Fabiana Dadone

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Fabiana Dadone
Fabiana Dadone nel 2021

Ministra per le politiche giovanili[1]
Durata mandato13 febbraio 2021 –
22 ottobre 2022
Capo del governoMario Draghi
PredecessoreVincenzo Spadafora[2]
SuccessoreAndrea Abodi[2]

Ministra per la pubblica amministrazione
Durata mandato5 settembre 2019 –
13 febbraio 2021
Capo del governoGiuseppe Conte
PredecessoreGiulia Bongiorno
SuccessoreRenato Brunetta

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
Movimento 5 Stelle
CircoscrizionePiemonte 2
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMovimento 5 Stelle
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Torino

Fabiana Dadone (Cuneo, 12 febbraio 1984) è una politica italiana.

Eletta deputata per il Movimento 5 Stelle nella XVII e XVIII legislatura, nel corso di quest'ultima ha ricoperto le cariche di ministra per la pubblica amministrazione nel governo Conte II (2019-2021) e di ministra per le politiche giovanili nel governo Draghi (2021-2022).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sin da giovanissima è molto attiva sia nel volontariato che nelle battaglie degli albori del Movimento 5 Stelle in provincia di Cuneo[3]. Laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Torino, ha svolto la pratica forense in uno studio legale di Ceva, cittadina del cuneese[4].

Nel 2013, a 29 anni, viene eletta in parlamento, figurando tra le più giovani parlamentari del M5S.[5]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Attivista del Movimento 5 stelle a Mondovì, nel luglio 2012 presenta un ricorso al TAR che costringe l'amministrazione comunale a cambiare la squadra della giunta comunale e aggiungere una donna per il rispetto delle quote rosa.[6] Un atto simbolico che il Movimento 5 Stelle ha rivendicato a lungo come esempio di una sconfitta per il sistema e per la vecchia politica.[7]

Deputata della XVII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2013 vince le «Parlamentarie» del Movimento 5 stelle nella circoscrizione Piemonte 2 e viene eletta deputata della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Piemonte 2 per il Movimento 5 Stelle. Componente della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) dove per oltre un anno è stata capogruppo, fa parte del Comitato permanente per i Pareri, della Giunta per le Elezioni e della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle Mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.[3]

In Commissione antimafia, forte dell'impegno come volontaria nel sociale[8], è Presidente del comitato sul traffico di esseri umani e relatrice della Relazione su mafie, migranti e tratta di esseri umani, nuove forme di schiavitù.[9]

Il 21 ottobre 2014 viene votata come vicecapogruppo vicario alla Camera del gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle e dal 9 febbraio 2015 diviene capogruppo e portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati subentrando ad Andrea Cecconi, mantiene l'incarico fino all'11 maggio seguente.[10]

Quale membro della Giunta per le elezioni della Camera dei Deputati, ha accelerato l’iter della decadenza del deputato Giancarlo Galan, condannato per corruzione sugli appalti per il MOSE, redigendo apposita istanza prima alla Corte di Cassazione VII Sez. Penale, poi al Tribunale di Venezia, per ottenere copia conforme della sentenza di condanna passata in giudicato, con il timbro dell’irrevocabilità, per poter sollevare la questione in Giunta, con carte alla mano, e dichiarare la decadenza di Galan.[11]

Convinta No TAV, nel luglio del 2014 presenta un’interpellanza urgente in merito al Codice Unico di Progetto del TAV Torino - Lione nella quale fa presente come il codice fosse stato assegnato in modo errato, portando alla luce un errore che per due anni ha impedito di verificare i flussi finanziari dell’opera.[12]

Fortemente contraria alla legge elettorale Italicum, contrasta la sua approvazione sia in sede parlamentare che extra parlamentare. Nel luglio 2016 il Tribunale di Torino ammette un ricorso presentato dalla deputata contro la legge, sollevando la questione di costituzionalità di fronte alla Corte Costituzionale.[13] La legge Italicum verrà poi dichiarata parzialmente incostituzionale dalla Consulta con sentenza 35/2017.[14]

