Emitaï, Dio del tuono

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Emitaï, Dio del tuono
Titolo originaleEmitaï
Lingua originalewolof, francese
Paese di produzioneSenegal, Francia
Anno1971
Durata103 min
Generedrammatico, guerra
RegiaOusmane Sembène
SceneggiaturaOusmane Sembène
Casa di produzioneLes Films Doomireew
FotografiaMichel Remaudeau, Georges Caristan
MontaggioGilbert Kikoine
Interpreti e personaggi

Emitaï, Dio del tuono è un film del 1971, diretto da Ousmane Sembène.[1] Il film, che è stato oggetto di una censura quinquennale nell'Africa francofona[2], ha vinto il "Premio d'Argento" al Festival cinematografico internazionale di Mosca 1971[3]; è stato inoltre proiettato alla Quinzaine des Réalisateurs, che ha avuto luogo il 15-25 maggio 2019 nell'ambito del Festival di Cannes.[4]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Le forze armati della Francia allora sotto il Governo di Vichy durante la Seconda guerra mondiale indicono la coscrizione obbligatoria presso un villaggio dell'etnia Jola, nella regione della Casamance, nel sud del Senegal.

Un anno dopo il villaggio rimane abitato solo da donne e da uno sparuto gruppo di uomini anziani, in quanto tutti i maschi giovani sono stati arruolati e sono partiti per la guerra in Europa. In uno scontro a fuoco con gli indigeni un capo-villaggio rimane ucciso. Le forze colonialiste francesi procedono inoltre ad una requisizione del riso nella regione, allo scopo di rifornire l'esercito belligerante.

Gli abitanti del villaggio si rifiutano tuttavia di consegnare il proprio raccolto, che viene nascosto. I francesi quindi prendono prigioniere tutte le donne del villaggio, facendole restare sedute sotto il sole cocente per l'intera giornata, mentre non permettono la celebrazione dei funerali tradizionali per il capo defunto. Gli anziani, intanto, tengono vivaci conversazioni con i propri dei ancestrali (fra cui Emitaï), dei quali cominciano a dubitare, data la situazione in cui sono stati messi; ma contemporaneamente riflettono sulla realtà del colonialismo.

Un dispaccio dal quartier generale informa che ora il potere in Francia è tenuto dai gollisti: alle truppe locali, incredule, viene ordinato di rimuovere dal villaggio tutti i manifesti di Pétain e di sostituirli con quelli, appena giunti dalla madrepatria, del generale de Gaulle.

La situazione nel villaggio si evolve fino a che un'altra vittima si annovera fra gli indigeni. Gli uomini allora cominciano a consegnare le proprie scorte di riso, sotto la sorveglianza armata delle truppe francesi. A metà della lunga via nella campagna, tuttavia, gli indigeni posano le loro ceste di riso e si rifiutano di procedere. Il comandante dà ordine di far fuoco su di loro.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ousmane Sembene – In Memoriam, su Harvard Educational, 21 giugno 2013. URL consultato il 28 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2013).
  2. ^ Ann Hornaday, Senegal films are eloquent Movies: Ousmane Sembene's powerful 'Emitai' and 'Ceddo' play at the Orpheum., in The Baltimore Sun, 2 febbraio 1998. URL consultato il 2 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
  3. ^ (EN) 7th Moscow International Film Festival (1971), su MIFF, 3 aprile 2014. URL consultato il 2 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2014).
  4. ^ (FR) Emitai, su Quinzaine des Réalisateurs. URL consultato il 28 gennaio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Jacques Chevalier, Emitai, Dieu Du Tonnerre, in La Revue du Cinéma, Image et Son, n. 320-321, ottobre 1977, p. 97.
  • (FR) Claude Michel Cluny, Emitai de Sembene Ousmane, in Cinéma, vol. 72, n. 165, aprile 1972, pp. 40-42.
  • (EN) Moktar Diack, Emitai or African Arisen, in Young Cinema and Theater, n. 4, 1972, pp. 27-29.
  • (FR) Helene Dury, Emitai de Sembene Ousmane, in Lutte Ouvrière, 14 maggio 1977, p. 20.
  • (EN) Emitai, in Variety, 12 agosto 1972, p. 28.
  • (FR) Nouredidne Ghali, Emitai, la vraie nature du colonialisme, in Cinéma, vol. 76, n. 208, aprile 1976, p. 94.
  • (EN) David Uru Iyam, The Silent Revolutionaries: Ousmane Sembene's Emitai, Xala and Ceddo, in The African Studies Review, vol. 29, n. 4, Cambridge University Press, 1986, pp. 79-87, ISSN 0002-0206 (WC · ACNP).
  • (FR) Emile James, Un nouveau film de Sembene Ousmane: Emitai, in Jeune Afrique, Groupe Jeune Afrique, 4 maggio 1971, pp. 52-55.
  • (FR) Pierre Jouvet, Emitai, in Cinématographe, n. 27, maggio 1977, p. 40.
  • (EN) Jonathan Peters, Aesthetics and Ideology in African Film: Ousmane Sembene's Emitai, in Julien Eileen (a cura di), African Literature in Its Social and Political Dimensions, Washington, Three Continents Press, 1986, pp. 69-75, ISBN 9780894104589.
  • (EN) Francoise Pfaff, Myths, Traditions, and Colonialism in Ousmane Sembene' Emitai, in College Language Association Journal, vol. 24, n. 3, College Language Association, 1981, pp. 336-345, ISSN 0007-8549 (WC · ACNP).
  • (FR) Jean-Louis Pouillaude, Emimtai, n. 195-196, luglio-agosto 1977, pp. 120-121.
  • (FR) Daniel Serceau, Emitai: L'échec d’une transposition dramatique, in Cinémaction, n. 34, 1985, pp. 43 sgg..

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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