Elezioni generali in Cile del 2009

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Elezioni presidenziali in Cile del 2009
Stato Bandiera del Cile Cile
Data
13 dicembre 2009 (primo turno),
17 gennaio 2010 (secondo turno)
Sebastián Piñera 2012.jpg
Eduardo Frei Chiledebate.jpg
Candidati
Partiti
Coalizioni
Voti
I turno
3.074.164
44,06%
2.065.061
29,60%
Voti
II turno
3.591.182
51,61%
3.367.790
48,39%
Distribuzione del voto per comune (I e II turno)
Presidente uscente
Michelle Bachelet (PS)
2005 2013

Le elezioni generali in Cile del 2009 si tennero il 13 dicembre per il primo turno delle elezioni del presidente e per il rinnovo del Parlamento (Camera dei deputati e Senato); il 17 gennaio 2010 ebbe luogo il secondo turno delle elezioni presidenziali.

Ebbero accesso al ballottaggio l'esponente di Sebastián Piñera Sebastián Piñera, sostenuto dalla Coalizione per il Cambiamento, e il candidato del Partito Democratico Cristiano Eduardo Frei Ruiz-Tagle, appoggiato dalla Concertazione dei Partiti per la Democrazia; l'esito elettorale vide la vittoria di Piñera, che ottenne il 51,61% dei voti.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Elezioni presidenziali[modifica | modifica wikitesto]

Candidati Partiti I turno II turno
Voti % Voti %
3 074 164 44,06 3 591 182 51,61
2 065 061 29,60 3 367 790 48,39
Partito Umanista
Nuova Maggioranza per il Cile: PH - PEV
1 405 124 20,14
Partito Comunista del Cile
Juntos Podemos Más: PC - IC
433 195 6,21
Totale
6 977 544
100
6 958 972
100

Elezioni parlamentari[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei deputati[modifica | modifica wikitesto]

Liste
Voti % Seggi
940 265 14,21 19
839 744 12,69 18
653 367 9,88 11
251 456 3,80 5
133 718 2,02 3
Indipendenti
115 828 1,75 1
2 934 378 44,35 57
1 525 000 23,05 37
1 178 392 17,81 18
18 021 0,27
Indipendenti
153 261 2,32 3
2 874 674 43,45 58
264 466 4,00 3
26 440 0,40
Indipendenti
65 892 1,00
Totale Chile Limpio Votez Feliz
356 798 5,39 3
95 177 1,44
3 815 0,06
Indipendenti
206 635 3,12
Totale Nuova Maggioranza per il Cile
302 627 4,57
Indipendenti
147 379 2,23 2
Totale
6 615 856
100
120

Senato[modifica | modifica wikitesto]

Le elezioni ebbero luogo in sette regioni: Arica e Parinacota (XV, circoscrizione 1); Tarapacá (I, circoscrizione 1); Atacama (III, circoscrizione 3); Valparaíso (V, circoscrizioni 5 e 6); Maule (VII, circoscrizioni 10 e 11); Araucanía (IX, circoscrizioni 14 e 15); Aysén (XI, circoscrizione 18).

Liste
Voti % Seggi
403 741 21,30 3
382 728 20,19 6
Indipendenti
70 124 3,70
856 593 45,19 9
314 145 16,57 4
262 503 13,85 3
175 017 9,23 2
68 482 3,61
820 147 43,27 9
46 730 2,47
Indipendenti
75 311 3,97
Totale Chile Limpio Vote Feliz
122 041 6,44
12 974 0,68
Indipendenti
79 266 4,18
Totale Nuova Maggioranza per il Cile
92 240 4,87
Indipendenti
4 461 0,24
Totale
1 895 482
100
18

Riepilogo per regione[modifica | modifica wikitesto]

Lista Arica e Parinacota Tarapacá Atacama Valparaíso Maule Araucanía Aysén Totale
UDI 23.733 32.657 1.909 179.474 165.968 403.741
RN 3.389 8.959 34.793 194.159 17.657 109.521 14.250 382.728
Ind. 6.172 63.952 70.124
Totale 27.122 41.616 36.702 373.633 189.797 173.473 14.250 856.593
PDC 4.268 2.651 100.655 136.177 59.058 11.336 314.145
PPD 19.693 128.287 114.523 262.503
PS 15.674 29.965 28.240 101.138 175.017
PRSD 64.529 3.953 68.482
Totale 19.942 32.616 47.933 293.471 237.315 173.581 15.289 820.147
PRI 20.706 2.901 11.495 11.628 46.730
Ind. 28.226 18.861 28.224 75.311
Totale 28.226 18.861 20.706 2.901 39.719 11.628 122.041
PH 8.569 4.405 12.974
Ind. 79.266 79.266
Totale 79.266 8.569 4.405 92.240
Ind. 4.461 4.461
Totale 75.290 93.093 105.341 753.732 435.681 391.178 41.167 1.895.482

Candidati[modifica | modifica wikitesto]

Dal giorno in cui Michelle Bachelet è diventata presidente, dentro i diversi partiti e coalizioni politiche esistenti nel paese sono circolati i primi nomi per i possibili candidati alla Presidenza per l'anno 2009. Qui sotto è presente una tabella riassuntiva dei candidati presidenziali di ciascuna coalizione.

Eduardo Frei Ruiz-Tagle[modifica | modifica wikitesto]

Eduardo Frei Ruiz-Tagle

Nel 1994 Frei risulta essere eletto Presidente del Cile con la più alta percentuale dei voti nella storia del Cile superando l'elezione di suo padre. Nel 2000 alla fine del suo mandato è stato nominato senatore a vita. Alle elezioni del 2005 si è ripresentato come candidato presidente ma a causa dello scarso sostegno della DC ha rinunciato, candidadosi come senatore ed è risultato eletto. Nominato Presidente del Senato nel 2006, nel corso del 2008 ha deciso di competere con Soledad Alvear all'interno della DC riapparendo nei sondaggi. Nel corso del 2007 ha criticato i potenziali candidati della coalizione per aver iniziato troppo presto la campagna elettorale.[1]. A seguito delle dimissioni di Soledad Alvear alla segreteria del partito è stato nominato candidato alle primarie. Attualmente è il principale candidato della Concertación in grado di competere contro Piñera. Eduardo Frei, il 5 gennaio 2009 ha ricevuto l'appoggio di Insulza, candidato alle primarie del PSCh. Il 17 gennaio 2009 ha ricevuto l'appoggio del Partito Socialista Cileno durante la convenzione presidenziale. Una settimana dopo il Partito per la Democrazia ha appoggiato la sua candidatura presidenziale. Il 26 gennaio si è iscritto alle primarie come candidato del PS-PPD-PDC. Tra le prime proposte di Frei figurano una nuova Costituzione per il Bicentenario della fondazione della nazione, discussione su temi etici quali aborto e matrimonio omosessuale e ovviamente temi economici e sociali. Eduardo Frei ha promesso di proseguire la politica sociale ed economica oltre quella estera della presidente Michelle Bachelet. Dopo la vittoria alle primarie di aprile è stato proclamato candidato alla presidenza del centrosinistra. Il 18 aprile ha ricevuto il sostegno anche dal movimento Fuerza País.

