Ejército Argentino

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Ejército argentino
Esercito Argentino
Stemma dell'Esercito argentino
Descrizione generale
Attiva1810 - oggi
NazioneBandiera dell'Argentina Argentina
ServizioForza armata
Tipoesercito
Dimensione83.000 attivi (2022) 20.000 paramilitari[1]
Quartier GeneraleSecretaría General del Ejército, Buenos Aires
MottoNació con la Patria en Mayo de 1810
(Nato con la patria nel maggio del 1810)
Battaglie/guerreGuerra d'indipendenza argentina
Guerre d'indipendenza ispanoamericana
Invasione luso-brasiliana
Guerra argentino-brasiliana
Guerra della Confederazione
Guerra civile uruguaiana
Guerra plateense
Guerra della triplice alleanza
Conquista del deserto
Guerra sporca
Operazione Soberanía (mai attuata)
Guerra delle Falkland
Guerra del Golfo
Missioni di peacekeepingUNPROFOR
UNFICYP
Kosovo Force
MINUSTAH
Anniversari29 maggio (Día del Ejército Argentino)
Sito internet www.ejercito.mil.ar.
Parte di
Comandanti
Capo di stato maggioreGenerale di Brigata Carlos Alberto Presti (29 dicembre 2023 - )[2]
Simboli
Bandiera
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

L'esercito argentino (in spagnolo Ejército Argentino) è la componente terrestre delle Fuerzas Armadas de la República Argentina (le forze armate dell'Argentina), composte anche dalla Fuerza Aérea Argentina e dalla Armada de la República Argentina. L'esercito è formato da circa 52.500 uomini, e il 29 maggio festeggia il giorno della sua fondazione (avvenuta, appunto, il 29 maggio 1810). Durante il ventesimo secolo le alte gerarchie dell'esercito si sono rese protagoniste di numerosi colpi di stato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'esercito argentino è stato fondato il 29 maggio del 1810, quattro giorni dopo il rovesciamento del dominio coloniale spagnolo. Il nuovo esercito nazionale venne composto da preesistenti reggimenti coloniali.

L'esercito nel corso della sua storia non ha partecipato a grandi conflitti internazionali mentre nel corso del ventesimo secolo ha assunto un ruolo decisivo nella storia politico-sociale argentina assumendo più volte il potere dittatoriale dopo aver effettuato, in collaborazione con le altre forze armate, ripetuti colpi di stato contro le autorità democratiche. Nel 1930 prese il potere la giunta guidata dal generale José Félix Uriburu; nel 1943 il generale Juan Domingo Perón, nel 1955 il generale Pedro Eugenio Aramburu, nel 1966 il generale Juan Carlos Onganía. Questi regimi militari instaurarono dittature popolari e nazionalistiche che soppressero le libertà civili e repressero l'attività politica e sindacale. Nel 1976 l'esercito, dopo una breve parentesi democratica, riprese il potere con la giunta militare presieduta dal generale Jorge Rafael Videla che organizzò una brutale dittatura basata sulla violenza repressiva incontrollata e indiscriminata contro la guerriglia di sinistra ma anche contro ogni oppositore reale o presunto tra i cittadini, la cultura, i partiti, i sindacati, le università. Il cosiddetto Processo di riorganizzazione nazionale continuò fino al 1983 sotto la direzione, dopo il ritiro del generale Videla, del generale Roberto Eduardo Viola e del generale Leopoldo Galtieri.

Durante gli anni dell'ultima dittatura l'esercito si rese colpevole, sia nelle sue alte gerarchie che tra il personale subordinato, di crimini contro l'umanità, partecipando al programma di annientamento degli oppositori nella forma dalla cosiddetta guerra sporca contro la "sovversione" che accumulò migliaia di morti e di desaparecidos.[senza fonte]

La caduta del Regime militare fu favorita dalla pesante sconfitta subita dall'Argentina nella guerra delle Falkland (guerra de las Malvinas) contro la Gran Bretagna nella primavera del 1982; in questa occasione l'esercito argentino non diede prova di grande efficienza. La numerosa guarnigione nelle isole al comando del generale Mario Menendez, male equipaggiata e formata principalmente da giovani coscritti, non fu in grado di contrastare lo sbarco e l'avanzata delle forze britanniche e venne costretta alla resa dopo una breve resistenza il 14 giugno 1982.

