Fazil' Abdulovič Iskander

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Fazil Iskander nel 2010

Fazil' Abdulovič Iskander (in russo: Фазиль Абдулович Искандер; Sukhumi, 6 marzo 1929Peredelkino, 31 luglio 2016[1]) è stato uno scrittore russo.[2]

È ritenuto lo scrittore più famoso dell'Abcasia, diventato celebre nella ex Unione Sovietica per le sue descrizioni colorite della vita caucasica, scritte per lo più in lingua russa. Ha scritto diversi racconti, compreso Zaščhita Čika, il cui protagonista è Čik, un ragazzino astuto e simpatico.

Iskander è probabilmente meglio conosciuto in occidente per Sandro di Cegem, un romanzo picaresco che narra la vita che si svolge in un immaginario villaggio abcaso dai primi anni del ventesimo secolo fino agli anni 70. Quest'opera sconclusionata, divertente e ironica ha indotto alcuni commentatori[quali?] ad appellare Iskander come il "García Márquez dell'Abcasia", benché le caratteristiche tipiche del realismo magico non siano particolarmente evidenti nei suoi testi.

Delle sue opere ha ottenuto particolare successo anche I conigli e i serpenti, una satira sulla dittatura ambientata in una repubblica di animali.[2]

Nel 1988 è stato insignito del premio Malaparte[3]. Ha ricevuto inoltre il Premio Pushkin (1993)[4] ed il Premio Triumph (1999).

Iskander ha preso le distanze dalle aspirazioni secessioniste abcase e ha criticato sia la comunità georgiana dell'Abcasia che quella abkhaza per i loro pregiudizi etnici, mettendoli in guardia che l'Abcasia rischierebbe di diventare un nuovo Nagorno-Karabakh. Queste sue posizioni gli hanno portato pesanti critiche dai suoi compatrioti abcazi.[senza fonte]

Opere tradotte in italiano[modifica | modifica wikitesto]

  • Fazil' Iskander. Alessandro il grande, Torino, Paravia, 1961
  • Fazil' Iskander. La costellazione del caprotoro. Palermo, Sellerio, 1988. ISBN 9788838904585 (il romanzo uscí a puntate sulla Domenica del Corriere negli anni Sessanta col titolo La costellazione del capriuro)
  • Fazil' Iskander. Il tè e l'amore per il mare. Roma, E/O, 1998. ISBN 8876413472.
  • Fazil' Iskander. La notte e il giorno di Cik. Roma, E/O, 1988. ISBN 8876410732.
  • Fazil' Iskander. Oh, Marat. Palermo, Sellerio, 1989. ISBN 9788838905513.
  • Fazil' Iskander. Sandro di Cegem. Torino, Einaudi, 1998. ISBN 8806148621.
  • Fazil' Iskander. L'uomo e i suoi dintorni. Roma, Armando, 1998. ISBN 8871447786.
  • Fazil' Iskander. L'energia della vergogna. Milano, Salani, 2014. ISBN 8867153226, 9788867153220.
  • Fazil' Iskander. Conigli e boa. Roma, Atmosphere Libri, 2015. ISBN 8865641428, 978-8865641422.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Умер писатель Фазиль Искандер, su lenta.ru, 31 luglio 2016. URL consultato il 31 luglio 2016.
  2. ^ a b Anna De Maestri e Mariella Moretti, Indice biografico degli autori, in Percorsi europei. Antologia ed educazione linguistica. Per la Scuola media, vol. 1, Bompiani, 1993, p. 604, ISBN 978-8845047152.
  3. ^ Frontiera del Caprotoro, su archiviostorico.unita.it, 23 settembre 1988. URL consultato il 18 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2016).
  4. ^ Letteratura: a Iskander il premio Pushkin, su adnkronos.com, 13 febbraio 1993. URL consultato il 24 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2013).

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