Elezioni parlamentari tedesche del 1907

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Elezioni parlamentari tedesche del 1907
Stato Bandiera della Germania Germania
Data
25 gennaio 1907
Legislatura XII Reichstag
Affluenza 84,7% (Aumento 8,7%)
Partiti
Zentrum
DKP
NLP
Voti
2.180.000
19,4%
1.060.000
9,4%
1.631.000
14,5%
Seggi
105 / 397
60 / 397
55 / 397
Differenza %
Diminuzione 0,3%
Diminuzione 0,6%
Aumento 0,6%
Differenza seggi
Aumento 5
Aumento 6
Aumento 4
Cancelliere uscente
Bernhard von Bülow
1903 1912
I risultati delle elezioni del Reichstag per collegio elettorale. La numerazione delle circoscrizioni corrisponde a quella della tabella.
Maggioranze per collegio elettorale in una mappa contemporanea

Le elezioni parlamentari tedesche del 1907 furono le elezioni per il XII Reichstag tedesco. Ebbero luogo il 25 gennaio 1907 e furono chiamate dai contemporanei "elezione ottentotta" o "elezioni ottentotte".

Contesto storico delle "elezioni Ottentotte"[modifica | modifica wikitesto]

Queste elezioni furono definite "ottentotte" in quanto causate e segnate per tutta la campagna elettorale dalla guerra degli Herero nella colonia dell'Africa sudoccidentale tedesca e soprattutto dalla relativa rivolta dei Nama. I Nama venivano chiamati "Ottentotti" - un termine dispregiativo già allora. La guerra coloniale in corso, che comportava costi elevati, portò ad una crisi politica in Germania dopo che il 2 agosto 1906 il governo tedesco chiese al Reichstag uno stanziamento ulteriore di 29 milioni di marchi per la guerra nell'Africa sudoccidentale tedesca. Il Partito socialdemocratico tedesco (SPD) in particolare rifiutò di accettare la variazione di bilancio in vista di una guerra spietata con numerose vittime, stimata in circa 20.000 Nama. Inizialmente il governo del Reich aveva cercato di risolvere il conflitto facendo alcune concessioni, successivamente si orientò verso la prosecuzione della guerra coloniale, sostenuto con veemenza dai conservatori e dai nazional-liberali. Il gruppo parlamentare del Centro guidato dal parlamentare Matthias Erzberger, che criticò aspramente le ingenti spese ed argomentò contro le guerre coloniali, respinse il bilancio suppletivo, anche contro la volontà di alcuni suoi membri. In aula il 13 dicembre la proposta del governo non passò: 177 voti contro e 168 a favore del bilancio suppletivo.

Lo stesso giorno, il cancelliere del Reich Bernhard von Bülow fece sciogliere il Reichstag per ordine di Guglielmo II, favorevole nella sostanza a questo passaggio. Una delle ragioni dello scioglimento, considerata non molto importante, consisteva nella crescita delle riserve contro la precedente posizione di forza del Centro, non solo nell'Imperatore, ma anche in gran parte della burocrazia. Bülow, che non condivideva questa posizione e avrebbe voluto continuare ad appoggiarsi al Centro, cedette. Il cancelliere sperava di ripristinare la sua posizione di fiducia con l'imperatore tentando di stabilire una nuova maggioranza politica di governo. Allo stato attuale delle cose, l'unico modo per farlo era quello di riprendere la cooperazione con i vecchi partiti del cartello, i conservatori ed i nazional-liberali, allargati ai liberali di sinistra. Dopo la morte di Eugen Richter, l'anno precedente, era evidente che i liberali di sinistra erano pronti a sostenere il governo. Questa alleanza si realizzò effettivamente e viene generalmente chiamata blocco Bülow. Anche grazie alla mediazione del governo furono presi accordi elettorali tra le parti coinvolte per i ballottaggi che nel frattempo erano diventati consueti.

In vista delle ormai imminenti elezioni, il governo dettò la linea soprattutto con la propaganda a favore di una maggioranza affidabile sulle "questioni nazionali" e sulla lotta contro la socialdemocrazia, osteggiata come nemica della monarchia, della religione e della proprietà, e contro il partito di centro, inaffidabile a livello nazionale. L'obiettivo era di unire i partiti del Cartello e i liberali di sinistra in un blocco nazionale, antisocialista e anticlericale. Tutto ciò venne sostenuto da una nuova Associazione nazionale (Reichsverband) contro la socialdemocrazia.

