Envisat

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Envisat
Immagine del veicolo
Dati della missione
OperatoreUnione europea (bandiera) ESA
NSSDC ID2002-009A
SCN27386
Satellite diTerra
EsitoSuccesso. Il satellite è inattivo dopo 10 anni di servizio.
VettoreAriane 5G
Lancio1º marzo 2002
Luogo lancioCentre spatial guyanais, Guyana francese
Durata10 anni
Proprietà del veicolo spaziale
Massa10050 kg al lancio
Peso al lancio8 211 kg
CostruttoreEADS Astrium
Strumentazione
  • AATSR
  • ASAR
  • GOMOS
  • MERIS
  • SCIAMACHY
  • DORIS
  • MIPAS
  • MWR
  • RA-2
Parametri orbitali
Orbitaorbita polare
Periodo100.6 min
Inclinazione98,6°
Eccentricità0.00042
Semiasse maggiore7 144,9 km
Sito ufficiale

Envisat (Environmental Satellite cioè satellite ambientale) è un satellite sviluppato dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per controllare l'ambiente terrestre nel suo complesso. Le sue dimensioni sono di 25 m × 7 m × 10 m (pannello solare compreso) e la massa è di 8050 kg. Per dimensioni è paragonabile ad un autobus. Lanciato il 1º marzo 2002 alle 1:07:59 UTC con un Ariane 5, è stato posizionato in un'orbita polare sincrona con il Sole ad un'altezza di 790 km (±10 km) da terra. Orbitava intorno alla Terra in 101 minuti effettuando un ciclo completo in 35 giorni. La durata inizialmente prevista della missione era di 5 anni. Nel 2010, dopo 8 anni di servizio, la sua orbita era stata modificata per allungare la sua operatività di altri 3 anni. L'8 aprile 2012 le comunicazioni si sono interrotte bruscamente e il satellite, sebbene secondo l'ESA si trovi ancora in un'orbita stabile, non ha più comunicato i dati rilevati alle stazioni a terra. Il 9 maggio 2012 l'ESA ha dichiarato ufficialmente la fine della missione.[1]

Le osservazioni

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Envisat trasportava una schiera di nove strumenti per l'osservazione di parametri ambientali, che coprivano ogni ambiente della Terra (acqua, terra, ghiaccio e atmosfera) utilizzando diversi metodi di misura.

Molti di questi strumenti sono delle versioni avanzate degli strumenti montati a bordo delle precedenti sonde ERS-1, ERS-2 e di altre sonde.

Immagine radar dell'Appennino tosco-emiliano realizzata con ASAR. (Foto: ESA)
  • ASAR (Advanced Synthetic Aperture Radar) rileva variazioni di quota delle superfici
  • DORIS (Doppler) viene utilizzato per determinare con una precisione di 10 cm la posizione del satellite e la sua orbita
  • GOMOS (Global Ozone Monitoring by Occultation of Stars) controlla il colore delle stelle che abbassandosi nell'atmosfera cambiano e dalla variazione di colore determina la presenza di gas come l'ozono (O3) e permette per la prima volta una misura della distribuzione verticale del gas nell'atmosfera.
Concentrazione di NO2 rilevata da SCIAMACHY. (Foto: ESA, Università di Heidelberg)
  • MIPAS (Michelson Interferometer for Passive Atmospheric Sounding) è uno spettrometro a trasformata di Fourier in grado di misurare l'emissione termica dell'atmosfera terrestre nella regione spettrale del medio infrarosso (da 685 a 2410 cm−1) secondo la tecnica di scansione del lembo, a quote tra 6 e 68 km.
  • MERIS (MEdium Resolution Imaging Spectrometer) produce immagini bidimensionali utilizzando uno spettrometro a 15 bande
  • MWR (Microwave Radiometer) per misurare il vapore acqueo nell'atmosfera terrestre e per correggere l'altimetro.
  • RA-2 (Radar Altimeter 2) è un radar utilizzante due frequenze, la Banda S e la Banda Ku per misurare la topografia dell'oceano, per misurare/controllare il ghiaccio nel mare e le terre emerse.
  • SCIAMACHY (SCanning Imaging Absorption SpectroMeter for Atmospheric CHartographY) compara la luce ricevuta dal Sole con la luce riflessa dalla Terra, fornendo informazioni sull'atmosfera che è stata attraversata dalla luce solare.

Nel marzo del 2007 grazie a tre anni di analisi dello strumento SCIAMACHY gli scienziati ESA hanno prodotto i primi filmati che mostrano la distribuzione dell'anidride carbonica e del metano. I dati ottenuti hanno dimostrato che i modelli di produzione del metano sottostimavano la produzione del gas e i dati del satellite sono stati utilizzate per regolare i modelli al fine di ridurne l'errore.[2]

  1. ^ (EN) Envisat services interrupted, su esa.int. URL consultato il 17 aprile 2012.
  2. ^ Ottenute le prime animazioni dei gas serra grazie ai dati di SCIAMACHY, a bordo di Envisat, su esa.int, ESA, 20 marzo 2007. URL consultato il 9 ottobre 2007.

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