Ferrovia Aigle-Sépey-Diablerets

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Aigle-Sépey-Diablerets
Stati attraversatiBandiera della Svizzera Svizzera
InizioAigle
FineOrmont-Dessous
Attivazione1913 (Aigle-Le Sépey)
1914 (Le Sépey-Les Diablerets)
GestoreTPC
Precedenti gestoriASD (1914-1999)
Lunghezza21,4 km
Scartamento1 000 mm
Elettrificazione1 500 V cc
Ferrovie

La ferrovia Aigle-Sépey-Diablerets è una linea ferroviaria a scartamento metrico della Svizzera.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Aigle e Le Sépey erano collegate sin dal 1840 da una strada costruita dal canton Vaud, prolungata nel 1868 a Les Diablerets e percorsa da diligenze (che in estate proseguivano verso Gstaad e Saanen) in coincidenza con i treni della ferrovia Losanna-Briga alla stazione di Aigle[1].

Con l'incremento del turismo a fine Ottocento, nel 1897 fu presentata domanda di concessione per una linea tra Aigle e Le Sépey[2]; un altro progetto fu presentato nel 1904 dal comitato promotore della ferrovia Aigle-Ollon-Monthey per una linea tra Aigle, Le Sépey e Leysin con prolungamento per Les Diablerets[3]. Il 12 maggio 1910 il Gran Consiglio vodese concesse un sussidio per la costruzione della ferrovia, che il 24 dicembre dello stesso anno vide la costituzione della società Chemin de fer Aigle-Sépey-Diablerets (ASD)[4].

I lavori iniziarono l'11 giugno 1911, e impiegarono tra 800 e 900 lavoratori, provenienti principalmente dal Piemonte[5]. Il 22 dicembre 1913 aprì il primo tratto della linea, tra Aigle e Le Sépey[6]; la restante tratta, tra Le Sépey e Les Diablerets, fu inaugurata il 6 luglio 1914[6] e aperta al pubblico il giorno seguente[7]. A causa dello scoppio della prima guerra mondiale vi fu un drastico calo del turismo[8], compensato da un aumento del traffico merci (legname)[9]. Terminate le ostilità il traffico viaggiatori riprese, con un nuovo calo in occasione della Grande depressione (nel 1932 l'ASD, per la prima volta, chiuse il bilancio in perdita[10]).

Alle 20:15 del 26 giugno 1940 un incendio, dovuto ad un corto circuito elettrico, distrusse il deposito della linea, tre elettromotrici e quattro carrozze[11]. Per tamponare l'emergenza furono noleggiate carrozze dalla ferrovia Montreux-Oberland Bernese e dalla Chemins de fer électriques Veveysans, in attesa della ricostruzione dei mezzi distrutti dal fuoco[12].

Nel gennaio 1975 la gestione della linea fu unificata con quella delle vicine ferrovie Aigle-Leysin e Bex-Villars-Bretaye nel consorzio Transports Publics du Chablais[13], cui si unì nel giugno 1977 la ferrovia Aigle-Ollon-Monthey-Champéry[14]. Nel settembre 1976 il rapporto Anghem della Confederazione Elvetica spinse per la chiusura della linea (insieme alla Aigle-Ollon-Monthey-Champéry e alla Nyon-La Cure), da sostituire con autobus: per evitare la soppressione si costituì un comitato per la salvaguardia delle linee, sostenuto nel 1981 dal canton Vaud[15]; si riuscì, nel 1985, a prorogare la concessione della linea per cinquant'anni, e con l'appoggio del cantone furono acquistate quattro nuove automotrici, in servizio dal 1987[16]. Dal luglio 1999 sono riprese anche le sovvenzioni del governo federale[17].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La linea, a scartamento metrico, è lunga 21,4 km. La linea è elettrificata a corrente continua con la tensione di 1.500 V (1.350 V fino al 1956[18]); il raggio minimo di curva è 50 metri, la pendenza massima è del 60 per mille. La velocità massima ammessa è 60 km/h[19].

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il Pont des Planches a Ormont-Dessous
Percorso
Unknown route-map component "STR+l" Unknown route-map component "CONTfq"
per Leysin
Unknown route-map component "CONTr+f" Unknown route-map component "v-STR" Unknown route-map component "d"
per Losanna
Station on track Unknown route-map component "vKBHFa-BHF" Unknown route-map component "d"
0,00 Aigle
Unknown route-map component "CONTr+g"
Unknown route-map component "ev-SHI2gl" + Unknown route-map component "vÜSTr"
Unknown route-map component "exvSHI2+r-" Unknown route-map component "d"
per Briga
Unknown route-map component "dCONTgq"
Unknown route-map component "exSTRq" + Unknown route-map component "v-STRr"
Unknown route-map component "exv-STRr" + Unknown route-map component "vSTR-"
per Champéry (vecchio percorso † 2006)
Stop on track
0,59 Aigle-Place du Marché
Station on track
0,00 Aigle-Dépôt ASD
Unknown route-map component "STR+l" Unknown route-map component "STR+r" Stop on track
Aigle-Parc Aventure
Straight track Enter and exit short tunnel Straight track
galleria Verchiez (16 m)
Station on track Straight track Straight track
3,78 Verchiez
Straight track Unknown route-map component "tSTRla" Unknown route-map component "tSTRra"
galleria Grand-hôtel (119 m)
Enter and exit short tunnel
galleria Vanel (28 m)
Unknown route-map component "hSTRae"
viadotto Vanel (76 m)
Station on track
7,97 Plambuit
Enter and exit short tunnel
galleria Plambuit (39 m)
Enter and exit tunnel
galleria Dard (202 m)
Station on track
10,15 Exergillod
Stop on track
11,21 Les Fontanelles
Straight track Water
fiume Grande Eau
Unknown route-map component "ABZl+l" Station on transverse track Unknown route-map component "hKRZWaeq" Unknown route-map component "STR+r"
12,77
14,75
Les Planches
Straight track Water Straight track
ponte des Planches (97 m)
Straight track End station
13,78 Le Sépey
Unknown route-map component "hSTRae"
Enter and exit short tunnel
galleria Joux-au-Craz (40 m)
Unknown route-map component "hSTRae"
Stop on track
18,48 Les Échenards
Stop on track
Sur le Buis
Station on track
19,81 Les Aviolats
Stop on track
Les Nicolets
Stop on track
Plan Morier
Station on track
21,54 Vers-l'Église
Unknown route-map component "hKRZWae" Transverse water
fiume Grande Eau
Stop on track
Les Bovets
Stop on track
La Faverge
End station
23,34 Les Diablerets

