Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 1992

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Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 1992
Stato Bandiera dell'Italia Italia
Data
13-25 maggio 1992
Legislatura XI legislatura
Eletto
Partito
Voti
672[1]
66,5%
Scrutinio
XVI
Presidente uscente
Francesco Cossiga
1985 1999

L'elezione del presidente della Repubblica Italiana del 1992 si svolse tra il 13 e il 25 maggio.

Il presidente uscente è Francesco Cossiga; risulta eletto, al XVI scrutinio, Oscar Luigi Scalfaro. Cossiga, il cui mandato sarebbe scaduto il 3 luglio, si dimette il 28 aprile e Scalfaro presta giuramento il 28 maggio.

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le elezioni politiche del 5 e 6 aprile 1992, che vedono il ridimensionamento della Democrazia Cristiana e degli altri partiti tradizionali (il Partito Socialista Italiano perde due deputati, ma guadagna 13 senatori), l'ingresso in Parlamento della Lega Nord e la scissione del vecchio Partito Comunista Italiano tra Partito Democratico della Sinistra e Rifondazione Comunista, il 25 aprile, prima di poter cominciare le consultazioni per la formazione del nuovo governo, il presidente Francesco Cossiga rassegna le dimissioni. Il Parlamento in seduta comune è convocato dal presidente della Camera Scalfaro per il 13 maggio.

Nei primi tre scrutini, che richiedono la maggioranza qualificata dei due terzi dell'aula, la DC vota il candidato di bandiera Giorgio De Giuseppe, riservandosi di proporre in seguito il proprio candidato ufficiale Arnaldo Forlani; il PDS vota Nilde Iotti; il PSI Giuliano Vassalli e la Lega Nord Gianfranco Miglio. Al IV scrutinio democristiani e socialisti si astengono.

Nel corso del 5º e del 6º scrutinio, entrambi avvenuti il 16 maggio 1992, viene lanciata la candidatura di Forlani, che però manca l'elezione rispettivamente di 39 e di 29 voti, a causa soprattutto dei numerosi franchi tiratori democristiani, ma anche dei repubblicani, che votano Spadolini. I 29 voti dall'elezione a presidente della Repubblica mancanti a Forlani al 6º scrutinio rappresentano tuttora il minimo margine dal quorum ottenuto da un candidato alla fine non eletto[2]. Dietro a tutto ciò è presente la candidatura sotterranea di Giulio Andreotti, Presidente del Consiglio dei Ministri in carica, sebbene la sua corrente non si esponga a votarlo direttamente, preferendo l'esercizio di un lavoro d'interdizione, in particolare sulla candidatura Forlani, membro del suo stesso partito[3].

Negli scrutini successivi si delinea una situazione di stallo, mentre tra i votati appare il nome del presidente della Camera Scalfaro, che ottiene tra i 6 e i 27 voti. Al 9º scrutinio il PDS abbandona la candidatura di Nilde Iotti. All'11º il segretario del PSI Bettino Craxi rilancia la candidatura di Giuliano Vassalli a cui il PDS oppone per un solo scrutinio Francesco De Martino, mentre la DC non partecipa alle votazioni; il segretario del MSI Gianfranco Fini dà indicazione ai suoi parlamentari di votare Paolo Borsellino, che ottenne in quello scrutinio 47 preferenze, risultando quarto.

Al 14º scrutinio, la DC e i partiti laici decidono di appoggiare la candidatura Vassalli, che avrebbe i numeri per essere eletto, ma resta al di sotto del quorum di 158 voti. Contemporaneamente, il PDS tenta di guadagnarsi il favore dei democristiani contrari a Vassalli, candidando Giovanni Conso, un giurista cattolico ex presidente della Corte costituzionale, con successo insufficiente.

Dopo il 15º scrutinio, il 23 maggio arriva la notizia della strage di Capaci con l'assassinio di Giovanni Falcone e della sua scorta, per cui diviene impraticabile l'emersione della candidatura di Giulio Andreotti, prevista dopo l'affossamento di tutte le altre, essendo giudicata di scarsa presentabilità pubblica la figura del più volte presidente del Consiglio, in una situazione di emergenza nazionale nella lotta alla mafia[4].