Sebastián Piñera[modifica | modifica wikitesto]

Sebastián Piñera

Militante di Rinnovamento Nazionale, fu uno dei pochi esponenti della destra cilena che al plebiscito nazionale del 1988 votò contro il generale Augusto Pinochet e votò a favore della democrazia. In questo momento è la migliore opzione del centrodestra per poter vincere le elezioni del 2009 secondo diversi sondaggi. Alle elezioni del 2005 è stato sconfitto da Michelle Bachelet con il 46% dei voti al ballottaggio, penalizzato anche da alcuni dissidenti dell'UDI che non lo hanno sostenuto al secondo turno. Piñera è in vantaggio su tutti i principali candidati concertazionisti. In passato indagato per lo scandalo di corruzione chiamato Piñeragate simile alla nostra Tangentopoli. Piñera è stato appoggiato anche dal partito Chile Primero nato da alcuni membri del PPD. Piñera, tuttavia, deve far fronte alle accuse di conflitto d'interesse causate dal possesso di azioni in alcune grandi compagnie del paese sia in campo televisivo che in campo sanitario. Alcuni deputati della Democrazia Cristiana Cilena lo hanno paragonato a Silvio Berlusconi esprimendo la loro preoccupazione per questa motivazione. Nel mese di marzo 2009 Piñera è stato criticato per le azioni in FASA, la compagnia cilena delle farmacie, che tenuto nascosto all'opinione pubblica per tanto tempo ha generato una serie di proteste nei suoi confronti. La sua candidatura è sostenuta anche dal partito centrista ChilePrimero.

Jorge Arrate[modifica | modifica wikitesto]

Jorge Arrate

Senatore del Partito Socialista Cileno, sostenitore di un'alleanza tra la Concertación e la Juntos Podemos Más con Eduardo Frei candidato alla presidenza.[2]. Il 17 gennaio 2008 lascia polemicamente il partito per candidarsi alla testa del suo nuovo movimento. Il 25 aprile 2009 nella convention della Juntos PODEMOS ha ottenuto oltre 1145 sui 1478 delegati presenti ed è stato sostenuto anche dal Partito Comunista del Cile. A seguito del ritiro dell'appoggio del Partito Umanista in favore di Marco Ominami si è iscritto al Partito Comunista.

Marco Enríquez-Ominami[modifica | modifica wikitesto]

Marco Enríquez-Ominami

Il deputato del Partito Socialista Cileno non condividendo la modalità con cui il presidente del suo partito Camilo Escalona ha candidato il senatore della DC Eduardo Frei Ruiz-Tagle ha deciso di candidarsi alla presidenza del Cile contro il parere del suo partito. Intenzionato a presentarsi alle elezioni primarie la sua candidatura è stata respinta perché non appoggiato da nessun partito. Appoggiato da altri esponenti del centrosinistra ha deciso di presentarsi alle elezioni come candidato indipendente e per questo motivo dovrà presentare le firme necessarie per le candidatura indipendenti al Tribunale Superiore Elettorale. Secondo gli ultimi sondaggi potrebbe ottenere oltre il 10% dei voti al primo turno. Nonostante ciò Marco Enríquez-Ominami si dice pronto a dialogare con il candidato ufficiale della coalizione[3]. L'11 luglio riceve l'appoggio dagli umanisti che inizialmente sostenevano Arrate[4]. È sostenuto anche dagli ecologisti del Partito Ecologista Verde del Cile.

Candidature ritirate[modifica | modifica wikitesto]

  • Aucán Huilcamán Paillama. Leader del popolo Mapuche, si era presentato alle elezioni del 2005 ma la sua candidatura è stata respinta dal Tribunale Superiore Elettorale per la mancanza di firme sufficienti per le candidature indipendenti. Dopo le elezioni municipali del 2008 ha espresso il suo desiderio di candidarsi.
  • Pamela Jiles (Indipendente). Nel mese di febbraio del 2009 Jiles, nota giornalista, annuncia la sua candidatura presidenziale senza essere appoggiata da alcun formazione politica per sottolineare la diversità della sua candidatura che, a suo avviso, è dedicata al popolo. All'inizio di settembre afferma annuncia il suo ritiro per appoggiare Navarro.
  • Adolfo Zaldívar. Presidente del Senato Cileno dall'12 marzo 2008 al 13 marzo 2009. Ex membro della DC è attualmente iscritto al gruppo misto del Senato. Nel corso del mese di dicembre 2008 i partiti di Por un Chile Limpio decidono di candidarlo alla presidenza del Cile. A gennaio ha ricevuto l'appoggio del Partito Regionalista degli Indipendenti (di tendenza centrista) mentre gli ecologisti preferiscono sostenere Ominami. Zaldívar si presenta come candidatura di centro, equidistante da quella di Frei, di centro-sinistra, e quella di Piñera di centro-destra. Sostiene un programma riformista incentrato sull'autonomismo. Rifiuta il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l'aborto e ha criticato il candidato della Concertación che si è detto disponibile di dialogare su questi temi. Zaldívar nel corso della campagna elettorale ha più volte affermato la possibilità di ritirarsi dalla competizione elettorale lasciando spazio ad un probabile accordo con il candidato Eduardo Frei Ruiz-Tagle[5]. Il 14 settembre 2009 ha annunciato il suo ritiro dalla corsa presidenziale[6].
  • Alejandro Navarro Brain. Senatore, ex membro del Partito Socialista nel corso del 2008 ha manifestato le sue critiche al suo partito e al governo in carica per aver attuato delle politiche da lui definite come neoliberiste e troppo legate agli Stati Uniti. Navarro sostiene i presidenti Hugo Chávez (Venezuela) e Fidel Castro (Cuba). A seguito della partecipazione ad una manifestazione sindacale in cui un poliziotto è stato ferito Navarro ha rischiato di essere espulso dal Senato del Cile. Navarro in questa occasione annuncia la sua candidatura come indipendente e fonda il partito di estrema sinistra Movimento Ampio Sociale che sostiene la "Rivoluzione Bolivariana" del Presidente venezuelano. L'11 novembre del 2008 annuncia la sua candidatura presidenziale. Il 5 gennaio 2009 annuncia il suo ritiro se il potenziale candidato della Juntos PODEMOS Jorge Arrate avesse ottenuto il 7% in più di lui nei sondaggi[7]. Navarro non ha avuto intenzione d'integrare il proprio partito nella coalizione della sinistra extraparlamentare perché rivendica una certa autonomia e per il suo tratto bolivariano e per divergenze sulle modalità di selezione del candidato unico della sinistra[8]. Il 23 settembre annuncia il suo ritiro e l'appoggio ad Enríquez-Ominami[9].

