Breglio e Tenda, circolano anche i treni TER Provence-Alpes-Cote d'Azur, operati da SNCF con materiale rotabile diesel francese. La stazione di Vievola, pur essendo ubicata in territorio francese, è servita da soli treni italiani.
Il 25 febbraio 2021, con 75.586 voti, la ferrovia, in virtù della ricchezza e particolarità paesaggistica dei territori che attraversa, è stata decretata vincitrice del decimo censimento I Luoghi del Cuore effettuato dal FAI,[27] primeggiando anche nella speciale classifica Italia sopra i 600 metri.[28][29]
^La nuova linea da Cuneo Altipiano è più corta di quella originale (da Cuneo Gesso) di 3,472 km. Tuttavia le progressive chilometriche a sud di Borgo San Dalmazzo non sono state modificate: pertanto in questa stazione c'è una discontinuità nel chilometraggio.
^Convenzione italo-francese che fissa le modalità generali di ricostruzione e gestione della sezione di linea in territorio francese della Cuneo-Ventimiglia (SNCF 1980, p. 12).
^Paganin è il nome che compare sulla targa posta dalla SNCF nel 1979 sui portali alle estremità dell'opera, che è in realtà composta da una serie di sei gallerie, unite da tratti artificiali, denominate da nord a sud: Balma (166,95 m), Tornau I (270,28 m), Tornau II (475,42 m), Ravallone I (301,55 m), Ravallone II (91,01 m), Balma (336,79 m). (De Santos & Banaudo 1979, p. 120).
^Classifica 2020, su fondoambiente.it. URL consultato il 25 febbraio 2021.
(FR) Gérard De Santos e José Banaudo, Le chemin de fer du Col de Tende, Menton (F), Les Editions du Cabri, terzo trimestre 1979, ISBN non esistente.
Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 7
Renzo Marello, Dopo quarant'anni e dopo le distruzioni della 2ª guerra mondiale rientra in esercizio la CUNEO-NIZZA-VENTIMIGLIA, in Voci della Rotaia, n. 8-9/1979, agosto-settembre 1979, pp. 4-10.
Angelo Nascimbene, Riaperta all'esercizio la ferrovia Cuneo-Ventimiglia, in Italmodel Ferrovie, n. 233, dicembre 1979, pp. 6-21.
Stefano Garzaro, Sulla ferrovia di Tenda, un anno dopo, in "I Treni Oggi" n. 4 (dicembre 1980).
Franco Collidà, Max Gallo; Aldo A. Mola, CUNEO-NIZZA Storia di una ferrovia, Cuneo (CN), Cassa di Risparmio di Cuneo, luglio 1982, ISBN non esistente.
Stefano Garzaro, Nico Molino, LA FERROVIA DI TENDA Da Cuneo a Nizza, l'ultima grande traversata alpina, Colleferro (RM), E.S.T. - Editrice di Storia dei Trasporti, luglio 1982, ISBN non esistente
(FR) SNCF Region de Marseille, Ligne: Coni - Breil sur Roya - Vintimille. Reconstruction et équipement de la section de ligne située en territoire Français, Marseille (F), Imprimerie St-Victor, 1980, ISBN non esistente.
Albano Marcarini, La Ferrovia delle meraviglie, in treno e a piedi nella valle Roja fra l'Italia e la Francia, Torino, Alzani Editore, ottobre 2015, ISBN978-88-8170-529-0.
Betsabea Bussi e Giulia Viale, La Ferrovia delle Meraviglie: un capolavoro d’ingegneria tra storia, arte e paesaggio, in Artribune, 26 febbraio 2021. [1]
Giulia Viale e Betsabea Bussi, Cuneo-Nizza/Ventimiglia, un secolo di storia dell’ingegneria ferroviaria, in Strade & Autostrade, 2021, vol. 148, pp. 109-113. [2]