Futbol'nyj Klub Torpedo Moskva

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F.K. Torpedo Mosca
Calcio
Nerobianchi (in russo Чёрно-белые - Cjorno-belye?)
Operai della fabbrica di automobili (in russo Автозаводцы - Avtozavodtsy?)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, nero, verde
Dati societari
Città Mosca
Nazione Bandiera della Russia Russia
Confederazione UEFA
Federazione RFU
Campionato Pervaja Liga
Fondazione 1924
Presidente Bandiera della Russia Aleksandr Volnushkin
Allenatore Bandiera della Bielorussia Bandiera della Russia Oleg Kononov
Stadio Ėduard Strel'cov [1]
Lužniki [2]
(13 450
81 000 posti)
Sito web fc-tm.ru
Palmarès
Coppa di Russia
Titoli nazionali 3 Campionati sovietici
Trofei nazionali 6 Coppe dell'URSS
1 Coppa di Russia
Si invita a seguire il modello di voce

La Torpedo Mosca, ufficialmente Futbol'nyj Klub Torpedo Moskva (in russo Футбольный клуб "Торпедо" Москва?), è una delle società calcistiche russe con sede nella città di Mosca. Milita nella Pervaja Liga, la seconda divisione del campionato russo di calcio.

Tra i più prestigiosi club del calcio russo, la Torpedo fu fondata nel 1924 e visse il periodo di maggior successo a cavallo tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, quando, grazie anche alla stella Ėduard Strel'cov, soprannominato il "Pelé bianco" e il "Best russo", si affermò ai vertici del calcio sovietico, vincendo il Campionato nel 1960 e nel 1965. A questi titoli se ne aggiunse un terzo, nel 1976. Vanta inoltre la vittoria di sei Coppe dell'URSS e di una Coppa di Russia.

A seguito del crollo dell'Unione Sovietica, la squadra perse lo smalto di un tempo, riuscendo a vincere solamente la prima edizione della Coppa di Russia, nel 1993.

Dopo il penultimo posto in Prem'er-Liga nel 2006, arrivò la prima retrocessione in Pervyj divizion, a cui seguirono numerosi problemi societari che trovarono il proprio culmine nel 2009, anno dell'esclusione dai campionati professionistici. Ripartita dalla Tretij divizion, la società è tornata a giocare in Pervyj divizion nella stagione 2011-2012 e nella Prem'er-Liga nella stagione 2014-2015. Retrocessa immediatamente in seconda divisione, si iscrisse direttamente alla terza serie per problemi economici. È tornata in seconda serie al termine dell'annata 2018-2019.

Nel 2017 il club è stato acquistato dall'uomo d'affari Roman Avdeev.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli albori (1924-1941)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1924, su iniziativa sindacale, nacque la società calcistica "R.D. Proletarskaja Kuznica" (in russo Р.Д. Пролетарская кузница?), nome traducibile in italiano come "Fucina Proletaria". Nei primi sei anni di attività partecipò a incontri relativi alla sola città di Mosca, arrivando a vincere il torneo "Klass B" nel 1927. Nel novembre 1930 divenne la rappresentativa calcistica dell'azienda d'automobili Avtomobilnoe Moskovskoe Obščestvo (AMO) e ne assunse il nome.

Nel 1931 partecipò al campionato di Mosca, giungendo quinta. L'anno seguente, in concomitanza col cambio di nome dell'azienda, acquisì la denominazione di Zavod Imeni Stalina (ZIS). Dal 1933 al 1935 continuò a partecipare ai tornei cittadini. Nel 1936, pur continuando ad essere la squadra dell'azienda automobilistica, assunse ufficialmente il nome di "Torpedo Moskva" e partecipò al Gruppo B (seconda divisione) del nuovo campionato nazionale sovietico. Al termine della stagione 1937, grazie alla riforma del torneo, ottenne l'accesso alla Vysšaja Liga.

I primi anni nella massima serie non riservarono risultati esaltanti e nella stagione 1941 la squadra fu accorpata alle moscovite Lokomotiv, Metallurg e Kryl'ja Sovetov per dar vita a due squadre: la ProfSojuzy-1 e la ProfSojuzy-2[3]. Tuttavia, quel campionato non venne concluso, a causa dell'avvio dell'Operazione Barbarossa da parte della Germania nazista, evento che sancì l'ingresso dell'Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale e la cessazione delle attività sportive professionistiche fino al 1945.