Liste[modifica | modifica wikitesto]

Concertazione dei Partiti per la Democrazia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni primarie della Concertación del 2009.
Logo della Concertazione dei Partiti per la Democrazia

Eduardo Frei Ruiz-Tagle membro della Democrazia Cristiana, è il candidato della coalizione di centro-sinistra

L'alleanza di centro-sinistra è al governo del paese dal 1990 e alla fine del mandato di Michelle Bachelet, che scadrà l'11 marzo 2010 avrà totalizzato 20 anni al potere. I partiti della coalizione hanno concordato che per la scelta del candidato unico si sarebbe ricorso alle elezioni primarie come nelle elezioni presidenziali del 1993 e nelle elezioni presidenziali del 1999.

Alcuni esponenti della Democrazia Cristiana, tra cui l'ex presidente Patricio Aylwin hanno ribadito che il candidato alla presidenza dovrà provenire da tale partito[10].

Tra i possibili candidati alla presidenza figuravano l'ex presidente Ricardo Lagos (PS/PPD), la leader della DC Soledad Alvear, Eduardo Frei Ruiz-Tagle, ex presidente appartenente alla DC e José Miguel Insulza (PS), segretario dell'Organizzazione degli Stati Americani dal 2005. Nei primi sondaggi pubblicati dal giornale conservatore-moderato sembrava che i principali aspiranti alla carica presidenziale fossero Ricardo Lagos e Soledad Alvear. Ma progressivamente questi potenziali candidati hanno ridemensionato il proprio consenso di fronte al principale candidato dell'opposizione ossia Sebastián Piñera di Rinnovamento Nazionale.

A seguito della prima sconfitta nella storia della coalizione alle elezioni municipali 2008 (sebbene solo nelle elezioni dei sindaci) Soledad Alvear ha rinunciato alla leadership del suo partito e Ricardo Lagos dopo alcuni giorni ha annunciato il suo ritiro dalla corsa presidenziale. Gli unici rimasti come potenziali candidati sono Eduardo Frei Ruiz-Tagle e José Miguel Insulza ma a questi bisognerà aggiungere anche il leader del Partito Radicale Social Democratico José Antonio Gómez. I primi sondaggi dopo il nuovo scenario presente nella coalizione danno Frei vincitore su Insulza e lo indicano come miglior opponente al candidato dell'Alianza por Chile. Il 5 gennaio 2009 Insulza annuncia il suo ritiro e dichiara il suo pieno appoggio a Frei ormai l'unico potenziale candidato della coalizione.

Il 17 gennaio il Partito Socialista Cileno proclama Eduardo Frei come suo candidato alle elezioni primarie e il 24 gennaio dal Partito per la Democrazia. Intanto vengono diffusi i primo sondaggi su un ipotetico ballottaggio con Piñera e danno Frei in forte recupero. Nonostante ciò José Gómez non rinuncerà alla partecipazione alle primarie che si svolgeranno al livello regionale tra il 5 aprile e il 17 maggio. Il 26 gennaio entrambi si iscrivono come candidati alle primarie.

Il primo round si svolge nella Regione del Libertador General Bernardo O'Higgins e nella Regione del Maule. Eduardo Frei Ruiz-Tagle sconfigge José Antonio Gómez con il 64,9% dei voti[11] e per questo motivo quest'ultimo ha ammesso la sconfitta e si è ritirato dalla competizione.

Nonostante ciò alcuni settori della coalizione non hanno gradito la modalità con cui Frei è stato proclamato Presidente e per questo motivo hanno deciso di candidare il deputato socialista Marco Enríquez-Ominami alla presidenza come indipendente pro-Concertación. Questo ha suscitato molte perplessità all'interno del centro sinistra perché tale candidatura potrebbe creare problemi al candidato ufficiale della coalizione. Per questo motivo è possibile il raggiungimento di un accordo tra i due candidati alla presidenza[12].

Il programma di Frei è incentrato sulla continuazione del mandato presidenziale di Michelle Bachelet che ha ottenuto elevate percentuali di consenso specialmente durante gli ultimi mesi del suo governo, arrivando fino all'80%. Tra le novità proposte dal candidato presidenziale vi è una nuova Costituzione per il Bicentenario della fondazione dello Stato Cileno, una nuova politica energetica, più diritti a donne e minoranze sessuali, politiche giovanili e politica sociale di attenzione verso la classe media e quella bassa. Obiettivo della candidatura è di riunire tutte le forme e le idee di progressismo democratiche: socialdemocrazia, liberalismo sociale ed il cristianesimo sociale, già presenti all'interno della coalizione di governo.

Coalizione per il Cambiamento[modifica | modifica wikitesto]

Lodo della Coalizione per il Cambiamento

La coalizione di centrodestra non ha mai organizzato elezioni primarie[13] per la scelta del proprio candidato alla presidenza. Fino al 2005 il meccanismo di selezione del candidato era stabilito dai dirigenti dei partiti e dai consigli nazionali di questim ultimi. A causa di questa mancanza di selezione del candidato attraverso le primarie nelle elezioni precedenti l'Alianza por Chile si è presentata divisa alla competizione elettorale.

Il candidato della coalizione è Sebastián Piñera del partito Rinnovamento Nazionale e il 12 dicembre 2008 anche l'altro partito dell'alleanza, l'Unione Democratica Indipendente (UDI) ha ribadito la sua volontà di candidare Sebastián Piñera[14] alle prossime presidenziali in quanto è attualmente il miglior candidato e praticamente in vantaggio su tutti potenziali candidati della Concertación in tutti i sondaggi.

