Enda Kenny

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Enda Kenny

13° Taoiseach della Repubblica d'Irlanda
Durata mandato9 marzo 2011 –
14 giugno 2017
PresidenteMary McAleese
Michael D. Higgins
PredecessoreBrian Cowen
SuccessoreLeo Varadkar

Ministro della difesa
Durata mandato6 maggio 2016 –
14 giugno 2017
Capo del governose stesso
PredecessoreSimon Coveney
SuccessoreLeo Varadkar

Ministro del turismo e del commercio
Durata mandato15 dicembre 1994 –
26 giugno 1997
Capo del governoJohn Bruton
PredecessoreCharlie McCreevy
SuccessoreJim McDaid

Presidente del Consiglio dell'Unione Europea
Durata mandato1° gennaio 2013 –
1º luglio 2013
PredecessoreDīmītrīs Christofias
SuccessoreDalia Grybauskaitė

Dati generali
Suffisso onorificomembro del Dáil Éireann
Partito politicoFine Gael
FirmaFirma di Enda Kenny

Enda Patrick Kenny (Castlebar, 24 aprile 1951) è un politico irlandese, Taoiseach dell'Irlanda dal 2011 al 2017.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Kenny venne eletto per la prima volta membro del Dáil nel 1975, all'età di 24 anni, quando subentrò nel seggio del padre dopo la sua morte[1]. Kenny venne sempre rieletto in seguito e dal 1994 al 1997 fu ministro del turismo[1]. Nonostante la lunga presenza parlamentare, non era una figura di primo piano nella vita politica irlandese[1].

Leader del Fine Gael[modifica | modifica wikitesto]

A causa del suo profilo, la scelta di Kenny di candidarsi alla leadership del Fine Gael nel 2001 destò una certa sorpresa[1]. Kenny fu sconfitto da Michael Noonan, ma dopo la grave sconfitta elettorale del 2002 Noonan fu costretto a dimettersi e Kenny divenne leader del partito[1]. Kenny cominciò a riorganizzare profondamente il partito, che guadagnò seggi sia alle elezioni locali che alle elezioni europee del 2004[1]. Kenny rafforzò anche i rapporti con gli altri partiti europei di centro-destra e nel 2006 fu eletto vicepresidente del Partito Popolare Europeo[1].

Il Fine Gael ottenne un buon risultato alle elezioni parlamentari del 2007, ma il Fianna Fáil riuscì a mantenere la maggioranza[1]. La leadership di Kenny fu messa in discussione da una parte del suo partito, che lo riteneva un buon organizzatore e mediatore ma un leader poco carismatico e telegenico[1]. Kenny riuscì tuttavia a sconfiggere la mozione di sfiducia nei suoi confronti[1]. Anche grazie all'insoddisfazione popolare nei confronti del governo del Fianna Fáil, alle elezioni parlamentari del 2011 il Fine Gael ottenne il suo miglior risultato di sempre e si affermò come primo partito del Paese[1].

Taoiseach[modifica | modifica wikitesto]

Kenny con Donald J. Trump nel 2017

Dal 9 marzo 2011 Kenny ha ottenuto la guida di un governo di coalizione con i laburisti.[2] Il governo dispone della più ampia maggioranza parlamentare nella storia dell'Irlanda.[1]

Il governo Kenny ha gestito le conseguenze della crisi finanziaria nel Paese ed ha approvato una serie di riforme richieste dall'Unione europea e del Fondo Monetario Internazionale, raggiungendo gli obiettivi di riduzione del deficit pubblico posti al Paese[1]. Il governo ha rifiutato di rivedere il livello molto basso di tassazione sulle imprese.[1]

Nel luglio 2011 Kenny ha attaccato duramente la Santa Sede per la sua gestione e il suo atteggiamento verso i casi di pedofilia all'interno della Chiesa irlandese.[1]

A seguito delle elezioni politiche del febbraio 2016, dopo due mesi di trattative, è stato raggiunto un accordo per un governo di minoranza guidato dal Fine Gael e Kenny è stato rieletto come Taoiseach il 6 maggio 2016.

Il 18 maggio 2017 si dimette.[3]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Il padre di Kenny era stato un giocatore di calcio gaelico e successivamente parlamentare.[1]

Kenny è sposato con un'ex addetta stampa del Fianna Fáil.[1] La coppia ha tre figli.[1]

Kenny è appassionato di sport, in particolare di trekking e ciclismo.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s (EN) Judith Crosble, The stayer, su europeanvoice.com, European Voice, 20 ottobre 2011. URL consultato il 20 novembre 2011.
  2. ^ L'Irlanda annuncia un governo di coalizione, su ilpost.it, Il Post, 6 marzo 2011. URL consultato il 20 novembre 2011.
  3. ^ Il primo ministro dell'Irlanda si dimette, su Il Post, 18 maggio 2017. URL consultato il 1º luglio 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Taoiseach Successore
Brian Cowen 9 marzo 2011 - 14 giugno 2017 Leo Varadkar
Controllo di autoritàVIAF (EN227755309 · ISNI (EN0000 0003 6361 9647 · LCCN (ENno2012002619 · GND (DE1105988090 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012002619