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Eranthis

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Pie' di gallo
Eranthis hyemalis (Pie' di gallo)
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni basali
OrdineRanunculales
FamigliaRanunculaceae
SottofamigliaRanunculoideae
TribùCimicifugeae
GenereEranthis
Salisb., 1807
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseMagnoliidae
OrdineRanunculales
FamigliaRanunculaceae
SottofamigliaRanunculoideae
TribùCimicifugeae
GenereEranthis
Sinonimi

Eranthus
G.Don
Helleboroides
Adans.
Koellea
Biria
Robertia
Mérat
Shibateranthis
Nakai

Specie

Eranthis (Salisb., 1807) è un genere di piante erbacee appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, diffuso dall'Europa all'Estremo Oriente e composto da 9 specie. In Italia questo genere è rappresentato da una sola specie: Eranthis hyemalis.

Il nome di questo genere deriva da due radici greche: er (= primavera) e anthos (= fiore) e fa riferimento alla precoce fioritura di alcune sue specie[1]. Il nome è stato ricavato (come spesso avviene) dalla specie tipo di questo genere: Eranthis hyemalis Salisb..
Il nome scientifico attualmente accettato (Eranthis) è stato proposto dal botanico britannico Richard Anthony Salisbury (1761 - 1829) in una pubblicazione del 1807 relativa agli “Atti della Linnean Society of London[2].

Il portamento (Eranthis hyemalis

I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee e in particolare a quelle spontanee italiane.
Sono piante erbacee perenni non molto alte (10 – 15 cm) a precoce fioritura primaverile. La forma biologica di queste piante è (almeno per le specie europee) geofita rizomatosa (G rhiz), ossia sono piante che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati rizomi, dei fusti sotterranei dai quali, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei.

L'apparato radicale è secondario da rizoma.

  • Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto consiste in un rizoma tuberoso spesso a portamento orizzontale. Può essere formato da diversi segmenti subglobosi.
  • Parte epigea: la parte aerea è breve e semplice (non ramificata). In molte specie è formata da uno scapo unifloro e da alcune foglie basali.
Le foglie (con frutti) (Eranthis hyemalis
  • Foglie basali: le foglie radicali (1 o 2, ma possono anche essere assenti) sono collegate direttamente al rizoma tramite un lungo picciolo. Sono peltate con una forma da rotondeggiante a orbicolare. La lamina è composta del tipo palmatosetto: divisa quasi completamente in più segmenti (3 - 5). Ogni segmento (o lobo) è una lunga lacinia con apice rotondo. Le foglie radicali si sviluppano completamente solo dopo la fioritura.
  • Foglie cauline: quelle cauline formano un verticillo appena sotto il fiore (possono essere considerate, secondo prospettive diverse, delle brattee oppure un involucro fiorale – esempio di transizione verso un calice vero e proprio).

Infiorescenza

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Infiorescenza (Eranthis pinnatifida

I fiori solitari spuntano direttamente dal rizoma (sono considerati fiori sessili). Lo scapo è unifogliato, ossia il fiore è circondato da un involucro bratteale monofillo, sessile simile alle foglie basali. Questo involucro simula il calice.

Il fiore (Eranthis pinnatifida

Questi fiori sono considerati fiori arcaici, o perlomeno derivati da fiori più arcaici dalla struttura aciclica. Il perianzio è formato da un solo verticillo di elementi più o meno indifferenziati (fiori apoclamidati), i quali hanno una funzione di protezione e sono chiamati tepali o sepali (la distinzione dei due termini in questo caso è ambigua e quindi soggettiva). I petali veri e propri sono molto ridotti[3]. I fiori sono attinomorfi, più o meno esameri (a 6 elementi di base), ermafroditi e dialisepali (e anche dialipetali).

  • Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
* K 5-8, C 5-8, A molti, G pochi (supero)[4]
  • Calice: il calice è composto da 5 a 8 sepali lanceolati o oblunghi (lunghi il doppio della larghezza) lucidi a forma petaloide. Sono caduchi. Il colore dei sepali può essere giallo, bianco o rosa-rosso. Lunghezza dei petali: 15 – 18 mm.
  • Corolla: i petali sono in numero variabile da 5 a 8, molto piccoli (più brevi degli stami), a forma tubulosa e con apice bilobo; sono inoltre nettariferi. Lunghezza dei petali: 4 mm.
  • Androceo: gli stami (a disposizione spiralata) molto numerosi (mediamente da 10 a 36) e si dividono in esterni e interni; quelli esterni sono 6 e sterili. I filamenti sono strettamente lineari. Le antere hanno una forma ellissoide oppure orbicolare.
  • Gineceo: l'ovario è supero formato da pochi (da 3 a 9) carpelli peduncolati. Ogni carpello contiene diversi ovuli (da 6 a 9).

I frutti sono dei follicoli (da 3 a 9) rostrati (o becco terminale) e stipitati. Le pareti dei follicoli sono venate. Ogni follicolo contiene pochi semi lisci. Lunghezza del becco: 2 – 3 mm.

  • Impollinazione: l'impollinazione è garantita soprattutto da diversi insetti, come api e vespe in quanto sono piante nettarifere (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene sia tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra), ma anche per divisione del piede (propagazione tipicamente orticola).

Distribuzione e habitat

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La distribuzione di queste piante è relativa soprattutto alle zone temperate dell'Emisfero boreale: Europa, Nord America e Asia (in Cina sono presenti due specie endemiche[5]). L'habitat tipico sono le zone fresche e umide dei sottoboschi.

Il genere Eranthis comprende poche specie (una sola spontanee dei territori italiani). La famiglia delle Ranunculaceae invece comprende oltre 2000 specie distribuite su circa 47 generi[6] (2500 specie e 58 generi secondo altre fonti[7]).
Le specie asiatiche sono classificate a volte come Shibateranthis Nakai [5]. In altre flore con il raggruppamento Shibateranthis si designa la sezione asiatica di questo genere (le specie occidentali sono assegnate alla sezione Eranthis).

La posizione tassonomica di questo genere nel corso del tempo ha subito più di qualche revisione. A parte la sistemazione fatta inizialmente da Carl von Linné (le poche specie di questo genere erano associate al genere Helleborus per certe loro somiglianze puramente morfologiche come il verticillo di brattee appena sotto l'infiorescenza o la precocità della fioritura) e in seguito la creazione di un genere apposito (quello di questa voce) fatta dal botanico britannico Richard Anthony Salisbury (1761 – 1829), la prima sistemazione fatta con criteri filogenetici nei livelli tassonomici superiori venne proposta da Micho Tamura alla fine del secolo scorso[8]:


Successive analisi (di tipo filogenetico-molecolare sulle sequenze del DNA)[9] hanno dimostrato l'esistenza di un gruppo monofiletico comprendente i seguenti generi: ActaeaEranthisCimicifuga - SoulieaAnemonopsisBeesiaCalthaAdonis - TrolliusMegaleranthis. Rilevando inoltre un ulteriore stretto rapporto di Eranthis con Actaea, Cimicifuga, Souliea e Anemonopsis.

A seguito di questa e altre ricerche nelle quali tra l'altro viene sostenuto il collegamento di Beesia con Eranthis sia esaminando DNA ribosomiale e plastidiale[10] che comparando i cariotipi (analisi sulla morfologia dei cromosomi)[11], viene proposta una nuova classificazione:

  • tribù Actaeeae (Actaea, Anemonopsis, Beesiae, Eranthis e †Paleoactaea)
(altre tribù...)


Non tutte le ricerche confermano questo nuovo assetto della tribù. Altre analisi[12] indicano un forte raggruppamento di Eranthis col genere Caltha (al 92%). È chiaro quindi che sono necessari ulteriori studi sulla famiglia delle Ranunculaceae per comprenderne più a fondo la struttura.