Le forze politiche trovano quindi un accordo sull'elezione del presidente della Camera Oscar Luigi Scalfaro, che, al 16º scrutinio, con 672 voti su 1 002, è eletto presidente della Repubblica[5]. In previsione della sua elezione, Scalfaro aveva lasciato a presiedere l'assemblea il vicepresidente vicario Stefano Rodotà, onde evitare il ripetersi di ciò che si verificò durante le elezioni presidenziali del 1955 quando l'allora Presidente della Camera dei Deputati Giovanni Gronchi presiedette allo spoglio che poi effettivamente lo portò ad essere eletto Presidente della Repubblica.

L'elezione[modifica | modifica wikitesto]

Preferenze per Oscar Luigi Scalfaro[modifica | modifica wikitesto]

Scrutinio Voti Percentuale
I 6 0,6%
II 8 0,8%
III 8 0,8%
IV 7 0,7%
V 6 0,6%
VI 10 1%
VII 13 1,3%
VIII 25 2,4%
IX 24 3,7%
X 24 2,4%
XI 10 1%
XII 9 0,9%
XIII 7 0,7%
XIV 21 2,2%
XV 17 1,6%
XVI 672 66,5%

13 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

I scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza dei due terzi dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 869 Giorgio De Giuseppe 296
Votanti 867 Nilde Iotti 183
Astenuti 2 Giuliano Vassalli 152
Maggioranza 676 Paolo Volponi 51
Norberto Bobbio 26
Antonio Cariglia 20
Tina Anselmi 19
Salvatore Valitutti 19
Silvius Magnago 8
Mino Martinazzoli 6
Oscar Luigi Scalfaro 6
Giovanni Spadolini 6
Emilio Colombo 5
Leopoldo Elia 4
Manlio Cecovini 2
Giuseppe Guarino 2
Mario Melis 2
Voti dispersi 11
Schede bianche 45
Schede nulle 6

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al II scrutinio.

II scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza dei due terzi dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 991 Giorgio De Giuseppe 284
Votanti 991 Nilde Iotti 182
Astenuti 0 Giuliano Vassalli 143
Maggioranza 676 Gianfranco Miglio 78
Paolo Volponi 51
Alfredo Pazzaglia 48
Norberto Bobbio 25
Antonio Cariglia 23
Salvatore Valitutti 21
Tina Anselmi 18
Mino Martinazzoli 13
Emilio Colombo 9
Silvius Magnago 8
Oscar Luigi Scalfaro 8
Giovanni Spadolini 8
Leopoldo Elia 4
Giulio Andreotti 4
Manlio Cecovini 3
Francesco Cossiga 2
Mario Melis 2
Voti dispersi 6
Schede bianche 46
Schede nulle 6

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al III scrutinio.

14 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

III scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza dei due terzi dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 981 Giorgio De Giuseppe 257
Votanti 981 Nilde Iotti 245
Astenuti 0 Giuliano Vassalli 139
Maggioranza 676 Gianfranco Miglio 77
Alfredo Pazzaglia 47
Mino Martinazzoli 29
Norberto Bobbio 25
Salvatore Valitutti 22
Antonio Cariglia 21
Giovanni Spadolini 20
Emilio Colombo 17
Giuseppe Guarino 8
Silvius Magnago 8
Oscar Luigi Scalfaro 8
Tina Anselmi 3
Ciriaco De Mita 3
Leopoldo Elia 3
Giulio Andreotti 2
Manlio Cecovini 2
Voti dispersi 8
Schede bianche 32
Schede nulle 9

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al IV scrutinio.

15 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

IV scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 833 Nilde Iotti 256
Votanti 511 Gianfranco Miglio 77
Astenuti 322 Alfredo Pazzaglia 49
Maggioranza 508 Giovanni Spadolini 28
Norberto Bobbio 23
Salvatore Valitutti 21
Oscar Luigi Scalfaro 7
Giorgio Lombardi 3
Giulio Andreotti 2
Francesco Cossiga 2
Voti dispersi 10
Schede bianche 31
Schede nulle 2

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al V scrutinio.

16 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

V scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 993 Arnaldo Forlani 469
Votanti 993 Nilde Iotti 249
Astenuti 0 Gianfranco Miglio 75
Maggioranza 508 Alfredo Pazzaglia 51
Giovanni Spadolini 35
Norberto Bobbio 24
Oscar Luigi Scalfaro 6
Mino Martinazzoli 6
Giulio Andreotti 3
Voti dispersi 5
Schede bianche 71
Schede nulle 2

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al VI scrutinio.