Attraverso attività ispettive, si occupa dei costi sproporzionati del costruendo Ospedale di Verduno (CN) in costruzione dal 2003: nel maggio 2014 presenta un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Asti a seguito di una visita ispettiva sul cantiere e dello studio della documentazione in merito, al fine di fare luce sulla infausta scelta del sito, instabile geologicamente, e sul continuo aumento dei costi nel corso dei lavori. Il procedimento penale presso la procura di Asti è stato archiviato ma, nel decreto di archiviazione, il giudice aveva parlato di “impressionante lievitazione dei costi e dei tempi di realizzazione dell’immobile che sono derivati dall’improvvida scelta di costruire un edificio di notevoli dimensioni sulle pendici di una collina posta in un ambito territoriale notoriamente caratterizzato da fenomeni di dissesto”. Nel 2016 la Corte dei Conti ha riaperto l’indagine nominando un collegio di tre consulenti tecnici.[15]

Deputata della XVIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Vince per la seconda volta le «parlamentarie» del Movimento 5 Stelle e alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 è rieletta alla Camera dei Deputati. Resta componente della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni), della Giunta per le Elezioni e il 6 luglio del Comitato per la Legislazione dove è Presidente dal 6 luglio 2018 al 5 maggio 2019.[3] Fa inoltre parte della giunta per le elezioni e del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.[16]

In commissione Affari Costituzionali della Camera è stata relatrice del disegno di legge sul referendum propositivo, uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle,[7] approvato in prima lettura alla Camera dei deputati il 21 febbraio 2019.[17]

Segue attivamente il percorso travagliato del progetto dell’autostrada Asti - Cuneo, prima come deputato di opposizione criticando la soluzione del tunnel di Verduno (poi scartata dal progetto) e il fallimento della politica cuneese, incapace di portare a termine l’opera.[18] Nella XVIII legislatura affianca il ministro Danilo Toninelli nell’individuazione della migliore soluzione per la prosecuzione dell’opera, che viene poi confermata dalla ministra Paola De Micheli.[19] Il 26 gennaio 2021 ripartono, dopo 12 anni, i lavori di completamento dell'autostrada.[20]

Il ruolo all'interno del Movimento 5 Stelle[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 settembre 2018 «Il Blog delle Stelle» (organo ufficiale del MoVimento 5 Stelle) annuncia in un post che Fabiana Dadone sarà la nuova referente di Rousseau, la piattaforma di Gianroberto Casaleggio, per la funzione Scudo della Rete. Prende il posto di Alfonso Bonafede, che passa il testimone a causa dei suoi impegni da ministro della Giustizia.[3]

Il 25 giugno 2019, dopo essere stata scelta dal capo politico Luigi Di Maio, viene votata dalla base degli iscritti per divenire membro del Collegio dei Probiviri, un organo di tre persone stimate incaricato di esprimere pareri autorevoli e di risolvere divergenze all’interno del Movimento 5 Stelle.[3]

Il 28 aprile 2022 viene riconfermata al collegio dei probiviri del Movimento 5 Stelle con 24.187 preferenze pari al 23,27% dei voti validi[21]

Ministra per la pubblica amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 settembre 2019 viene designata quale Ministra per la pubblica amministrazione dal Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte. Il giorno seguente, presta giuramento al Quirinale quale ministra del Governo Conte II, succedendo a Giulia Bongiorno.

Il 17 febbraio 2020 annuncia un accordo programmatico tra il Dipartimento della funzione pubblica e l'Accademia della Crusca per semplificare il linguaggio della pubblica amministrazione,[22] spesso troppo oscuro per i cittadini.[23]

Con la crisi del COVID-19 impone per direttiva ministeriale[24] il lavoro da casa a tutte le amministrazioni italiane per non far cessare l'erogazione dei servizi pubblici. L'adozione della modalità di lavoro agile nelle amministrazioni raggiunge percentuali rilevanti (dal 70% fino al 90%).[25] In seguito alla fase di emergenza, la ministra apre una nuova fase del lavoro agile nel settore pubblico con l'introduzione, nel decreto rilancio, del POLA (Piano organizzativo del lavoro agile), che dovrà essere adottato da ogni amministrazione pubblica entro il 31 dicembre di ciascun anno.[8]

