Erich Reschke

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Erich Reschke (Dortmund, 14 marzo 1902Dortmund, 21 novembre 1980) è stato un sindacalista e politico tedesco.

Fu un sindacalista comunista, già detenuto politico nel campo di concentramento di Lichtenburg e in quello di Buchenwald. Dopo il 1945 fu Capo della polizia in Turingia, Ministro degli Affari Interni (DVdI), arrestato come criminale di guerra a Vorkuta, rimpatriato e riabilitato, fabbro, Maggiore della Polizia Popolare Tedesca (DVP) e segretario onorario del Partito Socialista Unificato di Germania nella regione di residenza.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Adolf Hitler nel 1927 oratore al terzo Raduno di Norimberga del NSDAP. In secondo piano Heinrich Himmler, Rudolf Heß, Franz Pfeffer von Salomon e Gregor Strasser.

Reschke, dopo aver frequentato le scuole elementari ad Amburgo, intraprese il tirocinio di chiodatore in un cantiere navale. Nel 1920 entrò nel sindacato dei metalmeccanici tedeschi. Nel 1922 entrò nel Partito comunista tedesco (KPD), nel Soccorso Rosso della Germania (RH) e nella Lega dei Combattenti del Fronte Rosso. Prese parte nel 1923 allꞌInsurrezione di Amburgo (Rotfrontkämpferbund= RFB). Poiché egli aveva distribuito dei volantini dellꞌorganizzazione concorrente, nel 1930 fu radiato dal DMV. Sꞌimpegnò contro lꞌemergente Nazionalsocialismo.

Nel 1933 fu arrestato, incarcerato e trasferito nel campo di concentramento di Lichtenburg. Nel 1938 giunse come prigioniero nel campo di concentramento di Buchenwald, dove divenne Kapo nella direzione e primo anziano del campo.

Dopo la liberazione dal dominio nazista, divenne Capo della Polizia della Turingia; dal luglio 1946 fino al luglio 1948 fu presidente della DVdI.[1] Nel 1948 fu chiamato nella Commissione Centrale per il Controllo di Stato, un predecessore della Arbeiter-und-Bauern-Inspektion (ABI). Nel 1950 gli fu affidata la direzione dello Zuchthauses Bautzen. Nel medesimo anno gli Organi sovietici lo arrestarono e lo accusarono di presunti crimini di guerra, imprigionandolo nel campo di lavoro di Vorkuta, dove dovette rimanere dal 1951 al 1956.

Nellꞌottobre 1956 fu rilasciato e ricevette un lavoro come calderaio presso la VEB Bergmann-Borsig. Nel medesimo anno fu riabilitato dalla SED e in seguito divenne Maggiore della Volkspolizei nellꞌamministrazione delle pene. Quando nel 1962 andò in pensione, lavorò a titolo onorifico come Segretario di partito per la SED, nella zona della sua abitazione.[2] Visse infine nellꞌAlta Neuendorf. Alla sua morte fu sepolto nel cimitero locale. [3]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Klaus Froh & Rüdiger Wenzke, (Hrsg.), Die Generale und Admirale der NVA: Ein biographisches Handbuch, Ch. Links Verlag, Berlin 2007, p. 227.
  2. ^ (DE) Heinz Koch, Udo Wohlfeld: Das deutsche Buchenwaldkomitee. Die Periode von 1945 bis 1958. Weimar 2010, ISBN 3-935275-14-5, S. 189.
  3. ^ (DE) Annuncio funerario sulla Neues Deutschland del 28 novembre 1980.
  4. ^ (DE) Neues Deutschland del 1º luglio 1960.
  5. ^ Neues Deutschland del 28 aprile 1967.
  6. ^ Neues Deutschland del 2 febbraio 1972.
  7. ^ Neues Deutschland del 1º marzo 1977.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Reschke Erich, Andreas Herbst, Helmut Müller-Enbergs, volume II
Controllo di autoritàVIAF (EN35534432 · GND (DE129413755 · WorldCat Identities (ENviaf-35534432