Febo Arcangeli

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Febo Arcangeli (Sarnico, 3 gennaio 1839Genova, 7 dicembre 1906) è stato un patriota e militare italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Sarnico (Parrocchia di San Martino) il 3 gennaio 1839 da Angelo e Luigia Foschetti, di famiglia d'origine veneziana.

L'Arcangeli si arruolò prima nei Cacciatori delle Alpi e poi seguì Giuseppe Garibaldi per la Spedizione dei Mille partendo da Quarto A Palermo venne nominato sergente e poi sottotenente della IV Compagnia della Divisione Türr[1]. Il 21 aprile 1863 parte per raggiungere Francesco Nullo la legione di volontari per intervenire al fianco degli insorti polacchi contro la dominazione russa, nell'impresa di Polonia.

Il 5 maggio 1863, poco prima della morte di Francesco Nullo, viene ferito a un ginocchio e cade nelle mani dei nemici. Con altri prigionieri feriti è ricoverato all'ospedale di Olkusz. Il Tribunale di guerra russo lo condanna a morte, condanna commutata in 12 anni di deportazione in Siberia. Nel novembre 1866 per effetto dell'amnistia poté ritornare in Italia.

In patria lavorò come capo-magazziniere e poi di vicedirettore della cartiera di Vaprio d'Adda. Si sposto a Genova con la moglie Anna Galli e le figlie Glauca ed Itala, dove lavorò come usciere. Mori a Genova a sessantasette anni nel 1906.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ brevetto dittatoriale del 23 ottobre 1860.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]