Eudoro d'Alessandria

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Eudoro d'Alessandria (in greco: Εὔδωρος) (... – ...; fl. I secolo a.C.) è stato un filosofo greco antico vissuto nell'attuale Egitto, forse nella seconda metà del I secolo a.C..

Filosofo platonico,[1] noto per un suo commento al Timeo, di interessi eclettici scrisse di metafisica, etica (riprendendo motivi neopitagorici), logica e scienze naturali. Studiò e scrisse su Aristotele, rifacendosi al platonismo, un'opera polemica sulla teoria peripatetica delle Categorie. Forse discepolo di Antioco fu influenzato dallo stoicismo di questo nel pensiero e nella terminologia etica.[2][3]

Scrisse un'opera dossografica dal titolo διαίρεσις τοῦ κατὰ ϕιλοσοϕίαν λόξου.[4]

Secondo Simplicio[5] Eudoro tentò soprattutto un fondamento al pensiero platonico non scritto nell'ambito della dottrina pitagorica per cui tentando una sintesi monistica con il dualismo esisterebbe un Uno assolutamente trascendente, un Dio supremo che ha dato origine a due principi opposti, una monade e la Diade infinita.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo G. Reale fu il primo rappresentante del neoplatonismo (G.Reale, Storia della filosofia antica IV p.315)
  2. ^ Enciclopedia Italiana Treccani alla voce corrispondente
  3. ^ Ipotesi negata da G.Reale in op.cit. p.319
  4. ^ Parzialmente riportata in estratto da Stobeo (II, 42, 11-45)
  5. ^ Simplicio, Fisica, 188 a 19-26
  6. ^ AA. VV., Arrehetos Theos. L'ineffabilità del Primo Principio nel medio platonismo, a cura di Francesca Calabi. Pisa, ETS , 2002

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Mazzarelli, "Raccolta e interpretazione delle testimonianze e dei frammenti del medioplatonico Eudoro di Alessandria", in Rivista di Filosofia Neoscolastica, 77 (1985), pp. 197-209 e 535-555 (testo greco e traduzione italiana).
  • Paul Moraux, L'aristotelismo presso i Greci: T.1. Gli Aristotelici nei secoli I e II d.C., Milano, Vita e Pensiero, 2000, pp.79-96.
  • Linda M. Napolitano, "Eudoro di Alessandria: Monismo, dualismo, assiologia dei principi nella tradizione Platonica", Museum Patavinum, 3, 1985, pp. 289-312.

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