Il dopoguerra (1945-1959)[modifica | modifica wikitesto]

La stagione 1945 fu la prima in cui la Torpedo venne allenato da Viktor Maslov, ex calciatore della squadra. Al termine del campionato i bianconeri si classificarono terzi. Nella stagione 1946 arrivò il quarto posto in campionato e la prima semifinale di Coppa dell'URSS (persa contro la Dinamo Tbilisi). Con i suoi 18 gol, il centravanti Aleksandr Ponomarëv si laureò capocannoniere del campionato. Nella stagione 1947 la squadra si assicurò le prestazioni di due giocatori di grande spessore: l'ala destra Antonin Sočnev e il difensore di origine basca Agustín Pagola Gómez. Benché in campionato arrivò solo un quinto posto, i bianconeri riuscirono a raggiungere la prima finale di Coppa dell'URSS della loro storia. La partita decisiva, giocata allo Stadio Dinamo davanti a 70.000 spettatori, vide però il successo dello Spartak Mosca per 2-0. La prima vittoria in Coppa dell'URSS fu rinviata alla stagione 1949. Il 4 novembre, infatti, la Torpedo sconfisse per 2-1 la Dinamo Mosca nello stadio di quest'ultima, grazie ai gol di Vladimir Nečaev e Aleksandr Ponomarëv. Al primo successo della propria storia, la squadra aggiunse anche un buon quarto posto in campionato.

Dopo alcune annate interlocutorie, nella stagione 1952, giunse il secondo successo nella Coppa sovietica, grazie alla vittoria per 1-0 contro lo Spartak Mosca, con gol di Valentin Petrov all'89º minuto. Dalla stagione successiva prese avvio un forte ricambio generazionale che, nel giro di due anni, portò all'esordio dei due futuri fuoriclasse della squadra: Valentin Ivanov ed Ėduard Strel'cov (giovanissimo capocannoniere nella stagione 1955). Grazie anche agli innesti del difensore Leonīds Ostrovskis e dell'attaccante Slava Met'reveli, nella stagione 1957 la Torpedo ottenne il secondo posto in campionato, dietro soltanto alla corazzata Dinamo Mosca. L'anno successivo la squadra giocò la sua quarta finale di Coppa dell'URSS, venendo però sconfitta 1-0 ai tempi supplementari dallo Spartak Mosca. In campionato la squadra si classificò soltanto settima, pagando cara l'assenza di Strel'cov, arrestato con l'accusa di violenza carnale (in realtà, vittima di un complotto politico).[4]

L'epoca d'oro (1960-1977)[modifica | modifica wikitesto]

Moneta da due rubli celebrativa di Ėduard Strel'cov, emessa dalla Banca di Russia

Malgrado l'assenza di Strel'cov, internato in un gulag fino al 1965, nella stagione 1960 la squadra allenata da Viktor Maslov aprì il nuovo decennio vincendo per la prima volta il campionato e per la terza volta la Coppa dell'URSS, per mezzo del successo in finale per 4-3 sulla Dinamo Tbilisi, grazie al gol di Gennadij Gusarov ed alla tripletta di Valentin Ivanov. Data per favorita assoluta nella stagione 1961, la squadra entrò in crisi nelle partite decisive e concluse il campionato al secondo posto, dietro la Dinamo Kiev. Giunse anche in finale di Coppa sovietica, ma fu sconfitta per 3-1 dallo Šachtar. Orfani dell'allenatore Maslov, i bianconeri si classificarono solo settimi nella stagione 1962 e decimi nella stagione 1963. Tornarono ad esprimersi ad alto livello nella stagione 1964 arrivando secondi in campionato. Giunte a pari punti, Torpedo Mosca e Dinamo Tbilisi si affrontarono in uno spareggio a Tashkent il 18 novembre. Dopo i tempi regolamentari finiti 1-1, la Torpedo subì un crollo verticale nei supplementari e la partita si concluse sul risultato di 4-1 per i georgiani, laureatisi campioni. Al termine della stagione il centrocampista bianconero Valerij Voronin fu premiato come migliore calciatore sovietico dell'anno.