Dopo la fine del regime militare, l'esercito, pur cedendo i poteri al nuovo governo democratico, cercò inizialmente di opporsi ai processi contro i capi della dittatura e contro i militari dei gradi inferiori responsabili o coinvolti nella repressione. In quattro occasioni tra il 1987 e il 1990 gruppi di militari di fazioni di estrema destra ultranazionalisti, i cosiddetti carapintadas, si ribellarono, sotto la guida di ufficiali veterani delle Malvinas, alle autorità costituite ottenendo alcuni provvedimenti di clemenza verso i ranghi inferiori dell'esercito.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Stato Maggiore dell'Esercito[modifica | modifica wikitesto]

L'esercito è guidato da un Capo di Stato Maggiore nominato direttamente dal Presidente. L'attuale Capo di Stato Maggiore (dal settembre 2008) è il generale Luis Alberto Pozzi.[senza fonte] Lo Stato Maggiore dell'Esercito ( Estado Mayor General del Ejército ) comprende il Capo di Stato Maggiore, un Vice Capo di Stato Maggiore e i Capi di Stato Maggiore dei sei dipartimenti ( Jefaturas ). Gli attuali dipartimenti di Stato Maggiore (conosciuti anche con i loro numeri romani) sono:

  • Personale (Jefatura I - Personal)
  • Intelligence (Jefatura II - Inteligencia)
  • Operazioni (Jefatura III - Operaciones)
  • Logistica (Jefatura IV - Material)
  • Finanza (Jefatura V - Finanzas)
  • Welfare (Jefatura VI - Bienestar)

Lo Stato Maggiore include anche l'Ispettorato Generale e il Segretariato Generale.

Ci sono anche una serie di comandi e direzioni responsabili per lo sviluppo e l'attuazione delle politiche all'interno dell'esercito in materia di aree tecnologiche e operative e gestione degli affari amministrativi. A partire dal 2005 questi includono i seguenti:

  • Comando di Comunicazioni ed Informatica (Comando de Comunicación e Informática)
  • Comando di Educazione e Dottrina (Comando de Educación y Doctrina)
  • Comando del Genio (Comando de Ingenieros)
  • Comando di Rimonta e Veterinaria (Comando de Remonta y Veterinaria)
  • Comando di Sanità (Comando de Sanidad)
  • Comando Logistico del Materiale (Comando Logístico de Material)
  • Direttorato di Questioni Storiche dell'Esercito (Dirección de Asuntos Históricos del Ejército)
  • Direttorato di Ricerche, Sviluppo e Produzione (Dirección de Investigación, Desarrollo y Producción)
  • Direttorato di Pianificazione (Dirección de Planeamiento)
  • Direttorato del Trasporto (Dirección de Transporte)
  • Direttorato dello Stato Maggiore (Dirección del Estado Mayor General del Ejército)

Organizzazione campale[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '60 l'esercito fu riorganizzato in cinque Corpi d'Armata. Tale struttura sostituì la vecchia struttura basata sulle divisioni seguendo il modello francese. Ci fu un'ulteriore riorganizzazione, nel 1991, quando le brigate furono assegnate a sei nuove divisioni, due di stanza a Santa Cruz e a Mendoza.[3]

Fino alla fine del 2010, la Prima, Seconda e Terza Divisione dell'Esercito vennero designate come Secondo, Terzo e Quinto Corpo d'Armata ( Cuerpos de Ejército ), rispettivamente, senza comandi a livello di divisione intermedi. Queste redesignazioni ebbero luogo nel quadro di una profonda riorganizzazione delle strutture amministrative e di comando delle forze armate. Due ulteriori Corpo d'Armata, il Primo e il Quarto, erano già stati sciolti nel 1984 e nel 1991, rispettivamente, con le loro unità dipendenti riassegnate negli altri tre Corpi d'Armata.

