Vai al contenuto

Elinor Bellingham-Smith

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Elinor Bellingham-Smith (Londra, 28 dicembre 1906Ipswich, 4 novembre 1988) è stata una pittrice britannica che rappresentava paesaggi e nature morte. Le sue opere sono conservate nelle collezioni della Tate Gallery, dei Museums Sheffield, della Government Art Collection, della Council Collection e in altri musei e gallerie.

Elinor Bellingham-Smith nacque a Londra il 28 dicembre 1906 da Guy ed Ellen (Nell) Buxton Bellingham-Smith, che si erano sposati nel 1901.[1][2][3] Suo padre, ufficiale di stato civile, chirurgo e ostetrico al Guy's Hospital, collezionava disegni e stampe e pubblicò un catalogo della sua collezione, che comprendeva disegni dei maestri antichi e quelli di Evelyn L. Englehearts e Thomas R. Berney.[3][4] Il pittore Hugh Bellingham-Smith era suo zio.[1][2]

Aveva un fratello e una sorella maggiori.[2][3] Era un'abile ballerina classica[3][5] e una pianista.[5] Però, a causa di un infortunio,[3] dovette abbandonare la danza. Nel 1928 iniziò a studiare alla Slade School of Fine Art. Nel 1931 terminò gli studi alla Slade e sposò il pittore inglese Rodrigo Moynihan.[1]

Le opere dell'artista furono esposte nel 1931 presso The London Group. Nel 1948 tenne una mostra personale presso Leicester Galleries[N 1] e iniziò a esporre alla Royal Academy of Arts.[1] Dipingeva principalmente paesaggi e nature morte.[1] Lavorò sia per Harper's Bazaar che per Shell come illustratrice.[5] Ha illustrato il libro per bambini Candlelight Tales di Alison Uttley (Faber & Faber, 1936).

Per il Festival of Britain del 1951, l'Arts Council ha commissionato a 60 pittori la realizzazione di dipinti di grandi dimensioni, 114 per 152 centimetri (45 per 60 pollici) o più, da esporre al festival. Sono stati incaricati anche 12 scultori. Alla fine le opere sono state donate ai nuovi ospedali, biblioteche, scuole e centri sanitari sorti dopo la guerra. Erano stati assegnati cinque premi in denaro e uno dei premi fu vinto dalla Bellingham-Smith con The Island.[7]

M. H. Middleton recensì la mostra dei dipinti della Bellingham-Smith alla Leicester Galleries nel novembre 1952:

«I dipinti malinconici e delicati della Signorina Bellingham-Smith, invece, delicatamente sfumati con tristi tonalità di grigio-verde, toccano il cuore come ricordi d'infanzia. Le sue fanciulle hanno un'eleganza lirica, come se Susanne Eisendieck si fosse incrociata con Kate Greenaway. I suoi paesaggi deserti evocano la piacevole malinconia del ritorno dalla passeggiata domenicale con il cane, quando pioveva e il vento sollevava gli uccelli dal prato come le ultime foglie dagli alberi, e si pensava al fuoco nella stanza dei bambini e alle focaccine per il tè.»

Nel corso della sua vita, The Fens e East Anglia sono stati protagonisti di molti dei suoi paesaggi.[5] Durante la sua carriera ha esposto al Women's International Art Club.[9]

Nel 1932 nacque il loro figlio John. La famiglia aveva una governante per John e una donna delle pulizie per la casa in Old Church Street. Con il marito conducevano una vita sociale molto intensa. La loro casa era un punto di ritrovo per scrittori e altri artisti. Nel 1946 la Principessa Elisabetta fu accompagnata dalla Regina Madre, sei volte a casa loro per posare per Moynihan, che era stato incaricato di realizzare il suo ritratto.

Le loro serate erano spesso trascorse fumando e bevendo in ristoranti, bar, club o alle feste. Quando compì 20 anni, John iniziò ad accompagnarli nelle loro uscite serali. John scrisse il libro The Restless Lives: The Bohemian World of Rodrigo and Elinor Moynihan.