Durante i mesi precedenti della campagna elettorale all'interno dell'Alianza sono sorte alcune perplessità da parte di alcuni esponenti tra cui Pablo Longueira, ex presidente dell'Unione Democratica Indipendente, che si è ritirato dal team di campagna elettorale del candidato di RN suscitando molte polemiche. Piñera nel mese di aprile ha dovuto affrontare varie critiche circa il suo enorme conflitto d'interesse.

Il 12 dicembre 2008 i partiti della coalizione lo hanno proclamato come candidato ufficiale della coalizione oppositrice.

Il 7 maggio 2009 l'Alianza por Chile ha costituito assieme al partito politico Primo Cile alla costituzione della coalizione di centro-destra Coalizione per il Cambio che riunisce anche altri movimenti politici centristi. Tale coalizione si è presentata anche alle elezioni per il rinnovo del Congresso.

La campagna elettorale della destra è caratterizzata da un certo pragmatismo specialmente nell'ambito dei diritti civili, anche se tale decisione ha suscitato critiche all'interno dell'Unione Democratica Indipendente, di orientazione ultraconservatore e nazionalista.

Juntos Podemos Más[modifica | modifica wikitesto]

Logo di Juntos Podemos Más

La coalizione della sinistra radicale partecipa alla seconda elezione presidenziale dalla sua fondazione.

Oltre al Partito Comunista del Cile, al Partito Umanista Cileno e alla Sinistra Cristiana del Cile (i partiti fondatori) sono entrati nella Juntos Podemos anche alcuni dissidenti della Concertazione di centro sinistra come Jorge Arrate (ex PS). Inizialmente anche il Movimento Ampio Sociale di Alejandro Navarro (ex PS) era entrato nell'alleanza ma ne è uscito poco dopo a causa di divergenze con gli altri dirigenti della coalizione.

Il 25 aprile 2009 si è svolta la convention della coalizione per scegliere il candidato unico della Juntos Podemos, con oltre il 77% dei voti dei delegati Jorge Arrate è stato proclamato candidato alla presidenza e ha sconfitto il leader del Partito Umanista Cileno Tomás Hirsch.

Tuttavia l'11 luglio il Partito Umanista ritira l'appoggio al candidato Jorge Arrate e dà il suo appoggio al candidato indipendente Marco Enríquez-Ominami[15]

Due giorni dopo il candidato Arrate si iscrive al Partito Comunista del Cile con l'obiettivo di rafforzare la propria candidatura a seguito della defezione umanista.

Nel corso del mese di agosto Arrate si è detto disponibile a rititarsi dalla competizione elettorale a favore di Navarro al fine di creare una candidatura di sinistra più forte, ma tale appello non ha avuto effetti dato che alla fine Navarro ha appoggiato Enríquez-Ominami.

Scopo della candidatura di Arrate è di recuperare i valori del socialismo e di darle una maggiore rappresentanza all'interno della vita politica cilena.

Nuova Maggioranza per il Cile[modifica | modifica wikitesto]

Logo della Nuova Maggioranza per il Cile

La candidatura indipendente dell'ex socialista Marco Enríquez-Ominami riunisce il Partito Umanista Cileno proveniente dalla Juntos Podemos e il Partito Ecologista Verde del Cile proveniente dalla coalizione di centro Cile Limpido. Il nome della coalizione formatasi è definita come Nueva Majoría para Chile.

Tale coalizione si è presentata anche alle elezioni del Congresso, ma è formata prevalentemente da candidati indipendenti provenienti dal centro-sinistra. Politicamente è generalmente schierata su posizioni di centrosinistra ma è di difficile collocazione in base al programma del candidato che dal punto di vista sociale è schierato su posizioni progressiste mentre in campo economico è su posizioni liberali.

Lo scopo generale dell'alleanza è di creare una nuova alternativa alla politica cilena dalla tradizionali coalizioni esistenti nel paese e di creare una forza liberale e libertaria con il forte sostegno ai diritti civili, come l'aborto e il matrimonio gay.

Sondaggi[modifica | modifica wikitesto]

I principali quotidiani del Cile ossia El Mercurio e La Tercera hanno cominciato a diffondere i sondaggi relativi ad un ipotetico ballottaggio tra i potenziali candidati della Concertación de Partidos por la Democracia e dell'Alianza por Chile. Sono stati pubblicati a partire dal 28 aprile del 2007 quando venne dedicato sul quotidiano "La Tercera" un primo speciale dedicato alle elezioni presidenziali del 2009. Da notare che in tutti i sondaggi il candidato dell'Alianza è in vantaggio contro i principali candidati della coalizione avversa tranne nel sondaggio relativo al 1º settembre 2007 in cui Soledad Alvear era alla pari del conservatore. Il sondaggio relativo all'8 gennaio 2009 mostra che l'enorme vantaggio di Piñera sul candidato Frei si è ridotto notevolmente (esattamente fino al 2,3%) rispetto ad uno stesso scenario riportato nel sondaggio del 28 aprile 2007 in cui Frei era in svantaggio di circa 33 punti percentuali. Secondo il sondaggio pubblicato da TNS-Time Chile, il 31 marzo 2009, per la prima volta il candidato dell'Alianza è risultato sfavorito per circa 2 punti percentuali rispetto a Frei.

Campagna elettorale[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la Costituzione Cilena la campagna elettorale sarebbe dovuta iniziare il 13 novembre 2009 esattamente un mese prima delle elezioni[16] ma di fatto i vari candidati hanno cominciato la campagna già prima di tale data. A partire da settembre sono stati pubblicati già i primi manifesti elettorali ed in televisione sono state trasmesse dalle 20:40 fino alle 21:00 i vari spot elettorali dei quattro candidati alla presidenza ossia: Eduardo Frei Ruiz-Tagle, Jorge Arrate, Marco Enríquez-Ominami e Sebastián Piñera. La campagna elettorale è terminata il giorno 10 dicembre e da quel momento non potranno essere pubblicati sondaggi e tantomeno spot elettorali in televisione per il rispetto dei tre giorni di silenzio elettorale.

Manifesto della campagna di Eduardo Frei Ruiz-Tagle.

