Fatima (nome)

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Fatima è un nome proprio di persona italiano femminile[1][2].

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Varianti in altre lingue[modifica | modifica wikitesto]

Origine e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Fatima in calligrafia araba

Deriva dal nome arabo فاطمة (Fatimah), basato sul verbo fatam ("svezzare"), e vuol dire quindi "colei che svezza [i bambini]"[2][4][8]; occasionalmente, il significato viene indicato con "astensione" o "astenersi"[4][3] o anche con "donzella"[5]: si tratta di un nome tipicamente islamico, dato che era portato da Fatima, una figlia di Maometto che andò in sposa al califfo Ali, considerata nella cultura islamica una delle quattro donne più perfette, degna di entrare in Paradiso[2][4][3][8].

La diffusione all'esterno del mondo islamico (attestata, di recente, anche in Italia[1]) è dovuta alla devozione verso le apparizioni della Madonna di Fátima, avvenute nell'omonima cittadina del Portogallo; secondo la leggenda, questo luogo deve il suo nome ad una principessa Moresca di nome Fatimah convertitasi al cristianesimo durante la Reconquista[1][2][4][5][6].

Onomastico[modifica | modifica wikitesto]

L'onomastico si festeggia il 13 maggio, giorno della prima apparizione della Madonna di Fátima[9].

Persone[modifica | modifica wikitesto]

Fatima Moreira de Melo

Variante Fatma[modifica | modifica wikitesto]

Altre varianti[modifica | modifica wikitesto]

Il nome nelle arti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Galgani, pp. 266, 267.
  2. ^ a b c d e f La Stella T., p. 147.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y (EN) Fatimah, su Behind the Name. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  4. ^ a b c d e Sheard, p. 221.
  5. ^ a b c d Albaigès i Olivart, p. 112.
  6. ^ a b c d (EN) Fátima, su Behind the Name. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  7. ^ (EN) Iranian girl names, su Culture of Iran. URL consultato il 12 ottobre 2016.
  8. ^ a b Burgio, p. 161.
  9. ^ Beata Vergine Maria di Fatima, su Santi, beati e testimoni. URL consultato il 7 maggio 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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