Un tema centrale è la sburocratizzazione del Paese. La soluzione identificata da tutti è la digitalizzazione, che lei concretizza nello once only (una volta sola) cioè l'impostazione strutturale delle pubbliche amministrazioni atta a chiedere al cittadino una volta sola i dati. Per farlo nel Decreto Rilancio punta sull'interconnessione delle banche dati delle pubbliche amministrazioni.[26]

Durante il suo mandato si è concentrata su una massiccia digitalizzazione della pubblica amministrazione, l'introduzione di nuove competenze tecnico-scientifiche e la formazione continua dei dipendenti.[27]

Ministra per le politiche giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 febbraio 2021 giura come Ministra per le politiche giovanili del Governo Draghi, succedendo a Vincenzo Spadafora.[28] Alla Ministra il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha delegato «le funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di politiche giovanili e servizio civile universale, politiche antidroga, nonché in materia di anniversari nazionali».[29]

Il 27 e 28 novembre 2021 organizza a Genova attraverso il DPA la VI Conferenza Nazionale sulle Dipendenze “Oltre le fragilità” per approfondire le problematiche connesse alla diffusione di sostanze stupefacenti e psicotrope, prevista con cadenza triennale dal D.P.R. n. 309/1990, la cui ultima edizione si è tenuta a Trieste nel 2009.[30]

Il 24 febbraio 2022 lancia la Carta Giovani Nazionale[31], strumento digitale per le ragazze e i ragazzi tra i 18 e i 35 anni residenti in Italia, che consente l’accesso agevolato a beni, servizi, esperienze e opportunità.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Fabiana Dadone ha due figli, di cui il più piccolo nato nel giugno 2020, mentre era Ministra per la Pubblica amministrazione, ricevendo in quella circostanza l'elogio del premier Conte per la partecipazione, in streaming, dalla camera d'ospedale, a una riunione del governo sul decreto semplificazione.[7]

