Enrico I del Carretto
Enrico I Del Carretto | |
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Marchese di Savona-Finale | |
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In carica | 1162? - 1185 |
Predecessore | fondazione marchesato |
Successore | Enrico II Del Carretto |
Morte | 1185 |
Dinastia | Del Carretto |
Padre | Bonifacio del Vasto |
Madre | Agnese di Vermandois |
Consorte | Beatrice di Monferrato |
Figli | Ottone Del Carretto Enrico II Del Carretto |
Enrico del Vasto, detto il Guercio o il Valoroso (... – 1185) fu capostipite della famiglia dei Del Carretto.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Enrico del Vasto, quinto figlio di Bonifacio e di Agnese di Vermandois, partecipò alla seconda crociata (1147-1148) dove acquisì il soprannome "wert" (in tedesco "valoroso"), successivamente latinizzato in "wercius" e storpiato in "guercio".
Il legame con gli imperatori svevi, costruito probabilmente durante la crociata, si consolidò quando Federico I Barbarossa scese in Italia ed Enrico corse al suo fianco. Il 10 giugno 1162, il giorno successivo alla distruzione di Milano, Federico infeudò Enrico il Valoroso dei territori nel Savonese, Noli, Finale Ligure, Cairo Montenotte, di alcuni castelli e borghi minori (Altare, Bardineto, Carcare, Calizzano, Dego, Sassello, Spigno Monferrato) e dei vasti territori nella zona subalpina delle Langhe, che gli competevano come quota parte dell'eredità paterna, dando origine alla stirpe dei marchesi di Savona, che presero tutti il cognome Carretto o Del Carretto.
I Del Carretto si divisero in numerose linee: di Finale, di Millesimo, di Novello, di Zuccarello, di Calizzano, di Balestrino, ecc.
Poco dopo il 1162 Federico diede in moglie ad Enrico del Vasto la sua cugina prima, Beatrice del Monferrato. Enrico e Beatrice ebbero i seguenti figli:
- Enrico II del Carretto (1165-1231)
- Ottone, marchese di Dego e Roccaverano;
- Isabella (m. 1191)
- Ambrogio (1170 - 1192), vescovo di Savona dal 1183 al 1192
- Bonifacio (1172 - 1224), vescovo di Savona dal 1193 e di Asti dal 1215 al 1224.
Negli anni successivi Enrico è ricordato fra i vassalli che combatterono fedelmente per l'onore dell'Impero con rischio personale sino allo spargimento del proprio sangue e con dispendio dei propri beni. Diventò cancelliere e consigliere dell'imperatore e per conto di Federico negoziò con la Lega Lombarda la pace di Costanza (1183). Morì fra il 1184 e il 1186. Nel corso del XII secolo Enrico aveva dovuto riconoscere la progressiva autonomia dei comuni di Savona e di Noli, ai quali cedette gran parte dei diritti feudali nei due centri, e aveva iniziato a consolidare a Finale la residua presenza della sua famiglia in Liguria. La costruzione di una prima caminata marchionale nel Finalese, ampliata in seguito e chiamata Castel Govone, potrebbe risalire al 1172. Lo sviluppo del nucleo urbano di Finale si accelerò in questo periodo, portando (probabilmente nel 1193) alla costruzione di un primo recinto di mura, che diede origine formale al Burgus Finarii, oggi Finalborgo, capitale del marchesato, la cui esistenza è documentata dal 1213.
Leggende[modifica | modifica wikitesto]
Nel Bellum Finariense di Gianmario Filelfo si tramanda un evento, che sarebbe all'origine dei soprannomi di Enrico e dello stemma carrettesco. Durante la crociata Enrico sarebbe stato scelto come campione e dovette sfidare in singolar tenzone un campione musulmano, il principe di Joppe. Dal combattimento sarebbe dipeso non solo la sua sorte personale, ma, secondo le regole della cavalleria, quella di tutti e due gli eserciti (il duello era in sostituzione di uno scontro armato). A ricordo del combattimento fortunato, Enrico conservò il turbante dell'avversario, i cui colori e strisce diventarono il suo stemma. Egli avrebbe inoltre sofferto in seguito di strabismo e ciò sarebbe il motivo per cui il soprannome tedesco wert (=valoroso) si sarebbe trasformato nell'italiano guercio.
Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Anselmo III di Savona | Anselmo II di Savona | ||||||||||||
Adila d'Este | |||||||||||||
Ottone III "Teutone" di Savona | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Bonifacio del Vasto | |||||||||||||
Olderico Manfredi II | Olderico Manfredi I | ||||||||||||
Prangarda di Canossa | |||||||||||||
Berta di Torino | |||||||||||||
Berta di Milano | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Enrico I Del Carretto | |||||||||||||
Enrico I di Francia | Roberto II di Francia | ||||||||||||
Costanza d'Arles | |||||||||||||
Ugo I di Vermandois | |||||||||||||
Anna di Kiev | Jaroslav I di Kiev | ||||||||||||
Ingegerd Olofsdotter | |||||||||||||
Agnese di Vermandois | |||||||||||||
Erberto IV di Vermandois | Ottone I di Vermandois | ||||||||||||
Pavia | |||||||||||||
Adelaide di Vermandois | |||||||||||||
Adelaide di Valois | Rodolfo IV di Vexin | ||||||||||||
Adele di Bar-sur-Aube | |||||||||||||
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- A. Peano Cavasola,Il castello di Lancillotto. La storia europea di Castel Gavone, Centro Storico del Finale, 2004
- Storia di Finale, Daner Edizioni, Savona 1998