Monte Elto

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Monte Elto
Il monte Elto in inverno visto da Loc Giarelli, Nadro.
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
Provincia  Brescia
Altezza2 147 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate46°03′21.41″N 10°17′55.49″E / 46.055947°N 10.298747°E46.055947; 10.298747
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Elto
Monte Elto
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Elto
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneAlpi e Prealpi Bergamasche
SottosezionePrealpi Bergamasche
SupergruppoPrealpi Bergamasche Orientali
GruppoGruppo Camino-Concarena
SottogruppoGruppo del Cuel
CodiceII/C-29.II-C.11.a

Il monte Elto è una montagna delle Prealpi bergamasche, alta 2147 m s.l.m..

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Secondo alcune interpretazioni il nome Elto deriverebbe dal termine veneto Elt e significherebbe alto[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il monte Elto è situato sul versante occidentale della media val Camonica, a nord della Concarena e di fronte al gruppo dell'Adamello. Il suo territorio e di pertinenza dei comuni di Sellero e Capo di Ponte.

Il versante meridionale è lambito dal torrente Clegna, quello settentrionale dal torrente Allione. Il torrente Re di Sellero fluisce sul lato orientale. Tutti i questi corsi d'acqua sono affluenti dell'Oglio.

Anticamente dalle miniere che lì venivano "coltivate" si estraeva ferro. Tra queste si ricordano le miniere di Carona utilizzate ancora nella prima metà del XX secolo.

La montagna presenta versanti con pendenze abbastanza uniformi, si possono distinguere tre piccole punte (presenti tra l'altro nello stemma del comune di Sellero).

Il monte è percorso fin quasi sulla cima da una strada cementata.

Presenta molti piccoli abitati formati dall'agglomerato di qualche baita, le principali sono:

  • Spì,
  • Isù,
  • Barnill,
  • Tamblù,
  • Carona,
  • Prat del Fö,
  • Ter al Fö,
  • Nielt.

È quasi interamente ricoperto di boschi anche se l'incendio del 1997 aveva intaccato ampiamente questo patrimonio.[2].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tratto da: www.intercam.it Archiviato il 4 febbraio 2008 in Internet Archive.
  2. ^ Il patrimonio boschivo è stato solo in parte recuperato grazie all'impegno della gente di Sellero e Novelle

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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