Struttura dell'Esercito argentino (clicca per allargare)

A partire dal 2011, le forze dell'esercito sono raggruppate geograficamente in tre divisioni dell'esercito ( Divisiones de Ejército ), ognuna più o meno equivalente in termini di organizzazione nominale ad una divisione dell'esercito americano (+). Ogni divisione dell'esercito ha una superficie di responsabilità su una specifica regione del paese; la Prima Divisione copre il nord-est del paese, la Seconda Divisione copre il centro e il nord-ovest dell'Argentina e la Terza Divisione copre il sud e la Patagonia. Oltre alle tre divisioni dell'esercito, la Forza d'Intervento Rapido ( Fuerza de Despliegue Rápido , FDR) costituisce un ulteriore quarta formazione a livello divisionale, mentre il Presidio Militare di Buenos Aires opera in modo indipendente da qualsiasi comando delle dimensioni di una divisione. Ci sono anche diversi gruppi separati, tra cui un gruppo antiaereo e il gruppo dell'Aviazione dell'Esercito.

Ogni divisione ha un numero variabile di brigate corazzate, forze meccanizzate e fanteria.

A partire dal 2011, l'esercito argentino ha dieci brigate:

  • Due brigate corazzate (1ª e 2ª),
  • Tre brigate meccanizzate (9ª, 10ª e 11ª),
  • Tre brigate di montagna (5ª, 6ª e 8ª),
  • Una brigata paracadutisti (4ª)
  • Una brigata della giungla (12ª).

Nota: La 7ª Brigata di Fanteria è stata sciolta all'inizio del 1985, mentre la 3ª Brigata di Fanteria è stata trasformata in una formazione motorizzata che è stata, alla fine, sciolta nel 2003.

A seconda del tipo, ogni brigata comprende 2-5 Reggimenti di Cavalleria o Fanteria, uno o due gruppi di artiglieria, uno squadrone di cavalleria esplorante, un battaglione o un'unità formato compagnia del Genio, una compagnia d'intelligence, una compagnia delle comunicazioni, una compagnia di comando e un un'unità formato battaglione di supporto logistico. I termini "reggimento" e "gruppo", che si trovano nelle designazioni ufficiali di cavalleria, fanteria e artiglieria, sono utilizzati per ragioni storiche. Durante la guerra d'indipendenza argentina, l'esercito argentino mise in campo le unità del reggimento di dimensioni tradizionali. I 'reggimenti' sono più accuratamente descritti come battaglioni; le unità di dimensioni simili che non appartengono ai servizi di cui sopra sono indicati come "battaglioni". In aggiunta al loro servizio, i reggimenti e i gruppi vengono anche specificati in funzione della zona delle operazioni (di fanteria di montagna, Fanteria della Giungla, Cavalleria di Montagna), le loro attrezzature (Cavalleria Corazzata, Cavalleria Leggera, Fanteria Meccanizzata) o la loro formazione speciale (Paracadutisti, Commando, Assalto Aereo, Cazadores di Montagna o Cazadores della Giungla). I reggimenti sono costituiti da quattro sottounità di manovra (compagnie in reggimenti di fanteria e squadroni in reggimenti di cavalleria), un comando e una sub-unità di supporto, per un totale di 350-700 soldati.

Nel 2006 venne creata una Forza d'Intervento Rapido sulla base della 4ª Brigata Paracadutisti.

Nel 2008 venne creata un Gruppo Forze Operazioni Speciali comprendente due compagnie Commando, una compagnia delle forze speciali e una compagnia Operazioni Psicologiche.

Gradi[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Il grado più alto nell'Ejército Argentino è Teniente general che è riservato al Jefe del Estado mayor general de el Ejército o al Capo di Stato maggiore delle forze armate (Jefe del Estado Mayor Conjunto de las Fuerzas Armadas Argentinas), nel caso questo fosse dell'Ejército. Il grado di Teniente general ha come corrispondente nell'Esercito Italiano quello di generale di corpo d'armata con incarichi speciali, riservato al capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano e a quello di generale, che nelle forze armate italiane è riservato al Capo di stato maggiore della difesa nel caso appartenga all'Esercito.