Nella stagione 1965 Ėduard Strel'cov poté tornare a giocare e trascinò la Torpedo al suo secondo successo nel campionato sovietico, in quella che fu l'annata dei record della squadra moscovita: maggior numero di punti conquistati, 22 vittorie e sole 3 sconfitte. Grazie a questo successo, la Torpedo fu la prima squadra sovietica a partecipare ad una competizione della UEFA. Nei sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni 1966-1967 affrontò l'Inter di Helenio Herrera, detentrice del trofeo. Dopo la sconfitta per 1-0 a San Siro, la Torpedo non riuscì ad andare oltre lo 0-0 nel ritorno giocatosi allo Stadio Lužniki davanti a circa 105.000 spettatori. Benché la stagione 1966 si chiuse con un non esaltante sesto posto in campionato, la Torpedo riuscì ad arrivare per l'ennesima volta in finale di Coppa dell'URSS, perdendo però 2-0 contro la Dinamo Kiev.

La stagione 1967 vide la squadra impegnata in Coppa delle Coppe (al posto della Dinamo Kiev, vincitrice del campionato e quindi qualificata per la Coppa dei Campioni). la Torpedo, arrivato ai quarti di finale, affrontò i gallesi del Cardiff City. Dopo aver perso in Galles per 1-0, riuscì a vincere con il medesimo risultato nel ritorno a Mosca. Nella partita di spareggio prevalsero tuttavia i gallesi, sempre per 1-0. Nella stagione 1968 i 24 gol di Strel'cov contribuirono a condurre la squadra al terzo posto in campionato e al quarto successo nella Coppa dell'URSS, grazie alla vittoria per 1-0 con gol di Jurij Savčenko in finale contro il Paxtakor. Dopo il ritiro del fuoriclasse Strel'cov, la Torpedo tornò al successo in Coppa dell'URSS nel 1972, battendo ai rigori in finale lo Spartak Mosca. Con questa vittoria la squadra salutò il capitano Viktor Šustikov, congedatosi dopo quindici anni in maglia bianconera, durante i quali divenne primatista assoluto di presenze in Vysšaja Liga. Nel 1976 in Unione Sovietica si svolsero due campionati: uno di primavera ed uno d'autunno. Nel primo la Torpedo si classificò solo dodicesima, ma nel secondo la squadra allenata dall'ex attaccante Valentin Ivanov riuscì a prevalere su tutte le altre contendenti, vincendo così il suo terzo titolo di campione dell'URSS. Nella stagione 1977 i bianconeri arrivarono al terzo posto il campionato e furono sconfitti solo ai calci di rigore dal Benfica nei sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.

Gli ultimi anni al vertice (1986-2006)[modifica | modifica wikitesto]

Dopo varie annate prive di soddisfazioni, la Torpedo tornò alla vittoria in Coppa dell'URSS nella stagione 1986, per mezzo della vittoria per 1-0 con gol di Vladimir Kobzev contro lo Šachtar. L'anno successivo la squadra giunse quarta in campionato e fu eliminata dal Bordeaux ai quarti di finale di Coppa delle Coppe, a causa della regola dei gol fuori casa. Gli ultimi anni dell'epoca sovietica si chiusero con la Torpedo sempre tra le prime cinque in campionato. Nella Coppa UEFA 1990-1991 fu eliminato ai quarti di finale dai danesi del Broendby, perdendo ai rigori. All'avvento del nuovo campionato russo i bianconeri collezionarono risultati mediocri, ma nella stagione 1993 si imposero vincendo la prima Coppa di Russia, battendo in finale ai rigori il CSKA Mosca. In quell'anno riuscirono anche ad eliminare il Manchester United dalla Coppa UEFA, venendo poi fatti fuori dal Real Madrid. Nel 1996 la ZIL, proprietaria della squadra, decise di disimpegnarsi dal mondo del calcio e la Torpedo fu quindi ceduta alla "Lužniki corporation". Tra il 1999 e il 2002 la squadra centrò i suoi migliori risultati in Prem'er-Liga, giungendo tre volte quarta e una volta terza. Nella stagione 2006 si classificò quindicesima in campionato, subendo così la prima clamorosa retrocessione della propria storia.

