Ettore Picutti

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Ettore Picutti (Piacenza, 15 gennaio 1920San Donato Milanese, 25 aprile 2003) è stato un ingegnere, partigiano, ricercatore e storico della matematica italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Piacentino di nascita, ha vissuto a San Donato Milanese dal 1961 al 2003, anno della sua morte. Si laurea in ingegneria elettrotecnica[1] presso il Politecnico di Milano, ma con l’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale è costretto a interrompere i suoi studi, che concluderà dopo la fine della guerra.

Ruolo nella resistenza Italiana[modifica | modifica wikitesto]

Ettore Picutti
Dati militari
Paese servitoItalia
Forza armataRegio esercito Corpo Volontari della Libertà
CorpoPartigiani bianchi
Specialitàguerra partigiana
GradoTenente (Genio Alpini)
ComandantiFausto Cossu (Divisione Piacenza) e Ezio Spinardi "Mario" (III Brigata "Paolo")
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna d'Italia, guerra di liberazione italiana
Comandante diVice Comandante della III Brigata "Paolo" (Giustizia e Libertà)
DecorazioniCroce al merito di guerra e Certificato al Patriota "brevetto Alexander"
Studi militariAUC - Allievo Ufficiale di Complemento del Genio a Pavia
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Chiamato sotto le armi, viene mandato dapprima a Palermo e poi a Pavia, dove frequenta il corso ufficiali. Alla fine del corso sceglie di essere inviato a Bolzano, per l’arruolamento nel Genio Alpini. Il giorno successivo all'annuncio dell’armistizio dell'8 settembre 1943, viene catturato dai tedeschi e da lì deportato nei campi di concentramento nazisti (stalag e oflag) di Częstochowa, Cholm, Deblin Irena e Przemysl in Polonia e di Sandbostel e Moosburg in Germania.

Dopo otto mesi di prigionia, viene liberato e decide di combattere con le brigate partigiane cattoliche in Val Trebbia (VII e III brigata), fino alla fine della guerra raggiungendo il grado di comandante di compagnia[2] (e vice comandante di brigata) della III brigata Paolo [3] (intitolata ad Alberto Araldi "Paolo")[4][5] alle dipendenze della Divisione partigiana "Giustizia e Libertà",[6] poi divenuta "Divisione Piacenza" guidata da Fausto Cossu, che faceva parte del Corpo Volontari della Libertà.

Conclude la propria esperienza di partigiano il 28 aprile 1945 con la liberazione di Piacenza. A fronte della sua partecipazione alla guerra di liberazione, gli verrà riconosciuto il Certificato al Patriota (“brevetto Alexander”) e la "Croce al merito di guerra" dell'esercito italiano.

Formazione e attività lavorativa[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la laurea in ingegneria elettrotecnica, trova impiego presso la società Montecatini e consegue una ulteriore specializzazione in ingegneria chimica (nel 1954 presso il Politecnico di Milano, con Giulio Natta docente in chimica industriale). Nel 1958, voluto da Enrico Mattei, entra nella nascente Snamprogetti, società di ingegneria del gruppo Eni, entro cui proseguirà interamente la sua carriera.

Alla fine degli anni '50 e primi anni '60, svolge un ruolo di collegamento tra Snamprogetti, la società di progettazione impiantistica, e la società di costruzione e gestione dei nuovi impianti petrolchimici di Eni (Anic), per la quale coordina la realizzazione dei nuovi impianti petrolchimici realizzati in quegli anni (nella squadra di Ugo Mampreso [7] con Gabriele Cagliari):[8] dall’impianto gomme (SBR e CIS-4) di Ravenna al Petrolchimico di Gela.

In Snam, nella seconda metà degli anni '60 coordina la progettazione, organizzazione e la realizzazione del Rigassificatore di Panigaglia (SP), di cui poi assunse la direzione, per la ricezione del gas naturale liquefatto dalla Libia (prima importazione in Italia di gas naturale).

È autore di due pubblicazioni internazionali[9][10] per i “congressi mondiali del gas” di Budapest nel 1967 e LNG di Parigi nel 1970.[11]

Con la Snam, inoltre, collabora agli inizi degli anni 80 nella scrittura di una serie di testi relativi alla tecnologia del gas naturale (studio e progettazione gasdotti, costruzione e d avviamento gasdotti e esercizio e manutenzione gasdotti) relativi a un corso di addestramento e perfezionamento per il proprio personale tecnico.

Storico della matematica[modifica | modifica wikitesto]

In parallelo, coltiva una passione per la storia della matematica (era stato professore di matematica presso il liceo scientifico Respighi [12] di Piacenza mentre studiava in Università nel primo periodo del dopoguerra), credendo nell’importanza della divulgazione. Nel 1977 pubblica il libro Sul Numero e la sua storia, edito da Feltrinelli, che ottiene un grande successo. Prosegue negli studi di storia della scienza, divenendo un esperto di matematica medioevale.

In questi anni inizia anche la sua collaborazione con la rivista Le Scienze, edizione italiana di Scientific American, per la quale cura la pubblicazione del Quaderno delle Scienze n. 18 “Uomini e Numeri” e per la quale scriverà numerosi articoli, e la collaborazione con il giornale Il Giorno nell'ambito della rivista Scienza e Società, per la quale, in particolare, scrive articoli su Pitagora.

