Elezione del Presidente della Camera del 2018

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Elezione del Presidente della Camera del 2018
Stato Bandiera dell'Italia Italia
Data
23-24 marzo 2018
Legislatura XVIII legislatura
Eletto
Partito
Voti
422
68,1%
Scrutinio
IV
Presidente uscente
Laura Boldrini (LeU)
2013 2022

L'elezione del presidente della Camera dei deputati del 2018 per la XVIII legislatura in Italia si è svolta tra il 23 e il 24 marzo.

La presidente uscente è Laura Boldrini, mentre il presidente provvisorio è Roberto Giachetti.

È stato eletto presidente della Camera dei deputati al IV scrutinio Roberto Fico, esponente del Movimento 5 Stelle.

Elezione[modifica | modifica wikitesto]

L'esito delle elezioni politiche del 4 marzo 2018 aveva sancito la medesima situazione alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica: in entrambi i rami del Parlamento, la coalizione con più seggi risultava essere quella di centro-destra (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Noi con l'Italia - UDC), mentre il singolo partito con più scranni era il Movimento 5 Stelle. I contatti tra i pentastellati e il centrodestra erano orientati, sin dall'inizio, per attribuire lo scranno più alto di Montecitorio a un esponente del M5S e quello di Palazzo Madama a un senatore della coalizione di centro-destra. Tuttavia, la candidatura del forzista Paolo Romani allo scranno più alto del Senato, voluta fortemente da Silvio Berlusconi e da Forza Italia, incontrò lo stop del Movimento 5 Stelle, ritenendo Romani "invotabile" perché già condannato per peculato.

L'intesa tra centro-destra e M5S, così, saltò, portando tutti i partiti, nel I scrutinio del 23 marzo tanto alla Camera quanto al Senato, a votare scheda bianca. Lo stesso accadde di nuovo alla Camera nel II e nel III scrutinio, svoltisi nella medesima giornata. Tuttavia al Senato, per cercare di recuperare l'intesa con i pentastellati e superare l'impasse, al II scrutinio della giornata la Lega annunciò di votare, a sorpresa, la senatrice di Forza Italia Anna Maria Bernini, raccogliendo però l'ira di Berlusconi che dichiarò che "i voti al Senato ad Anna Maria Bernini strumentalmente utilizzata sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l'unità della coalizione di centrodestra e dall'altro smaschera il progetto per un governo Lega-M5S". Berlusconi, infatti, insieme allo stato maggiore del suo partito intendeva tirare dritto su Romani. La scelta di Bernini (avvenuta a insaputa della senatrice) incontrò il plauso del capo politico dei pentastellati, Luigi Di Maio, ma in serata, dopo un vertice a Palazzo Grazioli, Anna Maria Bernini dichiarò di non essere disponibile a ricoprire la presidenza del Senato "senza il sostegno del presidente Berlusconi" e del suo partito.

Intanto, in vista dell'indomani (24 marzo), in cui avrebbero avuto luogo il III scrutinio per il Senato e il IV scrutinio per la Camera, il Movimento 5 Stelle ufficializzò la candidatura di Riccardo Fraccaro per la presidenza della Camera. Poche ore prima della votazione, inoltre, il centro-destra provò a ritrovare l'unità con un summit nella residenza romana di Berlusconi, dove, su pressione di Salvini, il centro-destra abbandonò la candidatura di Romani in favore della senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, sempre in quota Forza Italia. Tale nome incontrò il plauso del M5S, che però dovette fare i conti con un veto, da parte del centro-destra, sul candidato alla Camera Fraccaro. Pochi minuti prima della votazione, allora, Fraccaro accettò di ritirarsi dalla corsa della Camera (e contestualmente Romani da quella per il Senato), e Di Maio indicò ai pentastellati di votare Roberto Fico (esponente sempre del M5S) per Montecitorio e la senatrice forzista Alberti Casellati per Palazzo Madama. Il centro-destra, allora, visto il sostegno pentastellato ad Alberti Casellati, accettò di convergere su Fico per la Camera.

Nel frattempo il Partito Democratico annunciò, sempre nella mattinata di sabato 24, che non avrebbe più votato scheda bianca, ma, essendo rimasti fuori dall'accordo tra centrodestra e M5S, avrebbe votato per due "candidati di bandiera": Roberto Giachetti alla Camera e Valeria Fedeli al Senato, entrambi vicepresidenti delle rispettive assemblee nella precedente legislatura. Giachetti, peraltro, in quel momento era il presidente provvisorio della Camera.

Dettaglio dell'elezione[modifica | modifica wikitesto]

Preferenze per Roberto Fico[modifica | modifica wikitesto]

Scrutinio Voti Percentuale
I 0 0%
II 0 0%
III 0 0%
IV 422 68,1%

23 marzo 2018[modifica | modifica wikitesto]

I scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta la maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 620 Renato Brunetta 2
Votanti 620 Rossella Muroni 2
Astenuti 0 Nico Stumpo 2
Maggioranza 420 Voti dispersi 4
Schede bianche 592
Schede nulle 18

I voti dispersi comprendono voti singoli a Alfonso Bonafede, David Ermini, Maurizio Lupi, Davide Tripiedi.[1]

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede, nella stessa giornata, al II scrutinio.

II scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta la maggioranza qualificata dei due terzi dei presenti.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 611 Davide Tripiedi 4
Votanti 611 Dario Bond 3
Astenuti 0 Nico Stumpo 3
Maggioranza 408 Renato Brunetta 2
David Ermini 2
Rossella Muroni 2
Voti dispersi 12
Schede bianche 577
Schede nulle 6

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede, nella stessa giornata, al III scrutinio.

III scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta la maggioranza qualificata dei due terzi dei presenti.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 604 Nico Stumpo 7
Votanti 604 David Ermini 3
Astenuti 0 Rosa Menga 3
Maggioranza 403 Voti dispersi 18
Schede bianche 569
Schede nulle 4

Poiché nessun candidato raggiunge il quorum richiesto, si procede, nella giornata successiva, al IV scrutinio.

24 marzo 2018[modifica | modifica wikitesto]

IV scrutinio[modifica | modifica wikitesto]

Per la nomina è richiesta la maggioranza assoluta dei presenti.

Dati votazione Nome Voti
Presenti 620 Roberto Fico 422
Votanti 620 Roberto Giachetti 102
Astenuti 0 Riccardo Fraccaro 7
Maggioranza 311 Renato Brunetta 3
Voti dispersi 5
Schede bianche 60
Schede nulle 21

Risulta eletto: Roberto Fico (M5S)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ XVIII Legislatura -, su camera.it. URL consultato il 23 marzo 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]