Il candidato della coalizione di centrosinistra Concertación de Partidos por la Democracia al governo da quasi 20 anni ha scelto a seguito delle primarie della coalizione di aprile 2009 ha scelto come suo candidato l'ex Presidente democristiano Eduardo Frei Ruiz-Tagle che fin da dicembre ha iniziato la sua campagna elettorale. Il tema principale della campagna concertazionista è la continuazione dell'opera di governo della Presidente Bachelet in particolare sui temi di riforma del lavoro e di assistenza alla classe media che per anni ha garantito la vittoria della Concertazione. Lo slogan adottato da Frei è Vamos a vivir mejor e Yo soy Chile y quiero a Frei per attirare quella parte di elettorato sostenitore del governo ma che in generale è disaffezionata dalla sua coalizione a causa di un calo dell'immagine e del prestigio della Concertación degli ultimi anni. Frei per attirare l'elettorato progressista ha garantito un maggiore ruolo dello Stato nell'economia e il diritto della pillola del giorno dopo e per attirare il voto centrista è stato sostenuto anche dalla Chiesa Evangelica i cui proseliti rappresentano il 16% della popolazione del paese, oltre ad incontri vari con la Conferenza Episcopale Cilena.

Manifesto della campagna elettorale Sebastián Piñera.

La campagna di Sebastián Piñera è incominciata fin dal termine delle elezioni presidenziali del 2005 in cui risultò sconfitto dall'attuale Presidente Michelle Bachelet e che solo negli ultimi mesi si è rafforzata. Il tema centrale della campagna elettorale della coalizione di centrodestra Alianza por Chile è il termine del lungo governo del centrosinistra iniziato nel 1990 e che ha ottenuto l'appoggio elettorale in successive tre elezioni presidenziali di seguito. A seguito del forte aumento della popolarità della Presidente Bachelet, la campagna aliancista si è mostrata più pragmatica e meno offensiva nei confronti del governo anche se la destra ha accusato la Presidente di intervenire nella campagna elettorale di Frei, lo sfidante di centrosinistra. La campagna è stata organizzata nello stesso stile di Barack Obama e Nicolas Sarkozy per dare una nuova immagine all'opposizione dell'Alleanza. Gli slogan della campagna elettorale sono: Un Chile así e Así queremos Chile, incentrata per attirare l'elettorato deluso della Concertación ma che non si collocano nell'area di destra.

Marco Enríquez-Ominami ha lanciato la sua campagna di raccolta firme per registrare la sua candidatura, inserendo i propri manifesti sugli autobus e in altri punti strategici delle città. Dopo aver ottenuto le firme necessarie e ha approvato la sua candidatura, Enriquez-Ominami ha incominciato la sua campagna elettorale. All'interno della sua campagna ha utilizzato le frasi Marco por ti e Chile cambió, facendo appello al concetto di rinnovamento.

La candidatura di Jorge Arrate è stata caratterizzata da difficoltà iniziale a causa della mancanza di fondi necessari per finanziare la campagna elettorale. Il tema centrale è prevalentemente incentrato sui valori della sinistra ed il socialismo. Molti dei manifesti elettorali di Arrate richiamano l'Unidad Popular e Salvador Allende simili a quelli pubblicati in occasione delle elezioni del 1964 e del 1970[17]. Inoltre, Arrate ha lanciato un appello a quei socialisti che non si riconoscono nella candidatura di Frei[18].

I quattro candidati alla presidenza, da sinistra Jorge Arrate, Sebastián Piñera, Eduardo Frei Ruiz-Tagle e Marco Enríquez-Ominami durante un dibattito.

Arrate e Frei hanno poi sostenuto un patto di alleanza nel caso di passaggio del candidato concertazionista al ballottaggio con lo scopo di evitare la vittoria del centrodestra[19][20]. Tale patto è stato proposto anche a Ominami ma quest'ultimo ha rifiutato[21].

Posizione politica dei candidati[modifica | modifica wikitesto]