Distintivo di grado Esercito Argentino Equivalente Esercito Italiano Equivalente NATO
Teniente general[4] Generale
Generale di corpo d'armata con incarichi speciali
Generale di corpo d'armata
OF-9
General de División Generale di divisione OF-8
General de Brigada generale di brigata OF-7
Coronel Mayor[5] Colonnello comandante di brigata
colonnello a titolo onorifico
OF-6 (grado onorario)
Coronel Colonnello OF-5
Teniente Coronel Tenente colonnello OF-4
Mayor Maggiore OF-3
Capitán Capitano OF-2
Teniente Primero Primo tenente[6]
Teniente Tenente
Subteniente Sottotenente OF-D

Sottufficiali graduati e comuni[modifica | modifica wikitesto]

Distintivo di grado Esercito Argentino Equivalente Esercito Italiano Equivalente NATO
Suboficial Mayor Primo maresciallo OR-9
Suboficial Principal Maresciallo capo OR-8
Sargento Ayudante sergente maggiore capo OR-7
Sargento Primero sergente maggiore OR-6
Sargento Sergente OR-5
Cabo Primero Caporal maggiore OR-4
Cabo Caporale OR-3
Soldado de primera (non equivalente) OR-2
Soldado de segunda (non equivalente)
Soldado de segunda en comisión Soldato

Equipaggiamento[modifica | modifica wikitesto]

Armi individuali[modifica | modifica wikitesto]

Nome Tipologia Calibro Origine Immagine Note
Pistole
FN P35 Pistola semiautomatica 9 × 19 mm Parabellum Bandiera del Belgio Belgio
Bersa Thunder 9 Pistola semiautomatica 9 × 19 mm Parabellum Bandiera dell'Argentina Argentina
Glock 17 Pistola semiautomatica 9 × 19 mm Parabellum Bandiera dell'Austria Austria In servizio nelle forze speciali.[7][8]
Glock 19 Pistola semiautomatica 9 × 19 mm Parabellum Bandiera dell'Austria Austria In servizio nelle forze speciali.[7]
Pistole mitragliatrici
FMK-3 Pistola mitragliatrice 9 × 19 mm Parabellum Bandiera dell'Argentina Argentina
Sterling Mk. 4 Pistola mitragliatrice 9 × 19 mm Parabellum Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Brügger & Thomet APC9 Pistola mitragliatrice 9 × 19 mm Parabellum Bandiera della Svizzera Svizzera In servizio nelle forze speciali.[9]
Colt 9mm SMG Mitra 9 × 19 mm Parabellum Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti [10]
Fucili a canna liscia
Ithaca 37 Fucile a pompa Calibro 12 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera dell'Argentina Argentina
Prodotto anche su licenza come Bataan 71.
Mossberg 500 Fucile a pompa Calibro 12 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti [11]
Fucili d'assalto
Steyr AUG Fucile d'assalto 5,56 × 45 mm NATO Bandiera dell'Austria Austria
FAMA Fucile d'assalto 7,62 × 51 mm NATO Bandiera dell'Argentina Argentina Modifica locale del FN FAL.[12]
M16 Fucile d'assalto 5,56 × 45 mm NATO Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti In servizio nelle forze speciali.[10]
M4 Carabina 5,56 × 45 mm NATO Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti In servizio nelle forze speciali.[10]
Fucili da battaglia
FN FAL Fucile da battaglia 7,62 × 51 mm NATO Bandiera del Belgio Belgio
FAMCa Fucile da battaglia 7,62 × 51 mm NATO Bandiera dell'Argentina Argentina Aggiornamento locale del FN FAL.[13]
Mitragliatrici
M249 LMG Mitragliatrice leggera 5,56 × 45 mm NATO Bandiera del Belgio Belgio
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
FN MAG Mitragliatrice ad uso generale 7,62 × 51 mm NATO Bandiera del Belgio Belgio [13]
M240MB Mitragliatrice ad uso generale 7,62 × 51 mm NATO Bandiera del Belgio Belgio
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
[14]
Browning M2 Mitragliatrice pesante 12,7 × 99 mm NATO Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Fucili di precisione
FAMTD Fucile di precisione 7,62 × 51 mm NATO Bandiera dell'Argentina Argentina Derivato dal FN FAL.
M24 Sniper Weapon System Fucile di precisione 7,62 × 51 mm NATO Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti In servizio nelle forze speciali.[10]
CZ750M1 Fucile di precisione 7,62 × 51 mm NATO Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca In servizio nelle forze speciali.[10]
DD5V4 Fucile di precisione 7,62 × 51 mm NATO Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti [15]
Steyr SSG 69 Fucile di precisione 7,62 × 51 mm NATO Bandiera dell'Austria Austria
Steyr HS .50 Fucile anti-materiale 12,7 × 99 mm NATO Bandiera dell'Austria Austria [13]
Lanciagranate
M203 Lanciagranate 40 mm Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Mk 19 Lanciagranate automatico 40 mm Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Lanciarazzi
M72 LAW Lanciarazzi anticarro 66 mm Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
MARA Lanciarazzi anticarro 78 mm Bandiera dell'Argentina Argentina
AT4 Lanciarazzi anticarro 84 mm Bandiera della Svezia Svezia [13]
Carl Gustav Cannone senza rinculo 84 mm Bandiera della Svezia Svezia [14]

