Fabio Resinaro

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Fabio Resinaro (Milano, 1980) è un regista e sceneggiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1980 a Milano, frequenta il liceo scientifico Primo Levi di San Donato Milanese, dove nel 1995 stringe amicizia con Fabio Guaglione, con il quale dà inizio a una collaborazione artistica formandosi insieme a lui da autodidatta.[1][2] Iniziano a girare vari cortometraggi, spot pubblicitari, videoclip, lavorando come supervisori degli effetti speciali e sceneggiatori, e firmandosi come Fabio&Fabio.[3] Nel 2009 fondano una propria casa di produzione, la Mercurio Domina, e nel 2011 scrivono e producono il loro primo lungometraggio True Love, diretto da Enrico Clerico Nasino.[2][3] Nel 2016 Fabio&Fabio debuttano alla regia di un lungometraggio con il thriller psicologico Mine, con protagonista Armie Hammer.[1]

Nel 2019 scrive e dirige Dolceroma, primo film realizzato senza la partecipazione del collega, che riceve una candidatura ai Nastri d'argento per la miglior commedia.[4] Successivamente è regista e sceneggiatore di Appunti di un venitore di donne nel 2021 e di Ero in guerra ma non lo sapevo nel 2022.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b EXCL – Fabio Guaglione e Fabio Resinaro a ruota libera su Mine, Hollywood e il futuro!, su badtaste.it. URL consultato il 6 ottobre 2022.
  2. ^ a b Fabio&Fabio, su nonsologore.it. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2016).
  3. ^ a b (EN) Biography, su mercuriodomina.com. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2016).
  4. ^ Pierre Hombrebueno, Nastri d’argento 2019: Il traditore di Bellocchio parte in pole position. Ecco tutte le nomination, su Best Movie, 30 maggio 2019. URL consultato il 6 ottobre 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN5148933515554301300 · ISNI (EN0000 0004 6354 147X · LCCN (ENno2017128104 · BNE (ESXX5650501 (data) · BNF (FRcb17154218x (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2017128104