VI scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 994 Arnaldo Forlani 479
Votanti 994 Nilde Iotti 235
Astenuti 0 Gianfranco Miglio 76
Maggioranza 508 Alfredo Pazzaglia 54
Giovanni Spadolini 34
Norberto Bobbio 25
Oscar Luigi Scalfaro 10
Mino Martinazzoli 3
Voti dispersi 6
Schede bianche 76
Schede nulle 1

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al VII scrutinio.

17 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

VII scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 986 Nilde Iotti 233
Votanti 664 Gianfranco Miglio 79
Astenuti 322 Norberto Bobbio 31
Maggioranza 508 Guido Carli 19
Oscar Luigi Scalfaro 13
Roland Riz 12
Giovanni Spadolini 11
Arnaldo Forlani 6
Tina Anselmi 3
Alfredo Pazzaglia 3
Giuliano Vassalli 3
Mino Martinazzoli 2
Voti dispersi 23
Schede bianche 216
Schede nulle 10

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede all'VIII scrutinio.

VIII scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 923 Nilde Iotti 214
Votanti 625 Gianfranco Miglio 82
Astenuti 298 Oscar Luigi Scalfaro 25
Maggioranza 508 Guido Carli 20
Tina Anselmi 18
Roland Riz 13
Giovanni Spadolini 11
Vincenzo Muccioli 7
Norberto Bobbio 6
Marte Ferrari 4
Gino Giugni 4
Giuliano Amato 3
Alfredo Biondi 3
Luciano Lama 3
Giorgio Ruffolo 3
Giuseppe Avolio 2
Francesco Cossiga 2
Bettino Craxi 2
Francesco De Martino 2
Mino Martinazzoli 2
Voti dispersi 16
Schede bianche 175
Schede nulle 7

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al IX scrutinio.

IX scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 942 Gianfranco Miglio 78
Votanti 642 Ettore Gallo 52
Astenuti 300 Vincenzo Muccioli 46
Maggioranza 508 Oscar Luigi Scalfaro 24
Augusto Barbera 19
Tina Anselmi 18
Guido Carli 13
Roland Riz 12
Francesco De Martino 10
Marte Ferrari 7
Norberto Bobbio 6
Giovanni Spadolini 6
Luciano Lama 4
Alfredo Biondi 3
Giovanni Conso 3
Nilde Iotti 3
Gennaro Acquaviva 2
Giuliano Amato 2
Pietro Ingrao 2
Giuliano Vassalli 2
Voti dispersi 20
Schede bianche 300
Schede nulle 3

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al X scrutinio.

19 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

X scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1014 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 940 Gianfranco Miglio 77
Votanti 635 Ettore Gallo 56
Astenuti 305 Giovanni Conso 32
Maggioranza 508 Oscar Luigi Scalfaro 27
Augusto Barbera 24
Tina Anselmi 19
Giovanni Spadolini 16
Aldo Aniasi 14
Cesare Dujany 12
Norberto Bobbio 9
Rocco Amato 8
Marte Ferrari 7
Alberto Ciampaglia 6
Giuliano Vassalli 6
Luciano Violante 5
Giuliano Amato 4
Francesco De Martino 4
Alfredo Biondi 3
Francesco Cossiga 3
Pietro Ingrao 3
Luciano Lama 3
Giulio Caradonna 2
Bettino Craxi 2
Gino Giugni 2
Libero Gualtieri 2
Nilde Iotti 2
Mino Martinazzoli 2
Pietro Pizzo 2
Voti dispersi 22
Schede bianche 257
Schede nulle 4

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede all'XI scrutinio.

XI scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1011 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 967 Francesco De Martino 235
Votanti 663 Giuliano Vassalli 188
Astenuti 304 Gianfranco Miglio 77
Maggioranza 508 Paolo Borsellino 47
Giovanni Conso 23
Tina Anselmi 15
Giovanni Spadolini 13
Cesare Dujany 12
Oscar Luigi Scalfaro 10
Alfredo Biondi 2
Libero Gualtieri 2
Emilio Isgrò 2
Voti dispersi 11
Schede bianche 25
Schede nulle 1

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al XII scrutinio.

20 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

XII scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1011 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 918 Giuliano Vassalli 189
Votanti 614 Gianfranco Miglio 80
Astenuti 303 Ettore Gallo 68
Maggioranza 508 Giovanni Spadolini 23
Giovanni Conso 22
Tina Anselmi 18
Oscar Luigi Scalfaro 9
Norberto Bobbio 9
Giuseppe Avolio 5
Francesco Cossiga 2
Ignazio Marcello Gallo 2
Bruno Visentini 2
Voti dispersi 23
Schede bianche 159
Schede nulle 4

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al XIII scrutinio.