Stadio Ėduard Strel'cov

Il recente declino[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il primo campionato in Pervyj divizion concluso al sesto posto, nel 2008 la Torpedo conobbe l'umiliazione della retrocessione in Pervenstvo Professional'noj Futbol'noj Ligi. La squadra tornò in mano alla ZIL, ma non riuscì ad iscriversi al campionato e fu costretta a ripartire dalla Tretij divizion, la lega amatoriale. Dopo due promozioni consecutive, nel 2011 ritornò in Pervyj divizion, classificandosi settima al termine del torneo.

Nella stagione del 2012-2013 la Torpedo evitò a malapena la retrocessione in seconda divisione. Alla fine del campionato fu nuovamente sostituito l'allenatore (al posto di Ignatiev fu ingaggiato il 42enne Vladimir Kazakov, già giocatore della squadra). Malgrado l'ingaggio di diversi giocatori con esperienza di più alto livello, nelle prime 6 giornate furono ottenuti solo 2 punti, risultati che portarono alle dimissioni di Kazakov. Il 5 settembre 2013 la squadra fu affidata ad Aleksandr Borodyuk. Sotto la sua guida, la Torpedo compì dei progressi e alla fine della stagione 2013-2014 raggiunse il terzo posto nel PFN Ligi, la seconda serie russa, potendo così partecipare ai play-off per la promozione in Prem'er-Liga. Ai play-off la Torpedo affrontò la squadra piazzatasi quattordicesima in Prem'er-Liga, il Kryl'ja Sovetov Samara: il 18 maggio 2014, allo Stadio Ėduard Strel'cov, la Torpedo si impose per 2-0 e grazie al pari a reti bianche nel match di ritorno, il 22 maggio 2014 a Samara, la squadra moscovita tornò in Prem'er-Liga dopo otto anni.

La stagione 2014-2015 vide la squadra, allenata prima da Nikolai Savichev e poi Valerij Petrakov, piazzarsi quindicesima e quindi retrocedere in seconda divisione. L'anno successivo la squadra non riuscì ad iscriversi alla PFN Ligi e dovette ripartire dalla Pervenstvo Professional'noj Futbol'noj Ligi, terzo livello del campionato di calcio russo. Dopo quattro anni di militanza ininterrotta in terza serie, al termine della stagione 2018-2019 il club ha riguadagnato un posto in seconda serie, vincendo il girone Centro di Vtoroj divizion.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del F.K. Torpedo Moskva
  • 1924 - Fondazione del R.D. Proletarskaja Kuznica (in russo Р.Д. Пролетарская кузница?).
  • 1927 - Vince il torneo "Klass B" di Mosca.
  • 1930 - Diviene la rappresentativa calcistica dell'azienda d'automobili "AMO" e ne acquisisce il nome.
  • 1931 - 5º nel Campionato di Mosca.
  • 1932 - Non prende parte al Campionato di Mosca. A seguito del cambio di nome dell'azienda, acquisisce il nome di "ZIS".
  • 1933 - 2º nel Campionato di Mosca primaverile e 4º in quello autunnale.
  • 1934 - 3º nel Campionato di Mosca primaverile e 2º in quello autunnale.
  • 1935 - 8º nel Campionato di Mosca primaverile e 2º in quello autunnale.
  • 1936 - La società cambia nome in "Torpedo Mosca" e partecipa al Gruppo B del primo campionato nazionale sovietico.
2º nel Gruppo B primaverile e 4º in quello autunnale.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
A seguito della riforma dei campionati approda in Gruppa A.

Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
Trentaduesimi di finale di Coppa dell'URSS.
Il campionato non viene portato a termine a causa dell'avvio dell'Operazione Barbarossa da parte della Germania.
Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
Semifinalista di Coppa dell'URSS.
Finalista di Coppa dell'URSS.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.

Sedicesimi di finale di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa dell'URSS.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
Coppa dell'URSS non disputata.
Semifinalista di Coppa dell'URSS.
Finalista di Coppa dell'URSS.