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

L'affluenza alle urne fu dell'84,7%, la più alta di tutte le elezioni del Reichstag fino a quel momento. Solo le successive elezioni del Reichstag nel 1912 raggiunsero approssimativamente la stessa affluenza.

L'SPD fu in grado di guadagnare altri 250.000 voti circa rispetto al 1903, confermandosi il partito più forte in termini di voti con un margine sul secondo di dieci punti percentuale, anche se in termini percentuali assoluti subì una flessione a causa dell'alta affluenza. Gli accordi di ballottaggio dei partiti del Cartello, inoltre, hanno aggravato il divario tra voti ricevuti e seggi conquistati dai socialdemocratici. Pertanto, nonostante la sua alta quota di voti, ottenne solo 43 mandati, rispetto agli 81 del 1903, mentre il Centro riuscì a guadagnarne altri (105 invece dei 100 precedenti). In generale i partiti del Cartello ottennero dei piccoli incrementi di mandati, cosa dovuta anche al fatto che non erano più in competizione tra di loro a causa degli accordi pre-elettorali: i due partiti conservatori passarono da 75 a 84 seggi; i Nazional-liberali da 54 a 51. I vantaggi dei liberali di sinistra, invece, furono particolarmente significativi, infatti furono in grado di salire da 36 a 49 rappresentanti. Nel comprello il Cartello, che comprendeva anche alcuni partiti minori e degli indipendenti, ottenne 220 dei 397 seggi.

Da notare anche la buona performance dei candidati polacchi in Alta Slesia, dove vinsero 5 dei 12 collegi elettorali. Ciò in contrasto con tutte le elezioni del Reichstag dal 1871 al 1898, in cui i candidati polacchi non erano mai stati in grado di vincere un mandato, nonostante la popolazione prevalentemente polaccofona. Questo processo politico dei polacchi dell'Alta Slesia avvenne in gran parte a causa della politica linguistica e culturale anti-polacca del governo prussiano (cfr. sciopero della scuola di Wreschen).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Orientamento Politico Partiti Voti Seggi
in Milioni % Diff.1903 Seggi % Diff.1903
Conservatori Partito Conservatore Tedesco (DKP) 1,060   9,4 % −0,6 %  60 15,1 %   +6 Aumento
Partito del Reich tedesco (DRP) 0,472   4,2 % +0,7 %  24   6,0 %   +3 Aumento
Liberali Destra- Partito Nazionale Liberale (NLP) 1,631 14,5 % +0,6 %  55 13,9 %   +4 Aumento
Moderati Associazione Liberale (FVg) 0,359   3,2 % +0,6 %  14   3,5 %   +5 Aumento
Sinistra- Partito Popolare Liberale (FVp) 0,736   6,5 % +0,8 %  28   7,1 %   +7 Aumento
Partito Popolare Tedesco (DtVP) 0,139   1,2 % +0,2 %   7   1,8 %   +1 Aumento
Cattolici Partito di Centro Tedesco (Zentrum) 2,180 19,4 % −0,3 % 105 26,4 %   +5 Aumento
Socialisti Partito Socialdemocatico di Germania (SPD) 3,259 28,9 % −2,8 %  43 10,8 % −38 Diminuzione
Diversi e Indipendenti Partiti regionali, minoranze1) 0,651   5,8 % −0,1 %  29   7,3 %   −3 Diminuzione
Partiti/alleanze di agricoltori2) 0,195   1,7 % −0,7 %   9   2,3 %   +1 Aumento
Partiti antisemiti3) 0,353   3,1 % +0,5 %  21   5,3 % +10 Aumento
Altri 0,228   2,0 % +0,9 %   2   0,5 %   −1 Diminuzione
Totale 11,263 100 % 397 100 %

Osservazioni:

I Gruppi parlamentari del XII Reichstag[modifica | modifica wikitesto]

Nel XII Reichstag non tutti i rappresentanti aderirono al gruppo parlamentare del loro partito di appartenenza. I parlamentari del BdL Rupp (Bretten), Roesicke (Kaiserslautern) e Hahn (Neuhaus/Oste) si iscrissero al gruppo conservatore tedesco. Il delegato DHP von Olenhusen (Göttingen) si unì al gruppo di centro. I rappresentanti dei socialisti e dei cristiano-sociali tedeschi si unirono ai colleghi del BdL Stauffer (Homburg), Roth (Böblingen), Vogt (Hall) e Vogt (Crailsheim) e ad altri esponenti della destra per formare il gruppo parlamentare dell'Unione economica. All'inizio della XII legislatura i gruppi del Reichstag avevano la seguente composizione[1]:

Centro 105
Conservatori tedeschi 62
Nazional-liberali 55
Socialdemocratici 43
Partito Popolare Liberale 27
Partito del Reich tedesco 24
Polacchi 20
Unione Economica 19
Associazione Liberale 14
Partito Popolare Tedesco 7
Partito Riformatore Tedesco 6
Non Iscritti 15

Nel corso della legislatura la forza dei singoli gruppi parlamentari è cambiata più volte a causa delle elezioni suppletive e dei cambiamenti dei gruppi parlamentari.

Storia del XII Reichstag dal 1907 al 1911[modifica | modifica wikitesto]

Il bilancio suppletivo venne approvato subito dopo le elezioni. Tuttavia il Cancelliere del Reich von Bülow era già pesantemente compromesso dall'affare Daily Telegraph del 1908 ed infine dovette dimettersi nel 1909 quando il blocco di Bülow si spaccò di fronte alla grande riforma finanziaria del Reich: i conservatori, insieme al Centro, ostacolarono la nuova legge sull'imposta di successione. Il successore di Bülow fu Theobald von Bethmann Hollweg.

I tre partiti della sinistra liberale (Partito popolare tedesco, Partito liberale tedesco e Associazione liberale) formarono un gruppo parlamentare comune dal 1908. A causa di ciò e della loro adesione al blocco di Bülow una parte del gruppo vicino a Theodor Barth se ne andò e costituì l'Associazione Democratica, che non ebbe successo. In seguito alla fine del blocco di Bülow i tre partiti citati si unirono definitivamente nel 1910 per fondare il Partito Popolare Progressista, che si sarebbe avvicinato alla socialdemocrazia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Reichstagshandbuch 1907., su Münchener Digitalisierungszentrum, S. 418.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ufficio Statistico Imperiale (ed. ): Statistiche delle elezioni del Reichstag del 1907. Prima parte: Panoramica comparativa delle elezioni del Reichstag del 1903 e del 1907 sulla base dei rapporti dei commissari elettorali . Verlag von Puttkammer e Mühlbrecht, Berlino 1907 (= pubblicazione speciale per le statistiche trimestrali del Reich tedesco).
  • Bureau des Reichstags (Hrsg.)
  • Gerd Harder : L'elezione del Reichstag del 1907 nella sua importanza per la storia dell'Impero tedesco. Un'inchiesta con particolare riferimento ai problemi coloniali . Lavoro d'esame, Kiel 1975 (masch.), 154 p.
  • Bernd Haunfelder : deputato del Reichstag del partito di centro tedesco 1871–1933. Manuale biografico e fotografie storiche (= documenti fotografici sulla storia del parlamentarismo e dei partiti politici. Volume 4). Droste, Dusseldorf 1999, ISBN 3-7700-5223-4 .
  • Bernd Haunfelder: I membri liberali del Reichstag tedesco 1871-1918. Un manuale biografico . Aschendorff, Münster 2004, ISBN 3-402-06614-9 .
  • Bernd Haunfelder: I membri conservatori del Reichstag tedesco dal 1871 al 1918. Un manuale biografico . Aschendorff, Münster 2009, ISBN 978-3-402-12829-9, pag. 336
  • Band II: Machtstaat vor der Demokratie, ISBN 3-406-44038-X.
  • Carl-Wilhelm Reibel: Manuale delle elezioni del Reichstag 1890-1918. Alleanze, risultati, candidati (= manuali di storia del parlamentarismo e dei partiti politici. Volume 15). Droste, Dusseldorf 2007, ISBN 978-3-7700-5284-4 .
  • ISBN 3-406-07610-6.
  • Wilhelm Heinz Schröder : deputato socialdemocratico del Reichstag e candidato al Reichstag 1898–1918. Manuale biografico-statistico (= manuali di storia del parlamentarismo e dei partiti politici. Volume 2). Droste, Dusseldorf 1986, ISBN 3-7700-5135-1 .
  • Frank O. Sobich: "Bestie nere, pericolo rosso". Razzismo e antisocialismo nell'impero tedesco. Campus Verlag, Francoforte sul Meno 2006, ISBN 3-593-38189-3 ( Campus Research 909).

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