Vai al contenuto

Emanuele Coccia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Emanuele Coccia (1976) è un filosofo italiano, professore presso l'École des hautes études en sciences sociales dal 2011.

Dottore in filosofia medievale presso l'Università degli Studi di Firenze,[1] Emanuele Coccia ha insegnato tra il 2008 e il 2011 all'Università di Friburgo in Brisgovia, in Germania. È stato professore in visita presso l'Università imperiale di Tokyo (Todai) nel 2009, presso l'Università di Buenos Aires nel 2010, presso l'Università Heinrich Heine di Düsseldorf nel 2013 e nel 2015-2016 ha insegnato all'Accademia italiana per studi avanzati presso la Columbia University di New York.[2]

Ha dedicato le sue prime ricerche allo studio della filosofia medievale. La sua prima opera tratta della dottrina dell'intelletto dell'averroismo latino. Ha poi pubblicato, con Giorgio Agamben, un'antologia sugli angeli nel giudaismo, cristianesimo e islam[3], che mostra per la prima volta come la teologia degli angeli sia stata un'importante fonte di riflessione sul potere in Europa.

La sua ricerca si evolve poi verso la teoria dell'immagine e la natura degli esseri viventi. Nel 2010 ha pubblicato La Vie sensible, opera salutata da Roger-Pol Droit su Le Monde come una “meteorite filosofico” che propone un “viaggio molto insolito”.[4]

Nel 2017 La Vie des Plantes ha ricevuto il Prix des Rencontres philosophiques de Monaco,[5][6] ed è stato tradotto in undici lingue. Il lavoro è stato lodato dalla stampa.[7][8]

Nel 2019 Coccia è stato consulente scientifico della mostra "Nous les arbres"[9] presso la Fondation Cartier.[10]

Pubblicazioni

[modifica | modifica wikitesto]
  • La trasparenza delle immagini. Averroè e l'Averroismo, Milano, Mondadori, 240 p. 2005[11] (tradotto in spagnolo)
  • La vita sensibile, Il Mulino, 2011 (tradotto in 6 lingue)
  • Angeli. Ebraismo, Cristianesimo, Islam, ed. E. Coccia e Giorgio Agamben, Milano / Vicenza, Neripozza, 2009[3]
  • Il bene nelle cose. La pubblicità come discorso morale, Il Mulino Bologna 2014[12][13] (tradotto in 5 lingue)
  • La vita delle piante. Una metafisica della mescolanza, Bologna Il Mulino 2018[14][15][16] (tradotto in 10 lingue)
  • Con Donatien Grau, Le Musée transitoire. Sur 10 Corso Como, Parigi, Klincksieck, 2018[17] (tradotto in inglese)
  • Métamorphoses, Parigi, Rivages, 240 p. 2020[18] (tradotto in tedesco)
  • Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità, Torino, Einaudi, 2021[19]
  • La vita delle forme. Filosofia del reincanto, Emanuele Coccia, Alessandro Michele, Milano, HarperCollins, 2024[20].
  1. ^ Vedasi nota d'autoritá della Biblioteca nazionale di Francia.
  2. ^ (EN) Emanuele Coccia, su Italian Academy for Advanced Studies - Columbia University. URL consultato l'11 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2019).
  3. ^ a b Angeli. Ebraismo Cristianesimo Islam, su Neripozza. URL consultato l'11 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2020).
  4. ^ Roger-Pol Droit, "La Vie sensible", d'Emanuele Coccia : un aérolithe philosophique, su Le Monde.
  5. ^ Le Prix des Rencontres philosophiques de Monaco récompense Emanuele Coccia pour “La Vie des plantes”, su Philosophie Magazine.
  6. ^ Guyonne de Montjou, Emanuele Coccia : «Les arbres sont des êtres intelligents», su Le Figaro.
  7. ^ Roger-Pol Droit Figures libres. Quand les végétaux créent le monde Le Monde, 15 décembre 2016
  8. ^ J-M Durand, Pourquoi les plantes permettent de comprendre le monde, Les Inrocks, 4 décembre 2016
  9. ^ (EN) Trees, su Fondation Cartier pour l'art contemporain.
  10. ^ (FR) Emanuele Coccia : "Il faut arrêter de considérer les arbres comme un décor urbain", su Europe 1.
  11. ^ Pearson - La trasparenza delle immagini, su Pearson.it.
  12. ^ Marcela Iacub, Du désir d’être une crème de beauté, su Libération.
  13. ^ Victorine de Oliveira, Le Bien dans les choses, su Philosophie Magazine.
  14. ^ "La vie des plantes" par Emanuele Coccia, France Culture, Les Chemins de la philosophie. 23 février 2018
  15. ^ Robert Maggiori, Les plantes, liens dans l’autre, su Libération.
  16. ^ Catherine Calvet et Thibaut Sardier, Emanuele Coccia «Les plantes sont des sujets politiques», Libération, 15 décembre 2017
  17. ^ Umut Ungan : Emanuele Coccia, Donatien Grau, Le Musée transitoire. Sur 10 Corso Como, Paris, Klincksieck, Revue d’art contemporain Marges 27, 2018
  18. ^ « Métamorphoses », d’Emanuele Coccia : la chronique « philosophie » de Roger-Pol Droit, su lemonde.fr.
  19. ^ Una filosofia della casa, su Il Tascabile, 23 agosto 2021. URL consultato il 25 agosto 2021.
  20. ^ Marco Petroni, Moda e filosofia. Un intreccio indissolubile e magico nelle parole di Alessandro Michele e Emanuele Coccia, su exibart.com, 30 luglio 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN3249148705704937080006 · ISNI (EN0000 0000 4911 0199 · SBN RAVV355990 · LCCN (ENno2005074805 · GND (DE138237573 · BNE (ESXX5493843 (data) · BNF (FRcb150193331 (data) · J9U (ENHE987007295245005171