Elfrida (opera)

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Elfrida
Lingua originaleitaliano
Generetragedia per musica
MusicaGiovanni Paisiello
LibrettoRanieri de' Calzabigi
(libretto online)
Fonti letterariePoema omonimo di William Mason
Attidue
Prima rappr.4 novembre 1792
TeatroTeatro San Carlo di Napoli
Personaggi
  • Eggardo, Re in Inghilterra (tenore)
  • Orgando, Conte di Devon, padre di Elfrida (basso)
  • Elfrida, figlia di Organo e moglie di Adelvolto (soprano)
  • Adelvolto, favorito del Re (soprano)
  • Evelina, confidente d'Elfrida (contralto)
  • Osmondo, confidente d'Orgando (soprano)
  • Siveno, uffiziale del Re (tenore)

Elfrida è una tragedia per musica in due atti del compositore Giovanni Paisiello su libretto di Ranieri de' Calzabigi.

Fu rappresentata per la prima volta il 4 novembre 1792 al Teatro San Carlo di Napoli.[1]

L'opera ebbe numerose rappresentazioni in Italia fino al 1798 (in alcuni casi con un finale lieto[2]) e vi fu anche una ripresa a Londra nel 1800.[3]

Prima delle due opere con testo prodotto da Calzabigi, Elfrida è caratterizzata dalla ripartizione non usuale di tutte le parti solistiche ai personaggi principali. Elfrida è un'opera con tendenze romantiche, caratterizzata dalla rappresentazione di «amore, magnanimità e sacrificio come reali emozioni piuttosto che come astrazioni»[2].

Una ripresa moderna di questo lavoro si ebbe a Savona nel novembre del 1990.[4] La critica vide in Elfrida un'alternanza di «pregevoli aperture e ricadute in un settecentismo» ormai superato da molti compositori dell'epoca[4], cosicché il primo atto risulta di «imbarazzante staticità», mentre il secondo, in cui vi è maggior sintonia tra il sentimento di Paisiello e il libretto di Calzabigi, è complessivamente più interessante[4].

Interpreti della prima rappresentazione[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Tipologia vocale Interprete[1][5]
Eggardo tenore Francesco Domenico Mombelli
Orgando basso Giuseppe Trabalza
Elfrida soprano Teresa Macciorletti Blasi
Adelvolto soprano castrato Francesco Roncaglia
Evelina contralto Maddalena Ammonini
Osmondo soprano castrato Silvestro Fiamenghi
Siveno tenore Vincenzo Correggi

Direttore: Michele Nasci.
Scenografo: Domenico Chelli.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La vicenda si svolge in Inghilterra nel X secolo.

Il re Eggardo ha sentito parlare della bellezza di Elfrida, figlia del conte Orgando, e invia in missione l'amico Atelvolto, col compito di chiederne la mano.

Atelvolto, alla vista di Elfrida, se ne innamora, e invece di portare a termine il compito affidatogli la chiede in moglie per sé. Celebrato il matrimonio, col pretesto della gelosia la nasconde in un proprio castello, impedendo a chiunque, anche a Eggardo e ad Orgando, di vederla. Atelvolto si giustifica con Eggardo raccontandogli che Elfrida non è affatto bella come si dice.

Il tradimento di Atelvolto viene scoperto quando nel castello dove Elfrida è tenuta segregata giungono sia Orgando, che cerca disperatamente di rivedere la figlia, sia Eggardo, per una visita improvvisata all'amico.

Eggardo sfida a duello Atelvolto e lo ferisce mortalmente. Elfrida, alla vista di Atelvolto morente, si toglie a sua volta la vita pugnalandosi.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1990 - Paolo Barbacini (Eggardo), Anna Caterina Antonacci (Elfrida), Alessandra Mantovani (Adelvolto), Caterina Calvi (Evelina), Daniela Benori (Osmondo), Ezio Pirovano (Siveno) - Direttore: Umberto Benedetti Michelangeli - Orchestra: I Filarmonici di Torino - Registrato al Teatro Chiabrera di Savona il 16 novembre 1990 - CD: House of Opera CD8341[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gherardo Casaglia, Première di "Elfrida", su amadeusonline.net, AmadeusOnline.net - Almanacco. URL consultato il 27 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
  2. ^ a b Lazarevich, New Grove Dictionary of Opera
  3. ^ CORAGO: Elfrida, tragedia per musica in 2 atti, su corago.unibo.it, CORAGO. URL consultato il 27 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
  4. ^ a b c Roberto Iovino, Elfrida chiude l'Opera, in La Stampa, 18 novembre 1990, p. 9 (edizione Savona/Imperia).
  5. ^ Dal libretto per la prima rappresentazione
  6. ^ CD8341 Paisiello Elfrida 1990 Savona, su operapassion.com, House of Opera. URL consultato il 27 aprile 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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