Vai al contenuto

Ferdinando de la Cerda

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ferdinando di Castiglia
Alfonso X, sua moglie Violante e il principe Ferdinando.
Infante di Castiglia
Erede al trono dei regni di Castiglia e di León
Stemma
Stemma
In carica1255 –
1275
NascitaValladolid, 23 ottobre 1255
MorteCiudad Real, 25 luglio 1275 (19 anni)
Luogo di sepolturaAbbazia di Las Huelgas a Burgos
DinastiaAnscarici
PadreAlfonso X di Castiglia
MadreViolante d'Aragona
ConsorteBianca di Francia
FigliAlfonso
Ferdinando
ReligioneCattolicesimo

Ferdinando Alfonso, detto de la Cerda (Valladolid, 23 ottobre 1255Ciudad Real, 25 luglio 1275), fu erede e reggente del Regno di Castiglia e León.

Ferdinando, come conferma il documento n° LV, datato 9 luglio 1258, dei DOCUMENTOS DE LA Iglesia Colegial de Santa María la Mayor (hoy Metropolitana) DE VALLADOLID, Siglo XIII era figlio del re di Castiglia e di León e futuro re dei Romani, Alfonso X e di Violante d'Aragona (Rey Don Alfonso, regnant en uno con la Reyna donna Yolant mi mujer et con nuestro ffijo el Infante don Ferrando primero et yeredero e con nuestro ffijo el Inffante don Sancho)[1][2][3][4], che, come riporta la Cronaca piniatense[5], era figlia del Re di Aragona, Conte di Barcellona e delle altre contee catalane, re di Valencia e di Maiorca, signore di Montpellier e Carladès, Giacomo I il Conquistatore e della principessa ungherese Violante, figlia del re di Ungheria Andrea II e della principessa di Costantinopoli Iolanda di Courtenay[6].
Alfonso X, come riportano i documenti n° XX e XXVII dei DOCUMENTOS DE LA Iglesia Colegial de Santa María la Mayor (hoy Metropolitana) DE VALLADOLID, Siglo XIII, era il figlio maschio primogenito del re di Castiglia, Ferdinando III e della sua prima moglie Elisabetta Hohenstaufen (detta Beatrice di Svevia alla corte di Castiglia[7][8][9])(Ferrandus Dei gratia Rex Castelle et Toleti una cum uxore mea Regina Beatrice et filiis meis Alfonso, Frederico, Fernando)[10](Ferrandus Dei gratia Rex Castelle et Toleti una cum uxore mea Regina Beatrice et filiis meis Alfonso, Frederico, Ferrando, Henrico)[11], che, come riportano sia gli Annales Marbacenses era figlia del duca di Svevia e re di Germania, Filippo di Svevia (1179-1208, e di Irene Angelo (1181-1208)[12], che secondo il Nicetae Choniatae Historia era figlia dell'imperatore di Costantinopoli, Isacco II Angelo e della prima moglie, Irene Tornikaina (ex priore coniuge libera susceptis, filiabus duabus et uno filio.... alteram" married "Siciliam regis Tangris filio)[13], forse della famiglia dei Paleologi)[14].

Il soprannome de la Cerda deriva dal fatto che era nato con del pelo nel petto, simile a delle setole di una scrofa (cerda in spagnolo), e venne poi assunto come cognome dai suoi discendenti.[15]

Gli Annali toledani[16] riportano la data di nascita di Ferdinando (Anno Dni. M. CC. LVI. nauti est Dñs Fernandus, filius Regis Alfonsi)[17].

Secondo il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia suo padre, Alfonso X, concordò con il re di Francia, San Luigi IX il matrimonio tra i propri figli Ferdinando e Bianca e il contratto fu ratificato a Saint-Germain-en-Laye, il 28 settembre 1266[18][19]; il contratto è riportato nello Spicilegium sive collectio veterum aliquot scriptorum, Volume 3 (Donum Fernandum primogenitum Domini…Alfonsi…Electi in Regem Romanorum necnon et Castellæ, Toleti, Legionis, Galeciæ, Sibil. Cordub. Murc. Giem. et Alguarb. Regis…et excellentissimus Dominum Ludovicum …Regem Franciæ…dominam Blancham filiam suam)[20].
Su richiesta di Luigi IX, papa Clemente IV rilasciò tre dispense, per la parentela che legava i due futuri sposi e per il fatto che Ferdinando non avrebbe avuto i canonici quattordici anni per potersi sposare[18].

