Fatima al-Fihriyya

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Fāṭima al-Fihriyya (in arabo فاطمة الفهرية?; al-Qayrawan, 800 circa – Fès, 880) conosciuta anche come Umm al-banīn (in arabo ﺍﻢ ﺍﻟﺒﻨﻦ?, "Madre dei figli"), è stata una donna musulmana, considerata la fondatrice della moschea di al-Qarawiyyin nell'859. Nei secoli successivi si sviluppò una madrasa associata alla moschea, considerata la più antica istituzione di istruzione superiore. Nel 1963 la madrasa divenne l'Università al-Qarawiyyin di Fès, in Marocco.[1][2].

Poiché la sua storia venne descritta per la prima volta molti secoli dopo, data la mancanza di informazioni concrete, la sua esistenza è stata messa in dubbio da alcuni storici moderni.[3][4][5][6]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cortile interno dell'Università al-Qarawiyyīn

La sua storia è raccontata da Ibn Abi Zarʿ. Nacque intorno all'anno 800 d.C. ad al-Qayrawan, nell'odierna Tunisia, da un mercante benestante di nome Muḥammad, di origini arabe coreiscite, del clan dei B. Fihr della Mecca, da cui le derivò la nisba che segue il suo nome di "Fāṭima bint Muḥammad al-Fihriyya al-Qurashiyya", o. più brevemente, "Fāṭima al-Fihriyya".

Migrò all'inizio del IX secolo con la sua famiglia da al-Qayrawān (in Ifrīqiya) alla volta di Fès, nel Maghreb al-Aqsa: città fondata dall'eponimo della dinastia Idriside, anch'egli di origini meccane e coreiscite. Durante la sua infanzia studiò Fiqh (giurisprudenza islamica) e Ḥadīth (tradizioni relative al Profeta Muhammad)[7]. Fāṭima e sua sorella Maryam[2], grazie alla ricca eredità del padre, fondarono a Fès diverse moschee; Fatima fondò quella di al-Qarawiyyīn, perché per la sua costruzione furono impiegate maestranze della sua città natale.[8] La sorella fondò la moschea al-Andalusiyyin. Questo faceva parte di un'ampia tradizione di donne finanziatrici di edifici socialmente utili. Nei secoli successivi, la mosche di al-Qarawiyyīn sviluppò una Madrasa, che divenne tra le più importanti del mondo islamico. Nel 1963 divenne l'Università al-Qarawiyyin. Oggi la madrasa al-Qarawiyyīn è un'università di studi religiosi - considerata la più importante dopo la cairota Università-moschea di al-Azhar - che comprende anche una moschea che è tra le più grandi dell'Africa[9][10].

La sua storia venne descritta per la prima volta molti secoli dopo da Ibn Abi Zarʿ, che molti storici considerano una fonte inattendibile. Inoltre, la simmetria della storia di due sorelle che fondano le due moschee più importanti di Fès allo stesso tempo è stata interpretata come troppo dubbiosa, ed è vista come metaforica o leggendaria. Per questi fatti, uniti alla mancanza di informazioni concrete, la sua esistenza è stata messa in dubbio da alcuni studiosi.[4][5][6][11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lulat Y. G.-M., A History Of African Higher Education From Antiquity To The Present: A Critical Synthesis, Greenwood Publishing Group, 2005, pp. 154–157, ISBN 978-0-313-32061-3.
  2. ^ a b (EN) Jeffrey T. Kenney e Ebrahim Moosa, Islam in the Modern World, Routledge, 2013, p. 128, ISBN 9781135007959.
  3. ^ Aftiss Ahmed, L’Entreprise Marocaine et le CRM1 : Une Étude Empirique des Entreprises de la Région de Casablanca et de Fès-Boulemane, in Dossiers de Recherches en Economie et Gestion, n. 3, 2014, pp. 105–129, DOI:10.12816/0030914. URL consultato il 30 agosto 2020.
  4. ^ a b (EN) Al-Qarawiyyin University in Fes: Brainchild of a Muslim Woman, su Inside Arabia, 15 settembre 2019. URL consultato il 30 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2022).
  5. ^ a b Chafik T. Benchekroun, Les Idrissides: L’histoire contre son histoire, in Al-Masāq, vol. 23, n. 3, 2011-12, pp. 171–188, DOI:10.1080/09503110.2011.617063. URL consultato il 30 agosto 2020.
  6. ^ a b Bloom, Jonathan (Jonathan M.), author., Architecture of the Islamic west : North Africa and the Iberian Peninsula, 700-1800, ISBN 0-300-21870-2, OCLC 1121602964. URL consultato il 30 agosto 2020.
  7. ^ (EN) Extraordinary Women from the Golden Age of Muslim Civilisation, su 1001inventions.com. URL consultato il 27 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2019).
  8. ^ (EN) Akel Kahera, Latif Abdulmalik e Craig Anz, Design Criteria for Mosques and Islamic Centres, Routledge, 2009, p. 81, ISBN 9781136441271.
  9. ^ (EN) Keith E. Swartley, Encountering the World of Islam, Biblica, 2005, p. 74, ISBN 9781932805246.
  10. ^ (EN) Osire Glacier e Henry Louis Gates Jr. (ed.), Fatima al-Fihri, in Dictionary of African Biography, vol. 1, Oxford University Press, 2012, pp. 357-359.
  11. ^ Le Tourneau, Roger., Fès avant le protectorat : étude économique et sociale d'une ville de l'occident musulman, La Porte, 1987, OCLC 913098265. URL consultato il 30 agosto 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Gates Jr., Henry Louis (eds.). Dictionary of African Biography. Oxford University Press. 2012, 6 pagine 357–359. ISBN 9780195382075.
  • (EN) Joseph, Suad; Najmabadi, Afsaneh, Encyclopedia of Women & Islamic Cultures: Economics, education, mobility and space. Brill, 2003 p. 586. ISBN 9789004128200.
  • (EN) Lulat, Y. G.-M., A History Of African Higher Education From Antiquity To The Present: A Critical Synthesis Studies in Higher Education, Greenwood Publishing Group, 2005, ISBN 978-0-313-32061-3.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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