Elenco delle specie del genere

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All'interno del genere Eranthis sono attualmente comprese 9 specie, qui riportate suddivise per la loro provenienza[13]. Notare che la popolarità di alcune di queste (principalmente E. hyemalis) ha fatto sì che fossero presenti in un areale più ampio, che include parte degli Stati Uniti orientali[14].
Specie europee:


Specie asiatiche:

Qui di seguito è indicato un ibrido interspecifico:

  • Eranthis × tubergenii Bowles - Ibrido fra: E. cilicica e E. hyemalis

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Cammarum Hill (1756)
  • Helleboroides Adans. (1763)
  • Koellea Biria (1811)
  • Robertia Mérat, non Scopoli (1777)
  • Shibateranthis Nakai (1937)

Generi simili

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I fiori di questo genere sono molto particolari e unici e quindi poco confondibili (questo relativamente alle specie spontanee europee). Possono eventualmente essere confusi le specie del genere Caltha L.; ma si distinguono comunque per le foglie molto più a forma di lacinia (quelle delle “calthe” sono reniformi).

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Tutte le piante sono velenose (come la maggior parte delle specie della famiglia delle Ranunculaceae).

L'impiego di queste piante è soprattutto nel giardinaggio, specialmente in vasetto per averne la fioritura in casa. Nel giardinaggio la specie Eranthis hyemalis (spontanea dei territori italiani) è stata introdotta a metà del 1800. Un certo successo nella floricoltura ha avuto una cultivar ibrido della “hyemalis” con Eranthis sibirica[16]. Il fiori di questo genere non sono particolarmente appariscenti ma diventano preziosi per la loro precoce fioritura quando ancora tutta la terra è ancora “addormentata” per la stagione fredda.

  1. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 13 ottobre 2010.
  2. ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 16 ottobre 2010.
  3. ^ Pignatti, vol.1 - p. 277.
  4. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 1º ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  5. ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 17 ottobre 2010.
  6. ^ Botanica Sistematica, p. 327.
  7. ^ Strasburger, p. 817.
  8. ^ Michio Tamura, Taxonomic studies of the Ranunculaceae, in Kinki University No.2:69-85 (1997). URL consultato il 18 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  9. ^ Ying-fan Cai, et al., Molecular phylogeny of Ranunculaceae based on internal transcribed spacer sequences. (PDF), in African Journal of Biotechnology Vol. 8 (20), pp. 5215-5224, 19 October, 2009.
  10. ^ James A. Comptonab and Alastair Culhama, Phylogeny and Circumscription of Tribe Actaeeae (Ranunculaceae), in Systematic Botany 27(3):502-511. 2002.
  11. ^ QIONG YUAN, QIN-ER YANG, Tribal relationships of Beesia, Eranthis and seven other genera of Ranunculaceae: evidence from cytological characters, in Botanical Journal of the Linnean Society. Volume 150, Issue 3, pages 267–289, March 2006.
  12. ^ Laurence Despr�es, Ludovic Gielly, B�en�edicte Redoutet, and Pierre Taberlet, Using AFLP to resolve phylogenetic relationships in a morphologically diversified plant species complex when nuclear and chloroplast sequences fail to reveal variability., in Molecular Phylogenetics and Evolution 27 (2003) 185–196.
  13. ^ (EN) Eranthis Salisb., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  14. ^ (EN) Eranthis hyemalis (L.) Salisb., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  15. ^ H. Schott, Eranthis cilicica Schtt.et Kotschy [collegamento interrotto], in PLANT SYSTEMATICS AND EVOLUTION. Volume 4, Number 14, 113.
  16. ^ Motta, p. 129.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume secondo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 120.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 282, ISBN 88-506-2449-2.
  • D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina. Volume primo, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 124.
  • 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
  • Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Volume 2, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, p. 817, ISBN 88-7287-344-4.
  • Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 327, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, p. 91, ISBN 88-7621-458-5.

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