Artiglieria[modifica | modifica wikitesto]

Nome Calibro Origine In servizio Immagine Note
Semoventi
VCA Palmaria 155 mm Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Argentina Argentina
19[16]
Obici
OTO Melara 105 mm M56 105 mm Bandiera dell'Italia Italia 64[16]
CITER 155 mm L33 155 mm Bandiera dell'Argentina Argentina 108[16]
CALA 155 mm L45 155 mm Bandiera dell'Argentina Argentina 20[16]
Cannoni senza rinculo
Modelo 1968 105 mm Bandiera dell'Argentina Argentina 150[16]
Lanciarazzi multipli
SLAM Pampero 105 mm Bandiera dell'Argentina Argentina 4[16]
CP-30 127 mm Bandiera dell'Argentina Argentina 4[16]
Mortai
FM LR FMK-2 81 mm 81 mm Bandiera dell'Argentina Argentina 492[16]
FM LR FMK-2 120 mm 120 mm Bandiera dell'Argentina Argentina 330[16]
M106A2 120 mm Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 25[16]
TAM VCTM 120 mm Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera della Germania Germania
39[16]
Artiglieria contraerea
Oerlikon GAI-B01 20 mm Bandiera della Svizzera Svizzera 220[16]
Oerlikon KCB 30 mm Bandiera della Svizzera Svizzera 21[16]
Oerlikon GDF 35 mm Bandiera della Svizzera Svizzera 8[16]

Veicoli[modifica | modifica wikitesto]