21 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

XIII scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1011 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 908 Ettore Gallo 192
Votanti 606 Giuliano Vassalli 171
Astenuti 302 Gianfranco Miglio 79
Maggioranza 508 Giovanni Conso 22
Giovanni Spadolini 20
Tina Anselmi 17
Roland Riz 14
Oscar Luigi Scalfaro 7
Emilio Frattarelli 6
Mino Martinazzoli 6
Francesco Cossiga 4
Arrigo Boldrini 3
Libero Gualtieri 3
Carlo Smuraglia 3
Norberto Bobbio 2
Luciano Lama 2
Leo Valiani 2
Bruno Visentini 2
Voti dispersi 16
Schede bianche 35
Schede nulle 0

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al XIV scrutinio.

22 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

XIV scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1011 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 982 Giuliano Vassalli 351
Votanti 936 Giovanni Conso 253
Astenuti 46 Gianfranco Miglio 79
Maggioranza 508 Ettore Gallo 52
Leo Valiani 44
Oscar Luigi Scalfaro 21
Amintore Fanfani 12
Giulio Andreotti 8
Bettino Craxi 8
Arnaldo Forlani 8
Giorgio Ruffolo 7
Tina Anselmi 4
Alfredo Biondi 4
Leopoldo Elia 4
Gino Giugni 3
Mino Martinazzoli 3
Claudio Signorile 3
Giovanni Spadolini 3
Marte Ferrari 2
Giovanni Galloni 2
Nilde Iotti 2
Mariotto Segni 2
Voti dispersi 16
Schede bianche 33
Schede nulle 12

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al XV scrutinio.

23 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

XV scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1011 membri dell'Assemblea.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 942 Giovanni Conso 235
Votanti 941 Gianfranco Miglio 74
Astenuti 1 Ettore Gallo 51
Maggioranza 508 Francesco Cossiga 23
Giovanni Spadolini 22
Aldo Aniasi 20
Oscar Luigi Scalfaro 17
Roland Riz 13
Giulio Andreotti 11
Arnaldo Forlani 10
Alfredo Biondi 4
Giovanni Galloni 4
Achille Occhetto 3
Leo Valiani 3
Aureliana Alberici 2
Guido Carli 2
Bettino Craxi 2
Marte Ferrari 2
Mino Martinazzoli 2
Vittorio Mussolini 2
Livio Paladin 2
Paolo Pillitteri 2
Eugenio Scalfari 2
Giuliano Vassalli 2
Voti dispersi 30
Schede bianche 397
Schede nulle 4

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede al XVI scrutinio.

25 maggio 1992[modifica | modifica wikitesto]

XVI scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta una maggioranza assoluta dei 1011 membri dell'Assemblea. È l'elezione del Presidente della Repubblica che ha avuto più votanti, 1002.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 1002 Oscar Luigi Scalfaro 672
Votanti 1002 Gianfranco Miglio 75
Astenuti 0 Francesco Cossiga 63
Maggioranza 508 Paolo Volponi 50
Leo Valiani 36
Arnaldo Forlani 7
Giovanni Spadolini 7
Giulio Andreotti 6
Giuliano Vassalli 6
Giovanni Conso 4
Nilde Iotti 4
Umberto Bossi 3
Eugenio Scalfari 3
Guido Quaranta 2
Voti dispersi 15
Schede bianche 38
Schede nulle 11

Risulta eletto: Oscar Luigi Scalfaro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Voti ottenuti nell'ultima votazione
  2. ^ In numero di voti assoluti, Forlani è stato superato da Franco Marini, che ha ottenuto 521 voti al 1º scrutinio dell'elezione del 2013, con il quorum fissato a 672.
  3. ^ Luca Romano, Le tre mete mancate di Andreotti, Il Giornale, 6 maggi 2013
  4. ^ Due mesi prima era stato assassinato a Palermo Salvo Lima, della medesima corrente di Andreotti e ritenuto per questo, da taluni[chi?], di aver avuto legami con la malavita organizzata.
  5. ^ Colle, gli 11 presidenti - Scalfaro, l'uomo dell'emergenza, su Il Fatto Quotidiano, 17 aprile 2013. URL consultato il 2 gennaio 2022.