Faust (gruppo musicale)
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Faust | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Art rock Rock sperimentale Krautrock |
Periodo di attività musicale | 1971 – in attività |
Album pubblicati | 26 |
Studio | 13 |
Live | 5 |
Raccolte | 8 |
Sito ufficiale | |
I Faust sono una band tedesca formatasi a Wümme nel 1969 e dedita ad un art-rock elettronico, in linea con la corrente experimental rock tedesca di inizio anni settanta conosciuta con il nome di krautrock al quale vengono associati anche gruppi come i Can, gli Amon Düül, i Neu! e i primi Kraftwerk. I Faust sono considerati uno dei più importanti complessi rock della storia. [1]
Membri del gruppo sono Werner "Zappi" Diermaier (batteria), Jean-Hervé Péron (basso, chitarra, voce), Hans Joachim Irmler (organo, elettronica), Arnulf Meifert (percussioni), Rudolf Sosna (chitarra, tastiere) e Gunter Wüsthoff (sax ed effetti).
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Il gruppo si è formato nel 1969. Si assicurarono un lucroso contratto con la casa discografica Polydor e presto cominciarono a registrare il loro album d'esordio, Faust, che fu un fiasco commerciale ma ricevette ampie lodi dalla critica per il suo approccio innovativo e contribuì a creare una schiera di fans ristretta ma devota. I Faust furono fra i primi ad avere una certa rilevanza a livello internazionale per quello che poi sarebbe stato chiamato krautrock. I Faust furono anche fra i primi ad imbarcarsi nell'allora giovanissima Virgin Records di Richard Branson, che intraprese un'audace e poderosa campagna pubblicitaria mirata all'introduzione dei Faust nel mercato britannico. "So Far", secondo album della band, è unanimemente considerato uno dei dischi più importanti (e più genialmente "fuori") della storia del rock. The Faust Tapes era un taglia-e-cuci di numerosissime registrazioni private, inizialmente non pensate per la pubblicazione, ma che oggi viene considerato fra i loro lavori più riusciti. La Virgin Records lo mise in vendita al prezzo di un singolo (48 pence) e vendette più di 100 000 copie, ma il suo prezzo irrisorio lo escluse dalle classifiche di vendita.
I Faust si sciolsero nel 1975 dopo che la Virgin rifiutò il loro quinto album (alcune delle registrazioni apparvero in seguito sul disco Munich and Elsewhere), ma le riedizioni dei loro precedenti insieme con vario materiale in aggiunta, attraverso la Recommended Records di Chris Cutler mantenne un discreto livello di interesse.
Dopo il loro scioglimento, l'attività del gruppo rimase ignota. La Recommended Records parlava di "scomparsa" del gruppo. Il sito ufficiale conferma tre soli concerti nel decennio 1980-89.
Nel 1990, Irmler, Diermeier e Péron si riunirono per esibirsi. Nel 1994, Péron e Diermeier intrapresero per la prima volta una tournée negli Stati Uniti. Da allora hanno continuato ad esibirsi con differenti formazioni.
Tutt'oggi sottovalutati e misconosciuti, restano una delle tracce seminali più influenti del rock trasversale e anche di certa musica elettronica. Moltissimi i musicisti che hanno attinto ispirazione dalle loro bizzarre metodologie di contaminazione sonora e culturale portandone avanti la sperimentazione. Tra questi vale la pena citare Legendary Pink Dots, Julian Cope, Sonic Youth, Deca.
Discografia[modifica | modifica wikitesto]
Album in studio[modifica | modifica wikitesto]
- 1971 - Faust
- 1972 - So Far
- 1973 - The Faust Tapes
- 1973 - Faust IV
- 1973 - Outside the Dream Syndicate (con Tony Conrad)
- 1979 - 71 Minutes of....
- 1987 - Return Of A Legend (mai stato distribuito)
- 1995 - Rien
- 1996 - You Know Faust
- 1997 - Edinburgh
- 1997 - Faust Wakes Nosferatu
- 1999 - Ravvivando
- 2000 - The Land of Ukko and Rauni
- 2007 - Disconnected (in collaborazione con Nurse With Wound)
- 2009 - C'est com... com... compliqué
- 2017 - Fresh Air
Live[modifica | modifica wikitesto]
- 1994 - The Faust Concerts, Vol. 1 (live ad Amburgo del 1990)
- 1994 - The Faust Concerts, Vol. 2 (live a Londra del 1992)
- 2005 - Outside the Dream Syndicate - Alive (live con Tony Conrad)
- 2007 - Od Serca Do Duszy (live)
- 2007 - Live in Krakow 2006 (live a The Loch Ness Club)
- 2009 - Schiphorst (live al Schiphorst Avant-Garde Festival 2008)
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Antonello Cresti, Solchi Sperimentali Kraut. 15 anni di germaniche musiche altre, CRAC Edizioni, 2018, ISBN 978-88-97389-46-0.
- Julian Cope, Krautrocksampler. Guida personale alla Grande Musica Cosmica dal 1968 in poi, a cura di L. Fusari, Fazi Editore, 2006.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Faust
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su faust-pages.com.
- Faust, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Faust, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Faust, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Sito di Jean Hervé-Peron (Art-Errorist)
- Sito di Werner "Zappi" Diermaier, su zappi-w-diermaier.com. URL consultato il 14 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2007).
- monografia dei Faust più intervista a Jean Hervé-Peron, su sentireascoltare.com.
- Recensioni di Ondarock, su ondarock.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 149378584 · ISNI (EN) 0000 0001 0048 4672 · LCCN (EN) nr97019000 · GND (DE) 6059159-6 · BNF (FR) cb14612115r (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-149378584 |
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