Erythrocercus mccallii

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Pigliamosche capocastano
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Sylvioidea
Famiglia Erythrocercidae
Genere Erythrocercus
Specie E. mccallii
Nomenclatura binomiale
Erythrocercus mccallii
(Cassin, 1855)
Areale

Il pigliamosche capocastano (Erythrocercus mccallii (Cassin, 1855)) è un uccello passeriforme della famiglia Erythrocercidae[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, mccallii, rappresenta un omaggio al militare e zoologo statunitense George Archibald McCall.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 10 cm di lunghezza, per 6-8 g di peso[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare nel Kakum.

Si tratta di uccelletti dall'aspetto massiccio ma slanciato muniti di grossa testa arrotondata con penne della calotta erettili, becco sottile, ali piccole e di forma arrotondata, zampe robuste e piuttosto lunghe e lunga coda rigida e dalla forma leggermente romboidale.

Il piumaggio si presenta di colore grigio cenere su nuca, dorso e groppa, che tende a scurirsi nel grigio-brunastro sulle ali: la calotta (fronte e vertice) è di colore bruno-ramato, colorazione questa che frutta alla specie il nome comune e che è riscontrabile anche su codione e coda. Sulla faccia e sulla gola la colorazione bruna tende a schiarirsi notevolmente, sfumando nel bianco-grigiastro di petto, ventre e sottocoda.

Il becco è di color carnicino-nerastro, mentre le zampe sono di colore carnicino-rosato: i grossi occhi sono invece di colore giallo-ambrato molto chiaro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli diurni, che vivono incoppie o in gruppetti familiari e passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo fra i rami di alberi e cespugli, mantenendosi di prevalenza nel sottobosco.

Il richiamo di questi uccelli è rappresentato da sequenze di note acute e trillanti, che cominciano più lente ma vanno velocizzandosi man mano che si prosegue.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il pigliamosche capocastano è un uccello insettivoro, la cui dieta si incentra su piccoli insetti (principalmente formiche e termiti, ma anche coleotteri e cavallette) e sulle loro larve, pur comprendendo anche altri piccoli invertebrati.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di animali monogami, la cui stagione riproduttiva non sembra essere ben definita, con osservazioni di giovani individui durante tutto l'arco dell'anno nella maggior parte dell'areale[3].

Le coppie collaborano nelle varie fasi dell'evento riproduttivo, coi maschi che si occupano principalmente di tenere a bada i dintorni e di nutrire le compagne, le quali dal canto loro si sobbarcano la maggior parte del lavoro di costruzione del nido e di cova, venendo invece aiutate dai partner per quanto riguarda le cure parentali ai nidiacei.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il pigliamosche capocastano è diffuso in Africa centrale e occidentale, occupando un areale che si estende dal Mali sud-occidentale e dalla Sierra Leone centrale ad est fino all'Uganda nord-occidentale, attraverso gran parte della Guinea (sud-est della Guinea, Liberia, Costa d'Avorio, fascia costiera di Ghana, Benin, Nigeria e Camerun), la Repubblica Centrafricana sud-occidentale ed il centro-nord della Repubblica Democratica del Congo: la specie è inoltre presente nel Rio Muni, in Gabon ed in Congo-Brazzaville centro-settentrionale e sud-occidentale, spingendosi a sud fino all'estremo nord-ovest dell'Angola (enclave di Cabinda).

L'habitat di questi uccelli è costituito dalla foresta pluviale tropicale di pianura, con predilezione per le aree di foresta primaria a canopia chiusa: è possibile osservarli anche nelle aree paludose e nella foresta ripariale.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Se ne riconoscono tre sottospecie[2]:

  • Erythrocercus mccallii nigeriae Bannerman, 1920 - diffusa nella porzione occidentale dell'areale occupato dalla specie (fino alla Nigeria sud-occidentale);
  • Erythrocercus mccallii mccallii (Cassin, 1855) - la sottospecie nominale, diffusa nella porzione centrale dell'areale occupato dalla specie (a sud fino all'Angola e ad est fino alla Repubblica Centrafricana);
  • Erythrocercus mccallii congicus Ogilvie-Grant, 1907 - diffusa nella porzione orientale dell'areale occupato dalla specie (dal nord del Congo-Kinshasa all'Uganda);

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Erythrocercus mccallii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Erythrocercidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  3. ^ a b (EN) Chestnut-capped Flycatcher (Erythrocercus mccallii), su HBW Alive. URL consultato il 12 gennaio 2019.

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