La pubblicazione di questi testi e di altri studi (ad esempio traduzioni e commenti di codici e trattati medievali in particolare come uno dei maggiori storici di Leonardo Pisano detto il Fibonacci) lo introducono in un ambiente internazionale, e fino agli ultimi anni coltiva rapporti di collaborazione coi maggiori studiosi del campo e con i principali atenei europei e mondiali.[13] Parecchi suoi studi vengono inoltre tradotti e pubblicati all’estero.

Ettore Picutti - Cicli conferenze Scienza & Matematica presso la sala conferenze ENI del I Palazzo Uffici di San Donato Milanese

A San Donato Milanese, dove abitava, si dedica anche ad attività culturali che includono cicli di conferenze sulla storia della scienza presso la locale sede Eni e nelle locali scuole medie e superiori.

Muore a San Donato Milanese il 25 aprile 2003. È sepolto nel cimitero di Monticello.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Certificato al Patriota - nastrino per uniforme ordinaria
Socio Corrispondente-Onorario [14] - Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi - nastrino per uniforme ordinaria
«per la sua attività nel campo degli Studi Storici»

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Ettore Picutti, Sul numero e la sua storia, Feltrinelli, 1977, SBN IT\ICCU\SBL\0586838.
  • Leonardo Fibonacci, Il libro dei quadrati di Leonardo Pisano e i problemi di analisi indeterminata nel Codice Palatino 557 della Biblioteca Nazionale di Firenze / Leonardo Fibonacci; introduzione e commenti di Ettore Picutti, collana Physis, Firenze, Olschki, 1979, SBN IT\ICCU\UFI\0217099.
  • Ettore Picutti, Uomini e numeri, Le Scienze (Quaderni), 1984, SBN IT\ICCU\RAV\0029822.
  • Leonardo Pisano, Il Flos di Leonardo Pisano, dal Codice E.75 P. sup. della Biblioteca Ambrosiana di Milano / traduzione e commenti Ettore Picutti, Firenze, Leo Olschki, 1983, SBN IT\ICCU\USM\1470543.
  • (FREN) Ettore Picutti, Pour l'historie des sept premiers nombres parfaits, Historia Mathematica, 1989, DOI:10.1016/0315-0860(89)90034-7.[1]
  • Ettore Picutti, Les MATHEMATICIENS, a cura di Pierre Thuiller, Paris, Pour La Science, 1996, ISBN 2902918992, SBN IT\ICCU\RMS\1611899.
  • (SV) Ettore Picutti, Stora Matematiker (Fran Fibonacci till Wiles), a cura di Monica Och Gosta Wahde, Studentilitteratur, 2000, ISBN 9789144010342.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ettore Picutti e Historia Mathematica, Notes on contributors, DOI:10.1016/0315-0860(89)90057-8.
  2. ^ dichiarazione ANPI (Comitato Provinciale di Piacenza) del 2 dicembre 1946 di partecipazione alle formazioni partigiane del piacentino ( Ia Divisione e IIIa Brigata) e riconoscimento dalla commissione Regionale Nord Emilia di "Partigiano Combattente" con il grado di Comandante di Compagnia
  3. ^ Articolo Libertà di Piacenza anno 1946 - (pagina 7) "11 Febbraio 46, da ieri Piazza Paolo - Commemorazione del "Comandante Paolo", ing Ettore Picutti parla in rappresentanza degli universitari e dei partigiani (PDF), su centrodilettura.it.
  4. ^ Pietro Chiappini, La resistenza nelle valli Trebbia, Tidone e Luretta, Casa editrice Vicolo del Pavone.
  5. ^ Comando Militare Nord Emilia (PDF), su istoreco.re.it.
  6. ^ Divisione Giustizia e Libertà, su partigianipiacentini.it.
  7. ^ Archivio fotografico, su archiviostorico.eni.com.
  8. ^ Eni, ordine servizio Snamprogetti del 1959 e ordine servizio Anic del 1963 (n°230)
  9. ^ Ettore Picutti, Il terminale LNG della baia di Panigaglia - Symposium sur l'economie du trasport du Gaz, Budapest 1967, in GAS, n° 6, Giugno 1969.
  10. ^ (FREN) Ettore Picutti, The LNG terminal at La Spezia, Second International Conference and Exhibition on LNG, Paris, 1970, in Union Internationale de l'Industrie du Gaz - International Gas Union (IGU) (a cura di), Congrès et Exposition Internationale sur le GNL (lavori), 1970.
  11. ^ Arthur J. Kidnay, William R. Parrish e Daniel G. McCartney, Fundamentals of Natural Gas Processing.
  12. ^ Amici del Respighi, Ettore Picutti è stato uno dei fondatori dell'Associazione, in rappresentanza dei professori, cfr. sezione Storia del sito e un secolo di "Respighiani" in ordine sparso - foto 3, su amicidelrespighi.it.
  13. ^ Fibonacci, Leonardo in "Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze", su treccani.it. URL consultato il 18 luglio 2022.
  14. ^ Nomina del 3-3-1990 da parte della Deputazione (segretario: prof. Marcello Turchi e Presidente: prof.ssa Giuseppina Allegri Tassoni)
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