È un'appassionata di musica metal, in particolare del gruppo svedese In Flames,[32] e di fumetti.[33]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Con deleghe al servizio civile universale, alle politiche antidroga e agli anniversari di interesse nazionale, conferite con DPCM 15 marzo 2021 Archiviato l'8 maggio 2021 in Internet Archive.
  2. ^ a b Politiche giovanili e sport.
  3. ^ a b c d e Fabiana Dadone, ministra alle Politiche giovanili, su Corriere della Sera, 2 dicembre 2021. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  4. ^ Vittorio Zincone, Fabiana Dadone: «I furbetti? Vorrei dipendenti pubblici preparati e fieri», su Corriere della Sera, 10 novembre 2019. URL consultato il 3 novembre 2021.
  5. ^ Fabiana Dadone, l'ex ministra più giovane ai Giovani - Speciali, su ansa.it, 12 febbraio 2021. URL consultato il 13 marzo 2021.
  6. ^ Dopo il ricorso al Tar, entra una donna nella giunta Viglione, su lastampa.it, 24 luglio 2012. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  7. ^ a b c Fabiana Dadone, dalla P.A. alla delega sui giovani, su la Repubblica, 12 febbraio 2021. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  8. ^ a b Sky TG24, Dadone, chi è il ministro alle Politiche giovanili del governo Draghi, su tg24.sky.it. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  9. ^ RELAZIONE SU MAFIE, MIGRANTI E TRATTA DI ESSERI UMANI,NUOVE FORME DI SCHIAVITÙ (Relatrice: On. Dadone) Approvata dalla Commissione nella seduta del 14 dicembre 2017, su documenti.camera.it.
  10. ^ M5s, Dadone sarà nuovo capogruppo Camera. 33 voti al "critico" Artini, su Il Fatto Quotidiano, 22 ottobre 2014. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  11. ^ Galan, via libera alla decadenza, su ilgazzettino.it. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  12. ^ Nella sezione transfrontaliera della Tav il codice antimafia non si applica, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  13. ^ "Italicum", il tribunale di Torino lo invia all'esame della Consulta, su Gruppo Abele, 6 luglio 2016. URL consultato il 4 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).
  14. ^ Corte costituzionale - Decisioni, su cortecostituzionale.it. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  15. ^ Alba, la Corte dei conti indaga sull'ospedale di Verduno: "Costi lievitati in modo impressionante", in la Repubblica, 19 luglio 2016. URL consultato il 4 giugno 2020.
  16. ^ XVIII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - DADONE Fabiana, su camera.it. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  17. ^ Il referendum propositivo, su Dipartimento per le Riforme Istituzionali. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  18. ^ Movimento 5 stelle: Per l’autostrada l’alternativa al tunnel c’è dal 1989, su Gazzetta d'Alba, 29 aprile 2016. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  19. ^ Floriana Rullo, Riprendono i lavori sulla Asti-Cuneo: c’è l’ok del Cipe, in Corriere della Sera, 14 maggio 2020. URL consultato il 4 giugno 2020.
  20. ^ Le prime ruspe nel cantiere infinito dell’autostrada Cuneo-Asti, su lastampa.it, 26 gennaio 2021. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  21. ^ adminm5s, Votazione 27/28 marzo 2022 – Risultati, su Movimento 5 Stelle. URL consultato il 30 marzo 2022.
  22. ^ L'accordo tra l'Accademia della Crusca e il Ministero della Pubblica amministrazione, su Accademia della Crusca, 16 febbraio 2020. URL consultato il 17 febbraio 2020 (archiviato il 17 febbraio 2020).
  23. ^ Lorenzo Salvia, Il governo arruola la Crusca: basta burocratese nella Pa, in Corriere della Sera, 15 febbraio 2020. URL consultato il 17 febbraio 2020 (archiviato il 17 febbraio 2020).
  24. ^ Direttiva n. 3 del 2020, su Ministro per la Pubblica Amministrazione, 4 maggio 2020. URL consultato il 4 giugno 2020.
  25. ^ Monitoraggio lavoro agile, su Ministro per la Pubblica Amministrazione, 26 marzo 2020. URL consultato il 4 giugno 2020.
  26. ^ DL “Rilancio”: concorsi digitali, ‘once only’ e burocrazia rapida nel pacchetto PA, su Ministro per la Pubblica Amministrazione, 14 maggio 2020. URL consultato il 4 giugno 2020.
  27. ^ Dadone: aprire ai giovani le porte dei palazzi della Pa, su Ministro per la Pubblica Amministrazione, 22 settembre 2020. URL consultato il 23 settembre 2020.
  28. ^ La pentastellata Dadone torna, lascia la PA e va alle politiche giovanili, su lastampa.it, La Stampa, 12 febbraio 2021. URL consultato il 9 marzo 2021.
  29. ^ Cesare Zapperi, Politiche antidroga, la delega all’antiproibizionista Dadone: Meloni all’attacco, su Corriere della Sera, 4 marzo 2021. URL consultato il 4 aprile 2021.
  30. ^ VI Conferenza Nazionale sulle Dipendenze "Oltre le fragilità", su governo.it, 17 novembre 2021. URL consultato il 30 marzo 2022.
  31. ^ Carta Giovani Nazionale, su giovani2030.it.
  32. ^ Il ministro Fabiana Dadone parla della sua passione per il metal e per gli IN FLAMES, su metalitalia.com, 13 febbraio 2020. URL consultato il 13 maggio 2020.
  33. ^ Simone Dinelli, Lucca Comics, il primo giorno è di Frank Miller: la leggenda dei fumetti, su Corriere Fiorentino, 29 ottobre 2021. URL consultato il 3 novembre 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministra per la pubblica amministrazione Successore
Giulia Bongiorno 5 settembre 2019 – 13 febbraio 2021 Renato Brunetta
Predecessore Ministra per le politiche giovanili Successore
Vincenzo Spadafora
(Politiche giovanili e Sport)
13 febbraio 2021 – 22 ottobre 2022 Andrea Abodi
(Politiche giovanili e Sport)
Predecessore Capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati Successore
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