Finalista di Coppa dell'URSS.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa dell'URSS.
Finalista di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Quarti di finale di Coppa delle Coppe.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Trentaduesimi di finale di Coppa delle Coppe.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.

Semifinalista di Coppa dell'URSS.
Vincitore della Coppa dell'URSS (5º titolo).
Sedicesimi di finale di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe.
Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa dell'URSS.
Ottavi di finale di Coppa UEFA.
12º in Vysšaja Liga primaverile.
Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
Finalista di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
Semifinalista di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa dell'URSS.

Finalista di Coppa dell'URSS.
Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Ottavi di finale di Coppa dell'URSS.
Sconfitta in Supercoppa dell'URSS.
Fase a gironi di Coppa delle Federazioni.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Fase a gironi di Coppa delle Federazioni.
Quarti di finale di Coppa delle Coppe.
Finalista di Coppa dell'URSS.
Fase a gironi di Coppa delle Federazioni.
Finalista di Coppa dell'URSS.
Quarti di finale di Coppa delle Federazioni.
Trentaduesimi di finale di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Coppa dell'URSS.
Ottavi di finale di Coppa delle Coppe.
Finalista di Coppa dell'URSS.
Quarti di finale di Coppa UEFA.

Sedicesimi di finale di Coppa dell'URSS.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Sedicesimi di finale di Coppa di Russia.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe.
Quarti di finale di Coppa di Russia.
  • 1996: Diviene proprietà della "Lužniki corporation" e assume il nome di "Torpedo Lužniki".
12º in Vysšaja Liga.
Sedicesimi di finale di Coppa di Russia.
Trentaduesimi di finale di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Coppa di Russia.
Semifinalista in Coppa Intertoto.
Torna a chiamarsi "Torpedo Mosca".
Ottavi di finale di Coppa di Russia.
Sedicesimi di finale di Coppa di Russia.
Sedicesimi di finale di Coppa di Russia.
Sessantaquattresimi di finale di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Coppa di Russia.
Sessantaquattresimi di finale di Coppa UEFA.
Sedicesimi di finale di Coppa di Russia.
Sedicesimi di finale di Coppa di Russia.
Trentaduesimi di finale di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Coppa di Russia.
Quarti di finale di Coppa di Russia.
Quarti di finale di Coppa di Russia.
Quinto turno Coppa di Russia.
Quarto turno di Coppa di Russia.
  • 2009 - Per gravi problemi societari la squadra non riesce ad iscriversi al campionato e riparte dalla Tretij divizion, il campionato amatoriale.
1º nel Gruppo A della zona di Mosca. Promosso in Vtoroj divizion.
Finalista nella Lega amatoriale.
  • 2010 - 1º nel Girone Centro di Vtoroj divizion. Promosso in Pervyj divizion.
Sedicesimi di finale di Coppa di Russia.
Trentaduesimi di finale di Coppa di Russia.
Sedicesimi di finale di Coppa di Russia.
Trentaduesimi di finale di Coppa di Russia.
Ottavi di finale in Coppa di Russia.
Secondo turno in Coppa di Russia.
Quarto turno in Coppa di Russia.
Terzo turno in Coppa di Russia.
Sedicesimi di finale in Coppa di Russia.
Quarti di finale in Coppa di Russia.
Terzo turno in Coppa di Russia.
Fase a gironi in Coppa di Russia.
in Coppa di Russia.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Lužniki e Stadio Ėduard Strel'cov.

Nonostante in passato il Torpedo abbia giocato le proprie partite casalinghe anche presso il colossale Stadio Lužniki, da qualche anno è tornato a giocare presso l'impianto oggi dedicato a Ėduard Strel'cov, bandiera del club moscovita. Costruito nel 1959 e già utilizzato dai bianconeri tra il 1978 e il 1996, è un complesso multiuso, capace di ospitare 13.450 persone. Durante i lavori di restauro iniziati nel 2022, la cui conclusione è prevista nel 2024[5], la squadra torna giocare allo Stadio Lužniki, restaurato ed ampliato in occasione dei Mondiali 2018.[6][7]

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del F.K. Torpedo Moskva.
Valentin Ivanov, l'allenatore più longevo dei bianconeri
Allenatori del F.K. Torpedo Moskva

Giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del F.K. Torpedo Moskva.