Il 30 novembre 1268, a Burgos, Ferdinando si sposò con Bianca di Francia[18] (1253-1322), figlia del re di Francia, Luigi IX, e di Margherita di Provenza, figlia di Raimondo Berengario IV di Provenza e di Beatrice di Savoia, come riporta il Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 21[21]; anche il Chronicon de Cardeña riporta l'avvenuto matrimonio di Ferdinando e Bianca (Infant D. Ferrando con Doña Blanca fija del Rey de Francia)[22].

Nel periodo giovanile Ferdinando partecipò a tutte le campagne militari del padre e dal 19 dicembre 1270 al 14 marzo 1272, fu maggiordomo del re suo padre.[19].
Comunque a partire dal 1270, Fernando affiancò il padre nelle attività di governo e, in alcuni casi fu reggente durante le assenze del padre[18], tra cui, nel 1274, quando Alfonso X, in quanto re dei Romani si recò a Belcaire per incontrare Papa Gregorio X, nel tentativo di convincerlo ad incoronarlo imperatore del Sacro Romano Impero[23]

Sepolcro di Ferdinando de la Cerda, nel Monastero de las Huelgas, a Burgos.

Nel 1275 i Merinidi, guidati dal sultano Abu Yusuf Ya'qub ibn 'Abd al-Haqq, sbarcarono sulle coste andaluse e alleatisi al sultanato di Granada, attaccarono il regno di Castiglia. Ferdinando radunò l'esercito a Villa Real, ma, prima ancora di scontrarsi coi musulmani, a causa di una forte febbre, trovò la morte nel mese di luglio come riportato dagli Annali toledani[16] (VIII Kal Aug obiit Dominus Fernandus, filius Regis Castellæ)[24]; il Chronicon Domini Joannis Emmanuelis riporta che morì a Villa Real (obiit Infans Dns Fernandus in Villa-Regali)[25]; il Chronicon de Cardeña conferma la morte e riporta che fu sepolto nell'Abbazia di Las Huelgas a Burgos (muriò el Infant D. Ferrando…fijo del Rey D. Alfonso…è yace en las Huelgas de Burgos)[26]; infine anche le Gesta Philippi Tertia Francorum Regis di Guglielmo di Nangis[27] riporta la morte di Ferdinando ricordando che fu negata la successione ai suoi figli[28].

La morte di Ferdinando creò un problema di successione, perché Alfonso X, ignorando i diritti dei figlioletti di Ferdinando, nel 1278, nominò nuovo erede al trono il figlio maschio secondogenito, Sancho, come riporta la storica britannica, Hilda Johnstone[29]. La vedova di Ferdinando, Bianca di Francia, dopo la morte del marito, fu addirittura imprigionata,[19] mentre i due figli, Alfonso e Ferdinando, furono protetti solo dalla nonna paterna, Violante.
In un secondo tempo il re, Alfonso X, su insistenza della moglie Violante e del re Filippo III di Francia, fratello della vedova, Bianca di Francia e zio degli Infantes de la Cerda, che minacciava militarmente il regno di Castiglia[29], nominò suo erede il nipote, Alfonso, figlio di Ferdinando de la Cerda, dando l'avvio ad una guerra civile; e nonostante che l'8 novembre 1282 fosse stato diseredato dal padre, alla morte di Alfonso, Sancho gli successe sul trono.

Armi adottate dai discendenti di Ferdinando.

Ferdinando e Bianca ebbero due figli[19][3]:

  1. ^ (ES) DOCUMENTOS DE LA Iglesia Colegial de Santa María la Mayor (hoy Metropolitana) DE VALLADOLID, Siglo XIII, doc. LV, pagg. 325 - 330
  2. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of CASTILE & LEÓN 1217-1369 - Infante don FERNANDO "él de la Cerda" de Castilla y León, su fmg.ac. URL consultato il 7 maggio 2025.
  3. ^ a b (EN) Genealogy: Ivrea 7 - Fernando "el de la Cerda", Infant of Castile, su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 7 maggio 2025.
  4. ^ (DE) Alfonso X di Castiglia genealogie mittelalter, su mittelalter-genealogie.de, 23 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2009).
  5. ^ La Cronaca piniatense è una cronaca storiografica, voluta dal re d'Aragona, Pietro IV, del regno di Aragona, dalle sue origini comitali sino alla Corona d'Aragona (1336, morte di Alfonso IV di Aragona)
  6. ^ (ES) Crónica de San Juan de la Peña, capitolo XXXV, righe 60 - 69
  7. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of CASTILE & LEÓN 1217-1369 - Infante don ALFONSO de Castilla y León.
  8. ^ (EN) Genealogy: Ivrea 7 - King ALFONSO X of Castile and Leon, su genealogy.euweb.cz.
  9. ^ (DE) Ferdinando III genealogie mittelalter (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2010).
  10. ^ (LA) DOCUMENTOS DE LA Iglesia Colegial de Santa María la Mayor (hoy Metropolitana) DE VALLADOLID, Siglo XIII, doc. XX, pagg. 105 - 109
  11. ^ (LA) DOCUMENTOS DE LA Iglesia Colegial de Santa María la Mayor (hoy Metropolitana) DE VALLADOLID, Siglo XIII, doc. XXVII, pagg. 145 - 148
  12. ^ (LA) MGH SS 17, anno 1201, pag. 170 e nota 88
  13. ^ (LA) Nicetae Choniatae Historia, Imperiii Isaacii Angeli, Liber 3, 1, pag. 548
  14. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of GERMANY 1138-1254, HOHENSTAUFEN - ELISABETH von Staufen
  15. ^ Gonzalo Argote de Molina, Historia del apodo "de la Cerda", in Nobleza del Andaluzía, 1588. URL consultato il 21 dicembre 2023.
  16. ^ a b c Gli Annali toledani sono una serie di annali, raccolto in tre parti riguardanti il “regno di Toledo”, il primo narra il periodo che inizia con la creazione della Contea di Castiglia, sino al 1219, il secondo termina col 1250 ed il terzo arriva sino al secolo XIV.
  17. ^ (LA) España sagrada, Volume 23, pag. 418
  18. ^ a b c d (ES) Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, Fernando de Castilla
  19. ^ a b c d e (EN) Foundation for Medieval Genealogy: Descendants of Infante don FERNANDO "él de la Cerda" de CASTILLA (son of ALFONSO X King of Castile): de la CERDA - Infante don FERNANDO "él de la Cerda" de Castilla y León, su fmg.ac. URL consultato il 7 maggio 2025.
  20. ^ (LA) Spicilegium sive collectio veterum aliquot scriptorum, Volume 3, pagg. 662 e 663
  21. ^ (FR) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 21, pag. 81
  22. ^ (LA) España sagrada, Volume 23, pag. 374
  23. ^ (ES) Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, https://historia-Jaime de Castilla
  24. ^ (LA) España sagrada, Volume 23, pag. 419
  25. ^ (LA) España sagrada, Volume 2, pag. 215
  26. ^ (LA) España sagrada, Volume 23, pag. 375
  27. ^ Il titolo esatto della Cronaca di Guglielmo di Nangis è Chronique des rois de France et de Vies de Saint Louis et de ses frères, Philippe le Hardi et Robert.
  28. ^ a b (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 20, pag. 496
  29. ^ a b Hilda Johnstone, "Francia: gli ultimi capetingi", in Storia del mondo medievale, vol. VI, 1999, pag. 573
  30. ^ (LA) España sagrada, Volume 23, pagg. 418 e 419
  31. ^ (FR) Chronique de Ramon Muntaner. Tome 2, chapitre CLVIII, pag. 23
  32. ^ a b c d (PT) Nobiliario del Conde de Barcelos Don Pedro, Hijo del Rey Don Dionisio, Reyes de Portugal, pag. 20
  33. ^ (LA) España sagrada, Volume 2, pag. 222
  34. ^ Eleonora di Guzmán fu catturata a Medina-Sidonia e poi messa a morte a Siviglia.
  35. ^ a b (ES) Cronicas de los reyes de Castilla Don Pedro, cap. X, pagg. 47 e 48

Fonti primarie

[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica

[modifica | modifica wikitesto]
  • Hilda Johnstone, Francia. Gli ultimi capetingi, collana «Storia del mondo medievale», traduzione di Luciana Albertini, VI vol., 1999, pp. 569-607, SBN TO00942188.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN168342831 · ISNI (EN0000 0001 2236 0582 · LCCN (ENnb2011003215 · GND (DE1021162132 · BNF (FRcb16683470p (data)