  • Eduardo Frei Ruiz-Tagle-Vamos a vivir mejor. Il programma di governo del candidato del centro-sinistra è incentrato sulla continuazione politica del governo di Michelle Bachelet e del governo della Concertación de Partidos por la Democracia. Obiettivo della candidatura è di capitalizzare l'elevata popolarità della Presidente Bachelet che è giunta fino all'80% e di presentarsi all'elettorato come l'erede naturale del governo Bachelet. La Concertación punta al quinto governo consecutivo dalla caduta del regime di Augusto Pinochet. Tra i principali punti programmatici di Frei vi sono la riforma del mondo del lavoro, una nuova Costituzione in occasione del Bicentenario della fondazione del Cile, federalismo ed il sostegno di alcuni diritti civili come le unioni civili e la pillola abortiva. In campo economico propone il modello "meno mercato più Stato" con il sostegno pubblico alle piccole e medie imprese colpite dalla crisi economica internazionale, anche se ha coinvolto il paese in maniera più leggera. La candidatura si propone di racchiudere le idee politiche riferite al progressismo democratico e riformiste come la socialdemocrazia, cristianesimo sociale, liberalismo sociale.
Tema Jorge Arrate[22] Marco Enríquez-Ominami[23] Sebastián Piñera[24] Eduardo Frei[25]
Economia, mercato del lavoro ed energia
Sistema previdenziale Riforma totale Statalizzare Mantenere sistema privato Statalizzare
Flessibilità del lavoro. Contrario Per donne e giovani Per donne e giovani Modificarlo
Tasse Meno IVA e più tasse per redditi elevati ed imprese Riforma completa Meno IVA anche per le imprese Aumento alle imprese
CODELCO No alla privatizzazione Privatizzare per meno del 5% Privatizzare entro il 50% No alla privatizzazione
Disoccupazione Aiuti statali Creazione agenzia della disoccupazione Creare 1 milione di posti Aiuti statali
Bonus postnatalità Sí. Sí. Sí. Sí.
Piccole e medie imprese Appoggio statale Appoggio statale Creazione officina dell'impresa Tutela e sostegno
Agricoltura Protezionismo Investimenti statali Più crediti Investimenti statali
Energia Energia rinnovabile e no nucleare e HidroAysén Energia rinnovabile e dialogo sul nucleare Energia rinnovabile e nucleare e HidroAysén (su condizioni) Energia rinnovabile, nucleare e HidroAysén (su condizioni)
Istruzione e cultura
Istruzione pubblica Statalizzare Statalizzare Riforma Riforma
Valutazione docente Per tutti NR Per tutti Volontaria per anziani e obbligatoria per nuovi
Osservatorio sull'istruzione Sí. Sí. Sí. Sí.
Sostegno statale NR NR Raddoppio entro 8 anni Aumento del 20%
Finanziamento scuole superiori Assegnazione diretta dei fondi Finanziamento a scuole in difficoltà Più crediti per studenti Più crediti per studenti concessi dallo Stato
Tasse sui libri Eliminare Ridurre. Eliminare Mantenere
Fondi culturali Perfezionare Aumento Aumento Perfezionare
Ministero dello Sport Sí. Sí. NR Sí.
Salute
Specialisti della PA Aumento salario Più specialisti Più specialisti Più specialisti
Infrastruttura sanitaria Miglioramento Nuovi ospedali Nuovi ospedali Miglioramento
tassa 7% per pensionati Eliminare Eliminare (per meno abbienti) Eliminare (per meno abbienti) Eliminare (per meno abbienti)
Disabili Sostegno Leggi adatte Riforma Leggi adatte ed inserimento nel lavoro
Casa e trasporto
Politica abitativa Nuova politica Aumento della case popolari Aumento delle case popolari. Mantenere politiche
Trasporto pubblico Statalizzare. Aumento privatizzazione NR Statalizzare
Puente de Chacao Costruire. Valutare Valutare Valutare
Sicurezza
Nuovi carceri Mantenerle Mantenerle Aumento Mantenerle
Politiche carceriali No alla repressione Ampliare programma "Chile crece Contigo" per evitare minorenni Limitare libertà provvisoria Nuovo sistema giudiziario
Narcotraffico Repressione droga Scindere microtraffico e narcotraffico Leggi dure NR
Legalizzazione maryuana Si per uso personale Contrario Contrario Contrario
Valori etici
Aborto Favorevole Favorevole Contrario Disposto al dialogo
Eutanasia Favorevole Disposto al dialogo Contrario NR.
Indulto Contrario Contrario Solo per malati Dipende dai casi
Pillola abortiva A favore. A favore. A favore. A favore.
Pena di morte No No No No
Leggi per omosessuali Matrimonio Matrimonio, no ad adozioni Unioni civili, no ad adozioni Unioni civili, dialogo su adozioni
Sistema politico e politica estera
Campagne e partiti Riforma legge spesa Finanziamento pubblico Riforma legge spesa Riforma legge spesa
Legge elettorale Sistema proporzionale Cambiare Mantenere Cambiare
Voto all'estero Si Si Si con condizioni Si
Ruolo dello Stato Più stato Aumento dei privati Aumento dei privati Aumento dei privati
Devolution Si Consigli regionali eletti popolarmente Più sostegno Favorevole
Costituzione Assemblea Costituente Nuova Mantenerla Nuova
Popoli indios Riconoscimento costituzionale Riconoscimento costituzionale Riconoscimento costituzionale Riconoscimento costituzionale
Spese militari Trasparenza Mantenerle Mantenerle Trasparenza
Cuba Contro l'embargo Contro il governo Contro il governo Contro il governo
Sbocco sul mare per Bolivia Si Si. Benefici portuali Ridurre relazioni

Dibattiti presidenziali[modifica | modifica wikitesto]

I quattro candidato al dibattito dell'ANP Talca, 6 novembre 2009.
Dibattito presidenziale del 16 novembre 2009 presso l'ANATEL.

Il 10 settembre, il canale televisivo nazionale Televisión Nacional de Chile confermò che il primo dibattito presidenziale si sarebbe svolto il giorno 23 settembre 2009 tra i candidati alla presidenza cilena negli studi televisivi della TVN. L'annuncio venne poi confermato dai coordinatori dei sei candidati alla presidenza. Il 14 settembre i 5 candidati assistettero al sorteggio per l'ordine di riposte durante il dibattito presidenziale. Il sesto candidato, Adolfo Zaldívar si è ritirato dalla competizione elettorale, stessa sorte toccata ad Alejandro Navarro che il giorno prima del dibattito ha annunciato il suo ritiro e il sostegno al candidato indipendente. Il dibattito ha assunto il nome di Decisión '09 ed è stato condotto dal noto giornalista Alejandro Guillier.

Il giorno 9 ottobre si è realizzato il primo dibattito radiofonico presso l'Archi in associazione con la Universidad Mayor, il dibattito è stato condotto da Alejandro de la Carrera, Verónica Franco, Cony Stipicic e Beatriz Sánchez. Consiste in quattro domande in blocco di 18 minuti per ciascun candidato. A seguito si è svolto un sondaggio sul sondaggio realizzato grazie a focus group per 2.000 persone.

Il 6 novembre si è realizzato un terzo confronto presso la Asocación Nacional de Prensa (ANP) a Talca, trasmesso da CNN Chile. Un quarto si è svolto il 9 novembre presso Chile debate su Canal 13.

Il 16 novembre si è svolto il dibattito presidenziale trasmesso da ANATEL, Megavisión, Televisión Nacional de Chile, Red Televisión, Universidad Católica Canal 13, Chilevisión, UCV Televisión y Telecanal. I moderatori del dibattito sono Catalina Edwards (Mega), Amaro Gómez-Pablos (TVN), Felipe Vidal (RED), Iván Valenzuela (C13) e Fernando Paulsen (CHV).

L'ultimo confronto si sarebbe dovuto tenere il 17 novembre presso la conferenza degli imprenditori (Enade) ma il candidato di centro-sinistra Eduardo Frei, in qualità di senatore, ha preferito partecipare alla seduta del Senato sull'istruzione. Assente per motivi di salute il candidato comunista Jorge Arrate.

Ufficialmente la campagna elettorale dovrebbe ripartire, come di consueto nelle precedenti elezioni presidenziali, dopo le festività natalizie ma di fatto i candidati alla presidenza hanno già iniziato comizi ed incontri elettorali. Entrambi i candidati contendono l'elettorato di Marco Ominami ma quest'ultimo ha affermato che per adesso non sosterrà nessun candidato[26] nonostante la sua precedente appartenenza alla Concertación e dal fatto che la maggior parte dell'elettorato proviene dalla coalizione di governo e quindi intenzionato a votare per Frei[27][28][29].

Tuttavia Piñera cerca attraverso nuovi slogan e nuove proposte di ottenere l'elettorato di Enríquez-Ominami[30]. Riguardo agli slogan di campagna elettorale Frei ha modificato il suo Vamos a vivir mejor in Todos por Chile, Todos por Frei! e mantiene contatti con Arrate e Ominami per ottenere supporto elettorale[31].