Vincitori in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Unione Sovietica Valentin Ivanov (Melbourne 1956)
Bandiera dell'Unione Sovietica Ėduard Strel'cov (Melbourne 1956)
Bandiera dell'Unione Sovietica Aleksej Prudnikov (Seul 1988)
Bandiera dell'Unione Sovietica Jurij Savičev (Seul 1988)
Bandiera dell'Unione Sovietica Valentin Ivanov (Francia 1960)
Bandiera dell'Unione Sovietica Slava Met'reveli (Francia 1960)

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1960, 1965, 1976
1949, 1952, 1959-1960, 1967-1968, 1972, 1985-1986
1992-1993
2021-2022
2010 (Girone Centro), 2018-2019 (Girone Centro)

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

1976, 1982
1971, 1972

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1957, 1961, 1964
Terzo posto: 1945, 1953, 1968, 1977, 1988, 1991
Secondo posto: 1936 (primavera)
Finalista: 1947, 1958, 1961, 1965-1966, 1977, 1982, 1987-1988, 1988-1989, 1990-1991
Semifinalista: 1944, 1946, 1957, 1971, 1978
Finalista: 1986
Terzo posto: 2000
Finalista: 1992-1993
Terzo posto: 2013-2014
Semifinalista: 2003
Semifinalista: 1997

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Periodo sovietico[modifica | modifica wikitesto]

Periodo post-sovietico[modifica | modifica wikitesto]

Coppe europee[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

Primatisti di presenze
Primatisti di reti

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2022-2023[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
3 Bandiera della Russia D Il'ja Kutepov
4 Bandiera della Russia D Oleg Kožemjakin
7 Bandiera della Russia C Aleksandr Rjazancev (capitano)
9 Bandiera del Perù A Yordy Reyna
10 Bandiera della Russia A Igor' Lebedenko
11 Bandiera della Russia C Il'ja Kucharčuk
12 Bandiera della Russia P Egor Baburin
13 Bandiera della Serbia C Stefan Šapić
18 Bandiera della Russia C David Karaev
19 Bandiera della Russia A Maksim Turiščev
22 Bandiera dell'Uzbekistan C Xojimat Erkinov
24 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina C Igor Savić
26 Bandiera dell'Ungheria A Márk Koszta
27 Bandiera della Moldavia C Mihail Caimacov
N. Ruolo Calciatore
29 Bandiera della Russia D Yuri Zhuravlev
35 Bandiera della Russia C Ivan Enin
44 Bandiera della Russia D Artyom Samsonov
49 Bandiera della Russia D Yegor Proshkin
51 Bandiera della Russia P Vitali Botnar
52 Bandiera della Russia C Ravil' Netfullin
55 Bandiera della Bielorussia A Dzjanis Lapceŭ
56 Bandiera della Russia P Aleksandr Dovbnja
90 Bandiera del Montenegro D Bojan Roganović
93 Bandiera della Russia A Michail Markin
97 Bandiera della Croazia C Mario Ćurić
99 Bandiera della Russia D Andrei Yevdokimov
Bandiera della Russia D Evgeniy Shlyakov

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In fase di restauro.
  2. ^ (temporaneo)
  3. ^ (EN) Soviet Union 1941, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 2 gennaio 2014.
  4. ^ La triste storia del “Best russo”
  5. ^ (RU) Реконструкцию стадиона "Торпедо" имени Стрельцова завершат к 2024 году, tass.ru, 22 gennaio 2022. URL consultato il 29 marzo 2023.
  6. ^ (EN) See the incredible snaps as workmen complete new-look 81,000-seater Moscow stadium in time for 2018 World Cup Final, The Sun, 23 marzo 2017.
  7. ^ (EN) Luzhniki Stadium blossoms as it prepares for a new chapter, FIFA.com, 6 marzo 2017. URL consultato il 16 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2017).
  8. ^ Tra il 1992 e il 2001 massimo campionato russo si chiamò "Vysšaja Liga" e, in seguito, "Vysšaja Divizion".

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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