Eupodotis caerulescens

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Eupodotis coerulescens)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Otarda azzurra
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Ordine Otidiformes
Famiglia Otididae
Genere Eupodotis
Specie E. caerulescens
Nomenclatura binomiale
Eupodotis caerulescens
(Vieillot, 1821)

L'otarda azzurra (Eupodotis caerulescens (Vieillot, 1821)) è un uccello della famiglia degli Otididi originario delle regioni orientali del Sudafrica[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 55 cm di lunghezza, per un peso di 1120-1612 g[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

L'otarda azzurra è l'unica otarda che presenta collo e parti inferiori interamente grigio-blu. La testa presenta numerosi ornamenti: il vertice è nero dalla fronte fino alla nuca. Il sopracciglio e la faccia sono bianchi, ad eccezione di una macchia semicircolare nera che sottolinea l'occhio. Le piume erettili della gola sono nere, e contrastano fortemente con il colore chiaro dei lati della testa. Le parti superiori, dalla mantellina fino alla coda, copritrici alari comprese, sono bruno-cannella. L'iride è marrone. Il becco è grigio. Le zampe sono di colore giallo opaco. I sessi sono simili[3].

Voce[modifica | modifica wikitesto]

Le otarde azzurre sono uccelli piuttosto rumorosi che emettono grida potenti. Assai curiosamente, e senza dubbio non senza una punta di umorismo, gli ornitologi anglosassoni trascrivono le 10 sillabe del richiamo nel modo seguente: knock-me-down, knock-me-down, medown, medown[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare in volo (Stato Libero).

Le otarde azzurre vivono in gruppi di 2-6 individui che difendono strenuamente il loro territorio contro i conspecifici. Restano nello stesso posto durante tutto l'anno e non effettuano alcun movimento migratorio. L'87% dei gruppi comprende da uno a quattro individui. Le formazioni più frequenti (circa il 34%) sono composte da un maschio e una femmina. I trii, formati da due maschi e una femmina, costituiscono il 17,2% dei gruppi. I quartetti, formati da due maschi e due femmine, costituiscono i gruppi meno comuni (13,8%). I gruppi superiori a quattro individui sono quelli che ricevono l'assistenza di uno o due immaturi o subadulti supplementari. Gli individui solitari sono sempre dei maschi. I gruppi sono quasi sempre simili, indipendentemente dal tipo di habitat.

Non sembra esserci alcun movimento invernale. Tuttavia, durante l'inverno, le popolazioni nord-orientali sembrano essere più numerose che durante il periodo di nidificazione. L'impressione, comunque, è fuorviante: le otarde azzurre sembrano più visibili in questo periodo dell'anno perché l'erba è più bassa, devastata dagli incendi o dal pascolo eccessivo. In inverno questi uccelli sono anche più attivi, il che li rende più facili da individuare[3].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Le otarde azzurre si nutrono di insetti, scorpioni, piccole lucertole e sostanze vegetali. La maggior parte di queste risorse alimentari vengono raccolte sul terreno. Apparentemente, questi uccelli traggono profitto dall'agricoltura praticata in modo artigianale e su piccola scala, e vengono avvistati piuttosto regolarmente nei campi coltivati. Le otarde azzurre danno la caccia anche ad insetti volanti come le farfalle, le api, le vespe, le locuste e le formiche. Questi vengono generalmente catturati dopo un breve inseguimento in volo[3].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La stagione di nidificazione è molto lunga ed ha luogo in linea di massima dal mese di settembre al mese di giugno, con un picco tra novembre e marzo. Nel Transvaal le covate più numerose si effettuano in ottobre e novembre. Le otarde azzurre nidificano a terra, in piccole depressioni che rivestono con fichi, paglia e foglie. Il nido è situato sotto un cespuglio che nasconde i piccoli agli occhi dei predatori. La femmina vi depone da uno a tre uova color verde oliva, macchiate di marrone chiaro, che vengono covate per 24-28 giorni. I giovani rimangono con i loro genitori per un periodo molto lungo, a volte fino a due anni. Nonostante un'organizzazione sociale piuttosto complessa e una modalità di riproduzione di tipo cooperativo, l'otarda azzurra è monogama e conserva lo stesso partner per tutta la vita[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le otarde azzurre frequentano principalmente le regioni aperte, vale a dire le praterie con erba relativamente bassa, conservata così dagli incendi o dal pascolo. Si trovano anche nelle savane con piccoli cespugli rachitici e sparsi. Mostrano una certa preferenza per le distese aride occidentali, trascurando volentieri le praterie umide alpine e i suoli acidi situati ad est. Vivono anche nei campi coltivati e nei pascoli ricoperti da piantagioni di alberi. Le otarde azzurre sono uccelli tipici degli altipiani, che si incontrano più frequentemente al di sopra dei 1500 metri di altitudine.

L'otarda azzurra è endemica del Sudafrica e non si trova in nessun'altra parte del continente. Il suo areale copre principalmente la provincia del Capo Orientale, lo Stato Libero dell'Orange, il Transvaal meridionale e il Natal nord-occidentale. Può essere avvistata anche nel Lesotho. La densità è maggiore nella parte meridionale del territorio, ma è anche molto diffusa nel nord-est, nel corridoio che separa lo Swaziland dal Lesotho. Il suo areale si sovrappone a quello dell'otarda di Vigors a sud-ovest e a quello dell'otarda ventrebianco (Eupodotis senegalensis) a nord-est, ma non esiste una vera competizione per l'habitat con queste specie, in quanto la prima preferisce la boscaglia del fynbos e la seconda si insedia più frequentemente in regioni ricoperte da erba alta di quelle in cui vive l'otarda azzurra. L'otarda azzurra è considerata monotipica, cioè non è divisa in sottospecie[3].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione complessiva sudafricana è stata stimata tra 1500 e 5000 esemplari. Questa cifra è senza dubbio piuttosto considerevolmente sottostimata, dal momento che la sola popolazione del Transvaal supera probabilmente le 10.000 unità, di cui quasi 3000 presenti nella sola riserva nei dintorni di Volksrust e Wakkerstroom. Nonostante queste cifre piuttosto eloquenti, la specie è considerata in diminuzione a causa del degrado delle praterie e della loro trasformazione in terreni agricoli. Tenendo conto delle dimensioni relativamente modeste della popolazione complessiva per la superficie dell'areale (404.000 km²), l'IUCN ha classificato l'otarda azzurra come «specie prossima alla minaccia» (Near Threatened)[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) BirdLife International 2017, Eupodotis caerulescens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Otididae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 12 ottobre 2018.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Blue Bustard (Eupodotis caerulescens), su hbw.com. URL consultato il 12 ottobre 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Uccelli: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di uccelli