Nome Tipologia Origine In servizio Immagine Note
Carri armati
Tanque Argentino Mediano Carro armato medio Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera della Germania Germania
225[16] In progetto l'aggiornamento di 74 esemplari a TAM 2C, di cui è stato realizzato un prototipo, in attesa dell'acquisizione di un nuovo carro armato.[17] L'aggiornamento prevede l'aggiunta di una APU, la digitalizzazione del sistema di puntamento, la sostituzione dell'idraulica della torretta con un sistema elettrico, l'aggiunta di un impianto antincendio automatico e l'aggiunta di protezioni laterali.[18]
TAM S 21 Carro armato medio Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera della Germania Germania
6[16] Aggiornamento del TAM sviluppato a partire dal 2002 annullato dopo la modifica di 6 esemplari caratterizzati da un visore termico, da un GPS Garmin 12 e batterie migliorate.
SK-105 Kürassier Carro armato leggero Bandiera dell'Austria Austria 113[16] 107 SK-104A1 e 6 SK-105A2.[16]
Patagón Carro armato leggero Bandiera dell'Argentina Argentina 4[16]
Autoblindo
Panhard AML 90 Autoblindo da ricognizione Bandiera della Francia Francia 47[16]
Veicoli da combattimento della fanteria
VCTP IFV Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera della Germania Germania
118[16]
M113A2 IFV Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 114[16] Modificati installando una torretta con un cannone 20 mm Oerlikon.
Veicoli trasporto truppe
M113 APC Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 274 70 M113 ACAV e 204 M113A2.[16]
WZ551B1 APC Bandiera della Cina Cina 4[16] Consegnati tra il 2008 e il 2010 per essere impiegati nelle missioni argentine per l'ONU.
Alvis Tactica APC Bandiera del Regno Unito Regno Unito 9[19] 9 acquistati nel 1998 per il proprio contingente dell'UNFICYP.[20]
Veicoli per usi speciali
Greif Veicolo corazzato da recupero Bandiera dell'Austria Austria
TAM VCRT Veicolo corazzato da recupero Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera della Germania Germania
1[19] Un solo prototipo prodotto mai entrato in servizio regolare ma mostrato più volte a parate e manifestazioni.
TAM VC AMUN Veicolo portamunizioni Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera della Germania Germania
1[19] 2 prodotti, 1 in servizio nel 2020.
TAM VCDT Veicolo di direzione del tiro d'artiglieria Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera della Germania Germania
5[19]
M577 Veicolo di comando Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 25[19]
TAM VCPC Veicolo di comando Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera della Germania Germania
9[19]
Veicoli utility
Suzuki DR 350 Motocicletta Bandiera del Giappone Giappone
Honda XR 250 Motocicletta Bandiera del Giappone Giappone
Bandiera del Brasile Brasile
22[21] Prodotte in Brasile.
M548 Veicolo da trasporto Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 28[19]
High Mobility Multipurpose Wheeled Vehicle Veicolo leggero multiruolo Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti >400 [13]
VLEGA Gaucho Veicolo leggero multiruolo Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera del Brasile Brasile
28[19]
Polaris MRZR-4 All-terrain vehicle Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti [13]
Ford F-350 Veicolo multiruolo Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Agrale Marruá Veicolo multiruolo Bandiera del Brasile Brasile
Iveco Daily Veicolo multiruolo Bandiera dell'Italia Italia
Mercedes-Benz Classe G Automobile Bandiera della Germania Germania
Ford Ranger Automobile Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti [22]
Toyota Hilux Automobile Bandiera del Giappone Giappone [23]
Autocarri
Unimog Autocarro leggero Bandiera della Germania Germania [14]
REO M35 2½ t 6x6 Autocarro Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Mercedes-Benz 2624 Autocarro Bandiera della Germania Germania
M1083A1P2 Autocarro Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 83[24]
Mercedes-Benz Atego Autocarro Bandiera della Germania Germania 54[25]
Iveco Stralis Autocarro Bandiera dell'Italia Italia
Iveco Tector Autocarro Bandiera dell'Italia Italia
AM General M923 Autocarro Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
AM General M939 Autocarro Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti [26]
Freightliner M916 Trattore stradale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti >20[27] Consegnati a partire dal 2017.
REO M931A2 Trattore stradale Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 30[26]
Volkswagen Constellation Trattore stradale Bandiera della Germania Germania >9[25]
Ford Cargo Autocisterna Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 11[28]

Mezzi Aerei[modifica | modifica wikitesto]

Sezione aggiornata annualmente in base al World Air Force di Flightglobal del corrente anno. Tale dossier non contempla UAV, aerei da trasporto VIP ed eventuali incidenti accorsi durante l'anno della sua pubblicazione. Modifiche giornaliere o mensili che potrebbero portare a discordanze nel tipo di modelli in servizio e nel loro numero rispetto a WAF, vengono apportate in base a siti specializzati, periodici mensili e bimestrali. Tali modifiche vengono apportate onde rendere quanto più aggiornata la tabella.

