Enkidu
Enkidu (in cuneiforme: 𒂗𒆠𒆕, EN.KI.DU3, lett. "creazione di Enki", tavolta traslitterato come Enkiddu, Enkita o, erroneamente in passato, Eabani) è un personaggio della mitologia sumera ed è rappresentato come un uomo selvaggio, allevato da animali.
Mitografia[modifica | modifica wikitesto]
Nell'Epopea di Gilgameš la sua mancanza di civiltà viene vinta dall'incontro con una cortigiana, una delle più antiche attestazioni del ruolo civilizzatore delle donne[non chiaro]. Sempre nello stesso mito viene dato ampio spazio alla sua amicizia con Gilgameš. Entrambi gli eroi si recano al palazzo di Ninsun, l'Egalmah, dove la regina madre affida ad Enkidu suo figlio Gilgameš perché lo protegga nel viaggio verso la Foresta dei cedri. È la sua morte che spinge Gilgameš alla vana ricerca dell'immortalità.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Il Ghilgames, Claudio Saporetti, Simonelli Editore
- Saggi su Ghilgamesh, Claudio Saporetti, Simonelli Editore
- L'Epopea di Gilgamesh, (a cura di) Nancy Katharine Sandars, Adelphi
- Uomini e dei della Mesopotamia: alle origini della mitologia, Jean Bottéro e Samuel Noah Kramer, Einaudi
- The Epic of Gilgamesh - a new translation, Andrew R. George, Penguin Classics (in inglese)
- La saga di Gilgamesh, (a cura di) Giovanni Pettinato, Mondadori
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sintesi del poema, su homolaicus.com.