Elena Vittoria di Schleswig-Holstein

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Elena Vittoria di Schleswig-Holstein
La principessa Elena Vittoria, in un ritratto d'epoca
Principessa di Schleswig-Holstein
Stemma
Stemma
Nome completoVictoria Louise Sophia Augusta Amelia Helena
NascitaFrogmore House, Windsor, 3 maggio 1870
MorteBerkeley Square, Westminster, Londra, 13 marzo 1948
PadreCristiano di Schleswig-Holstein
MadreElena di Gran Bretagna

Elena Vittoria di Schleswig-Holstein (in inglese Princess Helena Victoria of Schleswig-Holstein; nome completo Victoria Louise Sophia Augusta Amelia Helena; Windsor, 3 maggio 1870Westminster, 13 marzo 1948) era un membro della famiglia reale britannica, nipote della regina Vittoria del Regno Unito.

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Frogmore House non lontano dal castello di Windsor, dal principe Cristiano di Schleswig-Holstein, figlio del duca Cristiano di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg e della contessa Luisa di Danneskiold-Samsøe, e dalla principessa Elena di Sassonia-Coburgo-Gotha quinta fra i figli e terza fra le figlie femmine della regina Vittoria e del principe principe Alberto. I suoi genitori vivevano nel Regno Unito a Cumberland Lodge e la principessa era considerata un membro della famiglia Reale britannica. Secondo le lettere patenti del 1866, ebbe il titolo di "sua altezza la principessa Elena Vittoria di Schleswig-Holstein".

Trascorse gran parte della sua infanzia a Cumberland Lodge, la residenza del padre come ranger del Windsor Great Park. Era conosciuta in famiglia come "Thora", o talvolta "Snipe", in riferimento al viso affilato dei suoi lineamenti. Usò ufficialmente i nomi "Helena Victoria" tra i suoi sei nomi di battesimo.

Doveri reali[modifica | modifica wikitesto]

Non si sposò mai. Seguì l'esempio di sua madre nel lavorare per diverse organizzazioni di beneficenza, in particolare la "Young Men's Christian Association" (YMCA), la "Young Women's Christian Association" (YWCA) e la "Princess Christian's Nursing Home" a Windsor. Durante la prima guerra mondiale, fondò la "YWCA Women's Auxiliary Force". In qualità di presidente, visitò le truppe britanniche in Francia ed ottenne il permesso dal segretario di Stato per la guerra, lord Kitchener di organizzare degli intrattenimenti per loro. Tra le due guerre mondiali, insieme con la sorella minore, la principessa Maria Luisa, fu mecenate di musica a Schomberg House, la loro residenza londinese. Dopo che un raid aereo tedesco danneggiò la casa nel 1940, le due principesse si trasferirono a Fitzmaurice Place a Berkeley Square.

Nel luglio del 1917, il re Giorgio V cambiò il nome della famiglia reale britannica da Sassonia-Coburgo-Gotha a Windsor. Inoltre egli rinunciò, per se stesso e per i suoi numerosi cugini e cognati che erano sudditi britannici, all'uso dei titoli trattamenti e cognomi tedeschi. La principessa Elena Vittoria e sua sorella, la principessa Maria Luisa, cessarono di utilizzare la denominazione territoriale "di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenberg" ed ebbero semplicemente i titoli di "sua altezza la principessa Elena Vittoria" e "sua altezza la principessa Maria Luisa"[1].

In cattiva salute e utilizzando una sedia a rotelle dopo la seconda guerra mondiale, una delle ultime importanti apparizioni della principessa Elena Vittoria fu il 20 novembre 1947 in occasione del matrimonio tra sua cugina, l'allora principessa Elisabetta, con Filippo di Edimburgo.

Morì a Fitzmaurice Place a Berkeley Square. Il suo funerale ebbe luogo alla Saint George's Chapel di Windsor e fu sepolta a Frogmore Royal Burial Ground nel Windsor Great Park.

Titoli, trattamenti, riconoscimenti e stemmi[modifica | modifica wikitesto]

Titoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1870–1917: sua altezza la principessa Elena Vittoria di Schleswig-Holstein
  • 1917–1948: sua altezza la principessa Elena Vittoria

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Gran maestro dell'Ordine reale di Vittoria ed Alberto - nastrino per uniforme ordinaria
Dama dell'ordine della Corona d'India - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di gran croce dell'ordine dell'Impero britannico - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di gran croce del Venerabile ordine di San Giovanni - nastrino per uniforme ordinaria
Dama nobile dell'Ordine della regina Maria Luisa - nastrino per uniforme ordinaria

Antenati[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Federico Cristiano II di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg Federico Cristiano I di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg  
 
Carlotta Amalia Guglielmina di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Plön  
Cristiano di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg  
Luisa Augusta di Danimarca Cristiano VII di Danimarca  
 
Carolina Matilde di Hannover  
Cristiano di Schleswig-Holstein  
Cristiano Corrado Sofo di Danneskjold-Samsøe Federico Cristiano di Danneskjold-Samsøe  
 
Federica Luisa von Kleist  
Luisa Sofia di Danneskjold-Samsøe  
Giovanna Enrichetta Valentina Kaas Federico Cristiano Kaas  
 
Edele Sofia Kaas  
Elena Vittoria di Schleswig-Holstein  
Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 
Augusta di Reuss-Ebersdorf  
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg Augusto di Sassonia-Gotha-Altenburg  
 
Luisa Carlotta Meclemburgo-Schwerin  
Elena di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Edoardo Augusto di Hannover Giorgio III del Regno Unito  
 
Carlotta di Meclemburgo-Strelitz  
Vittoria del Regno Unito  
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 
Augusta di Reuss-Ebersdorf  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In qualità di nipoti in linea maschile del duca di Schleswig-Holstein, la avrebbero diritto al titolo di "altezza Serenissima, ma nel maggio 1866, la regina Vittoria aveva concesso per la Gran Bretagna il titolo di "altezza" agli eventuali figli che sarebbero nati dal matrimonio tra il principe e la principessa di Schleswig-Holstein. Nel giugno del 1917, un avviso apparso nella circolare di corte informava che un mandato reale sarebbe stato preparato per permettere ai suoi cugini di smettere di usare il "di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg" come parte dei loro titoli, ma nessun mandato fu mai promulgato e non fu mai formalmente concesso loro il titolo di principesse di Gran Bretagna e Irlanda.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ronald Allison and Sarah Riddell, eds., The Royal Encyclopedia (London: Macmillan, 1992).
  • "Obituary: Princess Helena Victoria, Charity and Social Services," 15 March 1948, p. 7.
  • "Royal Titles: German Names Dropped, British Peerages for Princes," The Times 20 July 1917, p. 7

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