In questa campagna elettorale per il secondo turno si scontranno due modelli differenti di modello di Stato, da una parte quello di Frei basato sulla continuazione dei governi della Concertación basati su strategie economiche di stampo keynesiane e sull'intervento dello stato nei settori strategici dell'economia assieme al sostegno per le famiglie al di sotto della linea di povertà oltre a rappresentare il "progressismo"[32], e quello di Piñera nettamente più liberal-conservatore e liberista seguendo il suo spirito imprenditoriale che gli è valso il titolo di Berlusconi chileno per il suo conflitto d'interesse paragonabile con quello del Primo ministro italiano[33][34][35].

Il giorno 20 dicembre il Partito Comunista e della Juntos Podemos annuncia l'appoggio esterno a Frei a seguito di un accordo politico-programmatico[36][37][38][39][40].

Incognita resta il deputato ex socialista Marco Enríquez-Ominami[41] che dopo la sconfitta al primo turno non ha dato indicazioni di voto per il ballottaggio, tuttavia molti sostenitori della sua campagna elettorale hanno intenzioni di sostenere e partecipare alla campagna elettorale di Eduardo Frei[42][43].

Tuttavia l'ex collaboratore di Marco Ominami Pedro Anguita dà il suo appoggio al candidato del centrodestra[44]. Il clima della campagna elettorale appare molto teso anche durante il periodo delle festività del Natale, con scambi di reciproche accuse tra i candidati alla presidenza[45][46].

Alla fine di dicembre i leader del Partito per la Democrazia e Partito Radicale Social Democratico, rispettivamente Pepe Auth Stewart e José Antonio Gómez, si dimettono dalle cariche di segretari accogliendo la proposta del candidato indipendente Marco Enríquez-Ominami di rinnovare la Concertación e di conseguenza per garantire l'appoggio di Ominami a Frei per il secondo turno[47][48][49]. I leader socialista e democratico cristiano respingono invece l'ipotesi di dimissioni[50][51][52].

La strategia di Frei per questa campagna elettorale è marcare la sua distanza rispetto ai partiti che lo sostengono per presentarsi come candidato presidenziale in grado di rappresentare tutti i cileni e marcando più la sua coalizione di appartenenza ossia la Concertación e in generale l'elettorato progressista e democratico[53]. Per contro il candidato conservatore Sebastián Piñera critica questo atteggiamento assunto dal candidato di centro-sinistra[54] e le critiche provengono anche dalla sua coalizione[55].

La campagna elettorale del candidato del governo continua con la presenza di nuove persone che provengono dalla società ed indipendenti dalla politica[56] ed invita all'elettorato a non emettere voti bianchi e/o nulli perché questi favoriscono l'opposizione della destra[57]. Il candidato ha subito un piccolo incidente durante la visita elettorale a Puerto Montt ma ne è uscito indenne[58]. Il governo per attirare l'appoggio dell'elettorato di Ominami discute su riforme proposte dal candidato indipendente durante la campagna elettorale al primo turno[59].

Intanto il candidato conservatore accusa Frei di alimentare una campagna elettorale basata sulla paura e sugli attacchi alla coalizione della destra per i ruoli assunti durante la dittatura di Pinochet[60] e presenta il programma per i primo cento giorni di governo[61][62].

Molti voti noti televisivi hanno dato appoggio al candidato Frei e la campagna elettorale del candidato concertazionista si è spostata sui mezzi televisivi[63]. Frei riceve l'appoggio del padre, ed ex leader socialista, di ME-O ossia Carlos Ominami[64]. I sostenitori di Frei accusano l'evantuale presenza di pinochettisti in eventuale governo di Piñera che con la loro tendenza conservatrice specialmente in materia economica potrebbero vanificare le promesse della candidatura del centrodestra basta su cambio e nuovo corso politico nel paese[65].

Frei riceve l'appoggio ufficiale del candidato indipendente Marco Enríquez-Ominami anche se non ha risparmiato critiche alla candidatura concertazionista e allo stesso Frei, ma ha ribadito la lontananza nei confronti della destra e del suo candidato[66][67][68]. Frei e la Concertazione hanno accolto positivamente il sostegno dell'indipendente ex socialista[69][70].

