Facciamo che io ero
Facciamo che io ero | |
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Paese | Italia |
Anno | 2017 |
Genere | varietà, satirico |
Edizioni | 1 |
Puntate | 4 |
Durata | 110 min |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Virginia Raffaele con Fabio De Luigi |
Ideatore | Virginia Raffaele, Giovanni Todescan |
Regia | Piergiorgio Camilli |
Casa di produzione | Ballandi Entertainment |
Rete televisiva | Rai 2 |
Facciamo che io ero è un programma televisivo italiano di genere varietà condotto da Virginia Raffaele con la partecipazione di Fabio De Luigi, in onda in prima serata per quattro puntate su Rai 2 nella primavera del 2017.
L'11 febbraio 2019 va in onda sempre su Rai 2 il meglio del programma, intitolato Facciamo che io ero - Un'altra volta[1].
Il programma
[modifica | modifica wikitesto]Facciamo che io ero è il primo show televisivo da protagonista di Virginia Raffaele, che ne è anche l'ideatrice[2]. Il programma è incentrato sulle sue celebri imitazioni; nel corso delle puntate infatti la Raffaele interpreta numerosi personaggi, sia inediti che già presentati in altre trasmissioni televisive. Spazio inoltre per diversi ospiti del mondo dello spettacolo, con cui la conduttrice interagisce con sketch comici, duetti musicali e ballati.
Ascolti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Emanuele Ambrosio, Virginia Raffaele in "Facciamo che io ero un'altra volta" su Rai2: quando, su Super Guida TV, 6 febbraio 2019. URL consultato il 6 febbraio 2019.
- ^ Donatella Aragozzini, «Facciamo che io ero», ecco il one woman show di Virginia Raffaele, Il Mattino, 18 maggio 2017.
- ^ Ascolti TV giovedì 18 maggio 2017, su ufficiostampa.rai.it, 19 maggio 2017.
- ^ Ascolti TV mercoledì 24 maggio 2017, su ufficiostampa.rai.it, 25 maggio 2017.
- ^ Ascolti TV mercoledì 31 maggio 2017, su ufficiostampa.rai.it, 1º giugno 2017.
- ^ Ascolti TV mercoledì 7 giugno 2017, su ufficiostampa.rai.it, 8 giugno 2017.
- ^ Ascolti TV | Lunedì 11 febbraio 2019. Montalbano monstre (11,1 mln – 44.9%) | DavideMaggio.it, su davidemaggio.it. URL consultato il 12 febbraio 2019.