Eracleone

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Eracleone (... – ...; fl. II secolo) è stato un maestro gnostico del secondo secolo d.C., seguace del vescovo gnostico Valentino (II secolo) e fondatore della scuola degli Eracleoniti [1].

«Il primo uomo è un prodotto amalgamato, è una creatura amalgamata; è un deposito di quella della sinistra e di quella della destra, e un Logos spirituale: la sua mente è divisa in due secondo l'una e l'altra delle nature dalle quali ricevette il suo essere. [2]»

In accordo con il suo maestro Valentino Eracleone gli uomini hanno una triplice natura: sono tutti terreni per la loro comune discendenza da Adamo ma alcuni sono differenti perché hanno ricevuto una natura psichica dal Demiurgo e tra gli psichici solo alcuni hanno una natura spirituale a loro attribuita da Sophia[3]:

«Essendoci dunque tre sostanze, quella ilica, che chiamano anche di sinistra, per necessità è destinata alla distruzione, perché non può accogliere alcun soffio di incorruttibilità. Invece la sostanza psichica, che chiamano anche di destra, in quanto intermedia fra quella ilica e quella spirituale, va a finire la dove la si sarà orientata. Quella spirituale è inviata giù per essere formata qui unendosi con l’elemento psichico, educata con questa nel ritorno. Questa dicono che è sale e luce del mondo. Infatti ha bisogno di insegnamenti psichici e sensibili: per questo motivo dicono che è stato creato il mondo. Il Salvatore è venuto all’elemento psichico, che è dotato di libero arbitrio, appunto per salvarlo. Egli ha assunto le primizie di ciò che avrebbe salvato: da Achamot ha assunto l’elemento spirituale, dal Demiurgo ha rivestito il Cristo psichico, per l’economia ha rivestito un corpo, che è di sostanza psichica, ma fatto con indicibile arte per poter essere visibile, palpabile e passibile. Nulla invece ha assunto di ilico, perché la materia non può accogliere la salvezza. Ci sarà la consumazione allorché tutto l’elemento spirituale sarà formato e perfezionato con la gnosi: sono costoro gli uomini spirituali che hanno perfetta conoscenza di Dio e di Achamot, iniziati ai misteri. Sostengono che costoro sono essi stessi [gli gnostici][4]»

Secondo Eracleone vi sono nella Bibbia tre periodi che corrispondono all'età degli uomini:

  • periodo ilico (o terreno) nel Vecchio Testamento (da Adamo a Mosè),
  • periodo psichico, (da Mosè da Cristo),
  • periodo spirituale (o pneumatico) nel Nuovo Testamento

Di lui ci sono giunti numerosi frammenti, a volte abbastanza estesi, di un suo Commento al Vangelo secondo Giovanni, riportati da Origene nel suo commento al Vangelo di Giovanni[5] al fine di confutarlo. Per quanto possiamo ricavare da questi frammenti superstiti, si tratta di un'opera, alla pari dell'Epistola a Flora di Tolomeo, destinata perciò ad un grande pubblico e scritta con particolare attenzione. L'interpretazione del vangelo di Giovanni è compiuta con metodo esclusivamente allegorico. [6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Philosophumena, sive haeresium omnium confutatio..., ed. Patricius Cruice. Paris 1860, Libro VI Cap.II, pp.279, 295
  2. ^ Dal Trattato tripartito, il quarto degli scritti contenuti nel "codice Jung" rinvenuto a Nag Hammadi nel 1945, scritto in greco tra il 150 e il 180 d.C.
  3. ^ Eracleone in Eresie.it
  4. ^ Ireneo, Contro le eresie, libro I, 6,1-4
  5. ^ traduzione italiana Milano, Bompiani, 2012.
  6. ^ Giancarlo Gaeta, La passione di Sophia – Ermeneutica gnostica dei Valentiniani, Editore Marietti, 1997 pp.26-30

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. E. Brooke (ed.), The Fragments of Heracleon: Newly Edited from the Mss. with An Introduction and Notes, Piscataway, N.J., Gorgias Press, 2004.
  • Luigi Moraldi, Testi gnostici, Torino, Utet 1982.
  • Luigi Moraldi, La gnosi e il mondo: raccolta di testi gnostici, Editori Associati, 1988.
  • Elaine Pagels, The Johannine Gospel in Gnostic Exegesis: Heracleon's Commentary on John, Nashville, Abingdon Press, 1973.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN268408013 · ISNI (EN0000 0004 2455 2483 · SBN UBOV081546 · BAV 495/14939 · CERL cnp02152792 · LCCN (ENn88032133 · GND (DE102394830 · J9U (ENHE987007262516505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88032133