La presidente Michelle Bachelet ha ribadito il suo pieno sostegno a Frei e si dice soddisfatta dell'appoggio di ME-O al candidato concertazionista e criticando il candidato del centrodestra soprattutto sul suo conflitto di interesse[71] ma ciò ha creato scalpore nell'opposizione che accusano di interventismo elettorale la presidente[72].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ El Mercurio, 29 aprile 2007. Frei critica anticipo della campagna elettorale per le presidenziali Archiviato il 16 luglio 2007 in Internet Archive.
  2. ^ Arrate 2009, 10/10/2007, «Arrate propone una candidatura di sinistra e di centro per il primo turno ed un'unica per il ballottaggio assieme ad accordo parlamentare»[collegamento interrotto]
  3. ^ La Tercera, Marco Enriquez-Ominami offre alternativa a Frei Archiviato l'11 dicembre 2013 in Internet Archive.
  4. ^ PH appoggia ad Enríquez-Ominami Archiviato l'11 dicembre 2013 in Internet Archive.
  5. ^ Zaldivar si dice disponibile al dialogo con Frei Archiviato l'8 agosto 2014 in Internet Archive.
  6. ^ Zaldívar si ritira dalla corsa presidenziale Archiviato il 14 maggio 2014 in Internet Archive.
  7. ^ Navarro annuncia suo ritiro dalla corsa presidenziale se Arrate supera il 7% la sua candidatura nei sondaggi Archiviato il 13 luglio 2011 in Internet Archive.
  8. ^ Navarro chiede primarie aperte nella sinistra Archiviato il 22 maggio 2011 in Internet Archive.
  9. ^ Navarro si ritira e appoggia Enríquez-Ominami Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  10. ^ Ex Presidente Patricio Aylwin sostiene che il prossimo candidato della Concertación dovrà essere un DC
  11. ^ Eduardo Frei vince le elezioni primarie della Concertación con il 65% dei voti
  12. ^ La Tercera, 18 maggio 2009, ministro Bitar auspica accordo tra Frei e il dissidente concertazionista Enríquez-Ominami Archiviato il 17 dicembre 2014 in Internet Archive.
  13. ^ Settori dell'UDI pressionano per una elezione primaria nell'Alianza por Chile
  14. ^ Direzione nazionale dell'UDI propone Piñera come candidato presidenziale della Alianza
  15. ^ Partito Umanista danno appoggio a Marco Ominami e ritirano il loro appoggio ad Arrate Archiviato l'11 dicembre 2013 in Internet Archive.
  16. ^ Documento Sevel per le elezioni 2009 Archiviato l'11 gennaio 2012 in Internet Archive.
  17. ^ La imagen de Salvador Allende se toma la campaña presidencial de Arrate[collegamento interrotto]
  18. ^ -campana-socialistas-votan-por-socialista-/noticias/2009-11-01/153321.html
  19. ^ Arrate e Frei si alleano nell'ultimo dibattito presidenziale Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  20. ^ Arrate presenta patto di alleanza al ballottaggio Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  21. ^ MEO rifiuta patto elettorale di Arrate
  22. ^ Vota Inteligente - Fundación Ciudadano Inteligente, Jorge Arrate Mac Niven, su votainteligente.cl, 3/01/2010. URL consultato il 24 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2012).
  23. ^ Vota Inteligente - Fundación Ciudadano Inteligente, Marco Enríquez-Ominami Gumucio, su votainteligente.cl, 3/01/2010 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2009).
  24. ^ Vota Inteligente - Fundación Ciudadano Inteligente, Sebastián Piñera Echenique, su votainteligente.cl, 3/01/2010 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2009).
  25. ^ Vota Inteligente - Fundación Ciudadano Inteligente, Eduardo Frei Ruiz-Tagle, su votainteligente.cl, 3/01/2010. URL consultato il 24 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2012).
  26. ^ Marco Ominami per adesso non sosterrà messun candidato alla presidenza Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive.
  27. ^ Frei deve adattarsi allo spirito meista per conquistare i voti del candidato indipendente
  28. ^ MEO dice che Frei deve rivolgersi al suo elettorato Archiviato il 23 febbraio 2014 in Internet Archive.
  29. ^ Settore di NMC propone dialogo e sostegno a Frei Archiviato il 23 febbraio 2014 in Internet Archive.
  30. ^ Candidato di destra sosterrà alcune proposte di Enríquez-Ominami Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  31. ^ Frei cerca i voti di Arrate e ME-O
  32. ^ Frei dice di rappresentare il progressismo Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  33. ^ Piñera è considerato come il Berlusconi cileno, su lavanguardia.es. URL consultato il 24 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2009).
  34. ^ Enríquez-Ominami paragona Piñera a Berlusconi
  35. ^ Candidato ME-O paragona il candidato della destra con Berlusconi Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  36. ^ Juntos Podemos annuncia sostegno a Eduardo Frei Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  37. ^ Partito Comunista appoggia Frei Archiviato il 17 giugno 2013 in Internet Archive.
  38. ^ Frei soddisfatto dell'appoggio della Juntos Podemos Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  39. ^ Frei valora appoggio della Juntos Podemos Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  40. ^ http://www.latercera.com/contenido/674_213992_9.shtml Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  41. ^ Enríquez-Ominami non accetta proposte di Frei e di Piñera Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  42. ^ Svolta nella campagna elettorale di Frei Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  43. ^ Navarro appoggia ufficialmente Eduardo Frei Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  44. ^ Collaboratore di Ominami appoggerá Pinera. Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  45. ^ Piñera dice que le regalará 'mucho humor' a Eduardo Frei para esta Navidad | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  46. ^ Frei dice que esta Navidad 'le regalaría a Piñera un poquito de humildad' | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  47. ^ Gómez presenta su renuncia a la presidencia del Partido Radical | POLÍTICA | latercera.com Archiviato l'11 settembre 2012 in Internet Archive.
  48. ^ Pepe Auth se suma a Gómez y oficializa renuncia a la presidencia del PPD | POLÍTICA | latercera.com Archiviato l'11 settembre 2012 in Internet Archive.
  49. ^ Bachelet: 'Enríquez es infinitamente más cercano a Frei que a Piñera' | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  50. ^ Escalona y Latorre se resisten a renunciar pese a lobby freísta | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  51. ^ Mesa directiva de la DC dice que Latorre no renunciará a la presidencia | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  52. ^ Escalona: 'Voy a acompañar a Frei hasta el final' | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  53. ^ Frei toma distancia de partidos y comando anuncia nuevo impulso a la campaña | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  54. ^ Piñera: Los problemas de la Concertación no se resuelven con renuncias de timoneles | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  55. ^ UDI: Renuncia de presidentes oficialistas es parte del 'show' de la Concertación | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  56. ^ Frei assume nuove persone nella campagna elettorale Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  57. ^ Frei invita a non votare in bianco Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  58. ^ Frei sta meglio dopo caduta a Puerto Montt Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  59. ^ Governo appoggia proposte di Ominami Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  60. ^ Piñera accusa Frei Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  61. ^ Piñera presenta programma per i primi centro giorni di governo Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  62. ^ En partido en Recoleta, Piñera se refiere a su programa deportivo | POLÍTICA | latercera.com Archiviato il 24 dicembre 2014 in Internet Archive.
  63. ^ Frei intensifica campagna televisiva con personaggi dello spettacolo Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  64. ^ Carlos Ominami dà l'appoggio a Frei Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  65. ^ Partito comunista accusa presenza di pinochettisti in campagna elettorale di Piñera Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  66. ^ Enríquez-Ominami ufficializza appoggio a Frei, in La Tercera, 13 gennaio 2010. URL consultato il 14 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2012).
  67. ^ Enríquez critica la Concertación e Alianza, in La Tercera, 14 gennaio 2010. URL consultato il 14 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2012).
  68. ^ Enríquez-Ominami dice che Frei è stato uno dei festeggiatori della morte di suo padre, in La Tercera, 13 gennaio 2010. URL consultato il 14 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2012).
  69. ^ Frei riceve con umiltà appoggio di ME-O, in La Tercera, 14 gennaio 2010. URL consultato il 14 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014).
  70. ^ Leadersdi centrosinistra soddisfatti su appoggio del deputato discolo, in La Tercera, 14 gennaio 2010. URL consultato il 14 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014).
  71. ^ Bachelet rinnova sostegno a Frei, in La Tercera, 14 gennaio 2010. URL consultato il 14 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014).
  72. ^ Maggioranza difende Bachelet a seguito dell'attacco della destra su sue opinioni su Piñera, in La Tercera, 14 gennaio 2010. URL consultato il 14 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014).

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