La loro vita sociale e le relazioni di Moynihan ebbero un impatto negativo sul loro matrimonio. Si separarono nel 1957[5] e divorziarono nel 1960.[3]

Dal 1958 circa, lei visse a Boxford, Suffolk, e morì il 4 novembre 1988 a Ipswich.[3][5]

  • A London Garden, Derbyshire & Derby School Library Service[10]
  • Brambles, Tullie House Museum and Art Gallery[10]
  • Bullrushes, Museums Sheffield[10]
  • Burning Stubble, Maidstone Museum & Art Gallery[10]
  • Dragon-Flies, 1947–48, Tate[1]
  • Essex Field in Summer, olio su tela, 1950 circa. Venduto da Christie's nel 2002..[11]
  • Fields above Boxford, Government Art Collection[10]
  • Girls by the River, Newport Museum and Art Gallery[10]
  • Hedgerow, Government Art Collection[10]
  • Low Tide, Putney, Wolverhampton Arts and Heritage[10]
  • River Scene with Figures, Galleria d'arte di Aberdeen & Museums[10]
  • Sunset, Arts Council Collection[10]
  • The Bonfire, Government Art Collection[10]
  • The Fenn, Boxford, Arts Council Collection[10]
  • The Island, Arts Council Collection[10]
  • The Log, olio su tela. Venduto da Christie's nel 2006.[12]
  • The Sky over Wattisham, Arts Council Collection[10]
  • The Tabby Cat, olio su tela, 1949. Venduto da Christie's nel 1997..[13]
  • The Willow Tree, Harris Museum & Art Gallery[10]
  • Winter Afternoon, Arts Council Collection[10]
  1. ^ Si tratta della prima delle sette mostre tenutesi alla Leicester Galleries. Espone: nell'ottobre 1948, novembre 1952, aprile 1956, febbraio 1959, aprile 1962, marzo 1965 e marzo 1967.[6]
  1. ^ a b c d e f (EN) Elinor Bellingham-Smith 1906–1988, su tate.org.uk, Tate. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  2. ^ a b c (EN) University of Chicago, The University Record, 1931, p. 16.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Elinor Bellingham Smith, su suffolkpainters.co.uk, Suffolk Painters. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  4. ^ (EN) Guy Bellingham Smith, Catalogue of Drawings by Old Masters Principally of the Italian and Dutch Schools, the Property of Guy Bellingham Smith,... Drawings of the English and French Schools, the Property of Lt.-Col. Evelyn L. Engleheart... of Sir Thomas R. Berney, J. Davy and Sons, 1927.
  5. ^ a b c d e f (EN) David Buckman, Artists in Britain Since 1945 - Chapter B - Elinor Bellingham-Smith, su Goldman Gallery, p. 89. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  6. ^ An index, listed by artist, of 1422 catalogues of exhibitions of European Modern Art and 20th Century British Art, held between 1902 and 1977, su ernestbrownandphillips.ltd.uk, Ernest Brown & Phillips Ltd.. URL consultato il 7 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2012).
  7. ^ (EN) Becky Conekin, The Autobiography of a Nation: The 1951 Exhibition of Britain, Representing Britain in the Post-War World, Manchester University Press, 28 giugno 2003, p. 36, ISBN 978-0-7190-6060-1.
  8. ^ (EN) M. H. Middleton, A Miscellany of Painters, in The Spectator, 7 novembre 1952, p. 13. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  9. ^ (EN) Althea Greenan, Women's International Art Club (WIAC), su archiveshub.ac.uk, Archives Hub, 2000. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (EN) Your Paintings: Elinor Bellingham-Smith, su Art UK. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  11. ^ (EN) Elinor Bellingham-Smith (1906-1988) - Essex Field in Summer, su Christie's, 2000. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  12. ^ (EN) Elinor Bellingham-Smith (1906-1988) - The Log, su Christie's, 2006. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  13. ^ (EN) Elinor Bellingham-Smith (1906-1988) - The Tabby Cat, su Christie's, 1997. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  • (EN) Mary Chamot, Dennis Farr e Martin Butlin, The Modern British Paintings, Drawings, and Sculpture, Oldbourne Press, 1964.
  • (EN) Katy Deepwell, Ten Decades: Careers of Ten Women Artists Born 1897-1906: 30 March to 16 May 1992, Norwich Gallery, Norfolk Institute of Art and Design, 1992, ISBN 978-1-872482-05-7.
  • (EN) John Moynihan, Restless lives: the bohemian world of Rodrigo and Elinor Moynihan, Sansom & Co., 2002.
  • (EN) A. D. B. Sylvester, Big Pictures for the Festival, in The Burlington Magazine, vol. 93, n. 583, 1951, pp. 329.
  • (EN) William Townsend, The Townsend journals: an artist's record of his times, 1928-51, Tate Gallery Publications, settembre 1976.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN68870855 · ISNI (EN0000 0000 6708 2961 · Europeana agent/base/143458 · ULAN (EN500010566 · LCCN (ENnr2003005674