Aeromobile Origine Tipo Versione In servizio
(2023)[29][30]
Note Immagine
Aerei per impieghi speciali
Diamond DA42 Twin Star Bandiera dell'Austria Austria aereo da ricognizione DA42M 1[29] 3 DA42M acquistati nel 2016.[30]
Diamond DA62 MPP Bandiera dell'Austria Austria aereo da ricognizione DA62 MPP 0 1 DA62 MPP ordinato il 10 luglio 2023.[31]
Aeromobili a pilotaggio remoto - UAV
Lipán M3 Bandiera dell'Argentina Argentina UAV Lipán M3 4[32] 6 Lipán M3 consegnati nel 2012.[32]
DJI Matrice 210 Bandiera della Cina Cina APR 6[14]
DJI Phantom 4 Pro Bandiera della Cina Cina APR 18[14]
Aerei da trasporto
Beechcraft Queen Air Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti aereo da trasporto B80 1[16]
CASA C-212 Aviocar Bandiera della Spagna Spagna aereo da trasporto C-212-200 3[29] Acquisiti di seconda mano nel 2015.[30]
Cessna 208 Caravan Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti aereo da trasporto C-208B 4[29]
Swearingen Merlin Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti aereo da trasporto Merlin 6[30]
Cessna 550 Citation Bravo Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti aereo da trasporto Citation Bravo 1[29]
North American Sabreliner Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti aereo da trasporto Sabreliner 75A 1[16]
de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter Bandiera del Canada Canada aereo da trasporto DHC-6 2[29]
Aerei da addestramento
Cessna T-41 Mescalero Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti aereo da addestramento basico T-41D 5[16]
Elicotteri
Bell 206 Jet Ranger Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera dell'Italia Italia
elicottero utility
elicottero da addestramento
AB-206B-1
Bell 206B-3
5[29]
5[29]
5 Bell 206B-3 da addestramento consegnati a partire dal 2011 e tutti in servizio al novembre 2018.[30][33] Ulteriori 20 AB-206B-1 ex italiani appartenenti all'Arma dei Carabinieri acquistati nel 2016.[30][34][35] 5 di questi ultimi sono stati ceduti alla Gendarmería Nacional Argentina in cambio di 2 UH-1H.[30]
Aérospatiale AS 332 Super Puma Bandiera della Francia Francia elicottero da trasporto medio AS 332B 1[29] 3 AS-332B Super Puma acquistati nel 1983 (cancellata nel 1986 l’opzione per altri 21 velivoli) per le operazioni in Antartico, rimasti a lungo a terra per scarsa manutenzione e riattivati dal 2012, tutti in servizio al dicembre 2019.[29][30]
Aérospatiale SA 315B Lama Bandiera della Francia Francia elicottero da addestramento SA 315B 2[29][36] 6 SA 315B consegnati a partire dal 1976, 2 in servizio al dicembre 2022.[30][36][37]
Bell UH-1 Huey Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti elicottero da trasporto UH-1H 49[29] 38 UH-1H acquistati tra il 1969 ed il 1978, seguiti da ulteriori 46 di seconda mano consegnati tra il 1992 ed il 2007, in parte utilizzati per cannibalizzazione.[30] Nel 2005 è stato avviato il programma HORNERO, mirato alla loro ricostruzione allo standard HUEY-2, con un primo lotto di 9 completato nel 2008, e altri 6 riconsegnati nel 2010-2017.[30] Tempi lunghi dovuti ai soliti problemi di bilancio, e al fatto che Ia conversione viene effettuata a livello locale, e dovrebbe essere estesa a nuovi lotti, sulla trentina di UH-1H ancora in servizio.[30] 2 ulteriori UH-1H sono stati recuperati dalla Gendarmeria Nacional a cui sono stati ceduti 5 degli AB-206B-1 ex Carabinieri acquistati nel 2016.[30]
Bell 212 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti elicottero da trasporto Bell 212 2[38] 2 Bell 212 acquistati a partire dal 1976 e tutti in servizio al novembre 2018.[30][38]
Bell 407 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti elicottero utility Bell 407GXi 0 3 Bell 407GXi selezionati a febbraio 2023, e ordinati il giugno successivo.[36][39][40]

Aeromobili ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Missili[modifica | modifica wikitesto]

Modello Tipo Origine Immagine Note
Missili anticarro
BGM-71 TOW Missile filoguidato Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Mathogo Missile filoguidato Bandiera dell'Argentina Argentina
Missili antiaerei
RBS-70 Missile a guida laser Bandiera della Svezia Svezia
[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.globalfirepower.com/country-military-strength-detail.php?country_id=argentina
  2. ^ "EL GOBIERNO ARGENTINO DESIGNA A SU NUOVA CÚPULA MILITAR", su infodefensa.com, 3 gennaio 2024, URL consultato il 8 gennaio 2024.
  3. ^ Jane's Defence Weekly 2 February 1991.
  4. ^ Equivalente a General de Ejército.
  5. ^ grado onorario conferito a colonnelli con maggiore anzianità nel loro grado o ai colonnelli che pur essendo stati promossi al grado successivo non hanno potuto avere incarichi nel grado per mancanza di posti vacanti per la lor carica.
  6. ^ grado abolito nell'Esercito Italiano nel 1980
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) International Institute for Strategic Studies, The Military Balance 2022, Londra, pp. 392-395.

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