Nato a Granada, si è trasferito a 18 anni a Madrid, dove era conosciuto come Enrique El Grananino. Nella capitale spagnola ha collaborato con diversi importanti esponenti del flamenco: Pepe de la Matrona, Bernardo El de Los Lobitos, Manolo de Huelva e altri.[1] Nel 1960 diventa musicista professionista e inizia un lungo percorso caratterizzato sia da creatività artistica che da aperture sociali, ossia rivolte ad altre tradizioni musicali.[1] Rinnovò il mondo del flamenco spagnolo a partire dalla registrazione di Homenaje Flamenco a Miguel Hernandez. Nella seconda metà degli anni '60 ha collaborato alla messa in scena de La Celestina con Antonio Robledo e la moglie Susana Audeoud. Negli anni '80 e '90 è stato molto attivo a teatro e nel campo del balletto, collaborando con importanti registi e coreografi madrileni.
Ha composto musiche per Martin Recuerda, Jose Luis Borau e altri. Nel 2005 ha ricevuto la Medalla de Andalucia e nel 2006 la Medalla de Oro al Merito en Bellas Artes.[1]
È morto nel 2010 a Madrid.