Elezioni generali in Perù del 2001

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Elezioni presidenziali in Perù del 2001
Stato Bandiera del Perù Perù
Data
8 aprile, 3 giugno
Alejandro Toledo - Jerusalem 2011.jpg
Garciaalan09112006-1.jpg
Candidati
Partiti
Voti
I turno
3.871.167
36,51%
2.732.857
25,78%
Voti
II turno
5.548.556
53,08%
4.904.929
46,92%
Distribuzione del voto per regione (I e II turno)
Presidente uscente
Valentín Paniagua Corazao
2000 2006

Le elezioni generali in Perù del 2001 si tennero l'8 aprile (primo turno) e il 3 giugno (secondo turno) per l'elezione del Presidente e il rinnovo del Congresso della Repubblica.

Si trattò delle prime elezioni libere dopo la dittatura del presidente Alberto Fujimori; le elezioni presidenziali videro la vittoria di Alejandro Toledo (primo indios eletto alla massima carica in Perù).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Elezioni presidenziali[modifica | modifica wikitesto]

Candidati Partiti I turno II turno
Voti % Voti %
3 871 167 36,51 5 548 556 53,08
2 732 857 25,78 4 904 929 46,92
2 576 653 24,30
Luis Fernando Olivera Vega
1 044 207 9,85
Carlos Alberto Boloña Behr
Soluzione Popolare
179 243 1,69
Ciro Alfredo Gálvez Herrera
Rinascimento Andino
85 436 0,81
Marco Antonio Arrunátegui Cevallos
Progetto Paese
79 077 0,75
Ricardo Noriega Salaverry
Tutti per la Vittoria
33 080 0,31
Totale
10 601 720
100
10 453 485
100

Elezioni parlamentari[modifica | modifica wikitesto]

Liste
Voti % Seggi
2 477 624 26,30 45
1 857 416 19,71 26
1 304 037 13,84 17
1 034 672 10,98 11
544 193 5,78 4
452 696 4,80 3
393 433 4,18 3
390 236 4,14 6
Soluzione Popolare
336 680 3,57 1
Tutti per la Vittoria
191 179 2,03 1
156 264 1,66
Progetto Paese
155 572 1,65
Rinascimento Andino
127 707 1,36 1
Totale
9 421 709
100
120

Principali candidature[modifica | modifica wikitesto]

  • Alejandro Toledo. Economista, candidato del movimento di Centro Perù Possibile, già candidato nel 2000 alle elezioni presidenziali ma è stato sconfitto a seguito di uno scrutinio controverso con oltre il 30% di schede nulle e bianche. Al primo turno ha ottenuto il 36,51% dei voti arrivando primo.
  • Alan García. Sociologo, candidato del partito di sinistra APRA. Già presidente della repubblica tra il 1985 e il 1990, il suo governo si è concluso con una grave crisi economica che ha costretto García a chiedere asilo politico prima in Colombia e poi in Francia. A seguito della caduta del regime di Alberto Fujimori è ritornato in Perù promettendo di rivedere il sistema neoliberale del paese. García è stato protagonista di una grandiosa rimonta che lo ha consentito di andare al ballottaggio contro Toledo con il 25,8% superando la cristiano-democratica Flores.
  • Lourdes Flores Nano. Avvocata, militante del Partido Popular Cristiano e candidata della coalizione cristiano sociale Unidad Nacional. Nel 2000 aveva sostenuto Alejandro Toledo contro Fujimori ma pose fine subito all'alleanza subito dopo il ritiro di Toledo al ballottaggio. Nel 2001 si è presentata come candidata democristiana indipendente sia dalla sinistra aprista che al centrismo liberale di Toledo. Al primo turno ha ottenuto il 24,3% dei voti ed è stata superata di poco da García. Al secondo turno ha invitato al suo elettorato di votare scheda bianca.

Campagna elettorale[modifica | modifica wikitesto]

La campagna elettorale iniziò non appena il presidente Alberto Fujimori dichiarò le proprie dimissioni dalla più alta carica dello Stato Peruviano ed è subentrato come presidente ad interim il centrista di opposizione Valentín Paniagua membro del partito Azione Popolare di tendenza centrista e liberale.

Il principale leader dell'opposizione era il moderato di centro-sinistra Alejandro Toledo che propose un'alleanza che comprendesse tutta la opposizione al regime di Fujimori ma tale proposta non venne accettata né dall'Alleanza Popolare Rivoluzionaria Americana, socialdemocratico, né dall'Unidad Nacional la coalizione democristiana guidata dal Partito Popolare Cristiano. Subito dopo le dimissioni del governo fujimoriano l'ex presidente aprista Alan García (1985-1990) poté ritornare dall'esilio forzato in Francia subito negli ultimi anni per la sua opposizione al governo autoritario ma anche per presunti indagini giudiziarie condotte su aspetti controversi avvenuti durante la sua presidenza. García si è presentato come uomo della sinistra che avrebbe ripensato tutto il sistema neoliberista peruviano scatenando i timori dell'establishment finanziario del paese[1].

Al primo turno risultano vincitori il leader centrista Toledo ed il leader aprista García nonostante tutta la campagna elettorale fosse in svantaggio rispetto a Flores. Il ballottaggio è stato vinto da Toledo[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]