La stazione di Aigle della TPC è stata rinnovata a fine 2007: ha sei binari (uno dei quali con tensione commutabile tra 900 e 1500 V) paralleli a quelli della Losanna-Briga e utilizzabili da tutte le linee TPC facenti capo ad Aigle[20].

Dal 1965 la linea è raccordata alla ferrovia Aigle-Leysin, permettendo l'utilizzo dei rotabili di quest'ultima linea sulla Aigle-Sépey-Diablerets.

Da Aigle la linea risale la vallée des Ormonts con 250 tra muri di sostegno, tunnel, ponti e viadotti[21]: degno di nota il Pont des Planches a Ormont-Dessous, classificato come bene culturale di importanza nazionale[22].

Materiale rotabile[modifica | modifica wikitesto]

Il materiale rotabile originario era costituito da cinque elettromotrici a carrelli con vano bagagliaio (serie ABFe 4/4 1÷3 e 11÷12), tutte costruite dalla Schlieren con parte elettrica Brown Boveri[23]. I rotabili andarono in parte distrutti nell'incendio del 1940: quelli incendiati furono ricostruiti da Schlieren e Brown Boveri tra il 1941 e il 1948, mentre le motrici superstiti vennero uniformate alle altre entro il 1949[24]; due di esse (la 1 e la 2) sono ancora in servizio sulla linea, usate come rotabili storici[25]; altre due (3 e 12) sono state vendute nel 1988 alla Chemin de fer de la Mure, in Francia, mentre la restante motrice è stata demolita nel 1989[26].

Il 24 giugno 1987 sono state presentate ufficialmente quattro nuove elettromotrici (serie BDe 4/4 401÷404), battezzate con nomi di località della zona[27].

Materiale motore - prospetto di sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Unità Anno di costruzione Costruttore Note
BDe 4/4 1÷2 1913 SWS-BBC rotabili storici
BDe 4/4 401÷404 1987 ACMV-BBC

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Montangero, op. cit., p. 67
  2. ^ Montangero, op. cit., p. 69
  3. ^ Montangero, op. cit., p. 71
  4. ^ Montangero, op. cit., p. 73
  5. ^ (FR) Claude Béda, Pascal Wassmer, L'incroyable histoire de l'Aigle-Sepey-Diablerets, in 24 Heures, Losanna, 13 giugno 2014. URL consultato il 13 dicembre 2018.
  6. ^ a b Montangero, op. cit., p. 82
  7. ^ Montangero, op. cit., p. 86
  8. ^ Montangero, op. cit., p. 96
  9. ^ Montangero, op. cit., p. 100
  10. ^ Montangero, op. cit., p. 101
  11. ^ (FR) Gros sinistre à Aigle, in Feuille d'avis de Lausanne, Losanna, 27 giugno 1940, p. 16. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  12. ^ Montangero, op. cit., p. 107
  13. ^ Montangero, op. cit., pp. 121-122
  14. ^ (FR) Quatre chemins de fer à l'enseigne régionale, in Tribune de Lausanne - Le Matin, Losanna, 1º giugno 1977, p. 7. URL consultato l'8 gennaio 2019.
  15. ^ Montangero, op. cit., pp. 122-123
  16. ^ Montangero, op. cit., p. 125
  17. ^ Montangero, op. cit., p. 141
  18. ^ Montangero, op. cit., p. 113
  19. ^ Caractéristiques essentielles des lignes TPC (PDF), su tpc.ch. URL consultato il 1º luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2020).
  20. ^ Montangero, op. cit., p. 146
  21. ^ Montangero, op. cit., p. 75
  22. ^ Protezione dei beni culturali - Inventario PBC - Oggetti A, su babs.admin.ch. URL consultato il 28 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2021).
  23. ^ (DEFR) Verzeichnis des Rollmaterial der Schweizerischen Privatbahnen/État du materiel roulant des chemins de fer suisses privés, Berna, Ufficio federale dei trasporti, 1958, pp. 36-37. URL consultato il 12 dicembre 2018.
  24. ^ Montangero, op. cit., p. 108
  25. ^ Matériel roulant ferroviaire - Etat au 31 décembre 2017 (PDF), su tpc.ch. URL consultato il 12 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2018).
  26. ^ Aigle - Sépey - Les Diablerets (ASD), su pospichal.net. URL consultato il 13 dicembre 2018.
  27. ^ (FR) Feu vert pour les motrices bleues, in L'Est vaudois, Montreux, 25 giugno 1987, p. 24. URL consultato il 13 dicembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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