Federico Méndez

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Federico Méndez
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 183 cm
Peso 107 kg
Rugby a 15
Ruolo Pilone
Ritirato 2006
Carriera
Attività provinciale
1996Natal Sharks
2002Natal Sharks
2005-2006Western Province8 (0)
Attività di club[1]
1990-1996Mendoza
1997-1998Bath5 (0)
1998-2000Northampton30 (20)
2000-2001Bordeaux Bègles
2002-2005Mendoza
Attività da giocatore internazionale
1990-2005Bandiera dell'Argentina Argentina73 (70)
Attività da allenatore
2005-Mendoza
2009-Bandiera dell'Argentina Prov. di Mendoza

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 30 gennaio 2012

Federico Eduardo Méndez Azpillaga (Mendoza, 2 agosto 1972) è un ex rugbista a 15, allenatore di rugby a 15 e imprenditore argentino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto, anche rugbisticamente, a Mendoza, nel cui locale Rugby Club iniziò a giocare, Federico Méndez esordì giovanissimo in Nazionale argentina, il 27 ottobre 1990 a Lansdowne Road contro l'Irlanda; la settimana seguente, a Twickenham, divenne internazionalmente famoso per avere mandato al tappeto il seconda linea inglese Paul Ackford, di 14 anni più anziano di lui; dopo una mischia, in cui Jeff Probyn schiacciò a terra la faccia di Méndez, questi, rialzatosi, se la prese con il primo inglese che gli si parò davanti; per ventura fu Ackford, che ricevette un diretto al mento che lo stese e ne provocò l'abbandono del campo[1]; espulso, Méndez rimediò una squalifica internazionale di quattro settimane[2], mentre l'Argentina uscì dal campo sconfitta per 0-51.

Anni dopo Ackford, all'epoca agente di polizia e in seguito divenuto giornalista, incontrando per lavoro Méndez nel ritiro argentino durante un tour dell'Inghilterra in Sudamerica, raccontò l'accaduto a modo suo: «Non mi accorsi di nulla, solo del colpo preso. Bel colpo, peraltro… lo rividi in TV e l'unica cosa che dissi fu: ouch! […] non porto rancore per il fatto, non fu colpa di Méndez»[2].

Meno di un anno dopo il pugno di Twickenham Méndez fu convocato per la Coppa del Mondo di rugby 1991 che si tenne proprio in Inghilterra, e disputò due incontri, con Australia e Galles; anche quattro anni dopo, nella Coppa del 1995 in Sudafrica, fu presente nella formazione titolare, con tre incontri (tre sconfitte contro, ancora, Inghilterra, poi Figi e Italia).

Divenne professionista subito dopo la Coppa del Mondo, e si trasferì in Sudafrica nei Natal Sharks, con cui in due stagioni vinse due Currie Cup consecutive; poi affrontò il rugby europeo: nel 1997 firmò un contratto di un anno con il Bath, con cui al termine della stagione si laureò campione continentale; nel biennio successivo rimase in Inghilterra, al Northampton, con cui nel 1999-2000 vinse la sua seconda Heineken Cup, con due club diversi; infortunatosi al tendine d'Achille nel luglio 1999, tuttavia, non poté partecipare alla Coppa del Mondo in Galles[3]. All'attivo di Méndez, in tale periodo, anche un incontro nel club a inviti dei Barbarians, nel febbraio 1997, contro il Leicester[4].

Nel biennio 2000-2002 militò nel Bègles-Bordeaux e di nuovo in Sudafrica nei Natal Sharks, prima di tornare al Mendoza Rugby Club; nel 2005 ebbe un'ulteriore esperienza professionistica nel rugby sudafricano, nel Western Province, ma dovette smettere di giocare a causa di un infortunio al collo[1]; in precedenza era stato convocato per la Coppa del Mondo di rugby 2003 in Australia, a otto anni dalla sua ultima rassegna mondiale, e aveva disputato il suo ultimo test match internazionale a Buenos Aires nel giugno 2005 contro i British Lions.

Dopo il ritiro ha alternato l'attività di imprenditore (gestisce un'attività di import-export di vini[5]) a quella di allenatore: dal 2005 tecnico del Mendoza Rugby Club[5], dal 2009 è stato anche designato nello staff degli allenatori della rappresentativa provinciale di Cuyo e Mendoza, che partecipa al Campionato Argentino[6].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Frozen in time: 3 November 1990, in The Guardian, 6 novembre 2006. URL consultato il 23 ottobre 2009.
  2. ^ a b (ES) Pablo Faccennini, Méndez, Ackford y una piña que hizo historia, in Clarín, 20 giugno 2002. URL consultato il 23 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2009).
  3. ^ (ES) Méndez, una sensible baja para el Mundial; el hooker de los Pumas se rompió un tendón de Aquiles, in La Nación, 9 luglio 1999. URL consultato il 23 ottobre 2009.
  4. ^ (EN) Baa-Baas justify place in the rugby calender, in The Independent, 26 febbraio 1997. URL consultato il 23 ottobre 2009.
  5. ^ a b (ES) Carolina Robbiano, Federico Méndez El puma & el vino, in La Nación, 2 dicembre 2001. URL consultato il 23 ottobre 2009.
  6. ^ (ES) Cuyo yà piensa en el Campeonato Argentino, su uar.com.ar. URL consultato il 23 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2009).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]