Estetica (Hegel)

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Estetica
Titolo originaleVorlesungen über die Ästhetik
AutoreGeorg Wilhelm Friedrich Hegel
1ª ed. originale1835
Generesaggio
Lingua originaletedesco

Estetica (in tedesco: Vorlesungen über die Ästhetik) è una raccolta di appunti tratti dalle lezioni universitarie di estetica impartite da Georg Wilhelm Friedrich Hegel a Heidelberg nel 1818 e a Berlino nel 1820-21, 1823, 1826 e 1828-29. La raccolta fu compilata nel 1835, quattro anni dopo la morte dell'autore, dal suo editore Heinrich Gustav Hotho, utilizzando gli appunti dello stesso Hegel e quelli che i suoi studenti prendevano durante le lezioni; per alcuni critici, tale operazione potrebbe aver restituito una versione non esatta del pensiero hegeliano sull'estetica.[1]

L'estetica hegeliana è considerata da molti come una delle più grandi teorie estetiche prodotte dopo Aristotele[2]. Martin Heidegger definì l'Estetica «la riflessione più completa sull'essenza dell'arte che l'Occidente possiede»[3]. La tesi di Hegel sulla "fine dell'arte" influenzò diversi pensatori come Theodor Adorno, lo stesso Heidegger, György Lukács, Jacques Derrida e Arthur Danto.

«“È Dio, è l’ideale che costituisce il centro. Non esiste bello o vera arte che non si caratterizzi per l’adeguamento del sensibile alla verità divina. E quando ciò non è più possibile, come accade oggi, non esiste più arte”.»

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Il manoscritto del 1822-23[modifica | modifica wikitesto]

Edito in diverse lingue, il manoscritto è stato ritrovato, raccolto ed edito dallo storico della filosofia Victor Cousin. Rappresenta una versione originale del pensiero di Hegel sull'estetica, non interpolato da interventi di studiosi o studenti, contribuendo al dibattito su di esso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G.W.F. Hegel, Aesthetics. Lectures on Fine Art, traduzione di T.M. Knox, Oxford, Clarendon Press, 1975. 2 volumi
  2. ^ Houlgate, 2009
  3. ^ Martin Heidegger, "The Origin of the Work of Art" in Poetry, Language, Thought, traduzione Albert Hofstadter, New York, Harper and Row, 1971, pag. 80. Vedi sul sito di Stanford University "The Philosopher and the Poet: An Impossible Dialogue (continued)" by Brenda Machosky (Forthcoming in volume of English essays on Janicaud Ed. Hugh Silverman and Peter Gratton).

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