Ejército Revolucionario del Pueblo

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Ejército Revolucionario del Pueblo (ERP)
Attiva1970 - 1977
NazioneBandiera dell'Argentina Argentina
ContestoGuerra sporca
IdeologiaSocialismo
Marxismo
Guevarismo
AlleanzePartido Revolucionario de los Trabajadores
Fuerzas Argentinas de Liberacion
Componenti
FondatoriMario Roberto Santucho
Ana Maria Villareal
Julio Santucho
Componenti principaliLuis Mattini
Enrique Gorriarán Merlo
Juan Eliseo Ledesma
Juan Manuel Carrizo
Benito Urteaga
Domingo Menna
Antonio del Carmen Fernandez
Simboli
bandiera dell'ERP
Attività
Azioni principaliSequestro e assassinio del dirigente FIAT Oberdan Sallustro
Uccisione del generale Juan Carlos Sánchez
Assalto a Monte Chingolo

Ejército Revolucionario del Pueblo, acronimo ERP, era un'organizzazione guerrigliera argentina di ispirazione marxista e guevarista attiva a partire dal 1970 nel paese sudamericano; costituiva teoricamente la componente armata del cosiddetto Partido Revolucionario de los Trabajadores (PRT).

Fondata e diretta per gran parte della sua storia da Mario Roberto Santucho, crebbe numericamente nei primi anni settanta e dimostrò una notevole efficienza operativa e grande determinazione, compiendo attentati, omicidi, sequestri, assalti a strutture militari e rivolte rurali che fecero scalpore tra l'opinione pubblica argentina e suscitarono allarme tra le forze dell'ordine ed i dirigenti politici.

Dopo il 1974 l'azione dell'ERP divenne meno efficace ed, a seguito della dura repressione effettuata dall'esercito argentino nella provincia di Tucumán (operativo Indipendencia), perse molti dei suoi più esperti militanti. Dopo il colpo di Stato del 1976 e l'assunzione del potere da parte della Giunta militare del generale Jorge Rafael Videla, l'Ejército Revolucionario del Pueblo venne quasi completamente distrutto dalla repressione militare che uccise, arrestò o fece sparire come desaparecidos gran parte dei suoi membri e simpatizzanti. Santucho fu ucciso in uno scontro a fuoco nel luglio 1976 ed i dirigenti superstiti ritennero impossibile resistere al terrorismo di stato e si rifugiarono all'estero, sciogliendo praticamente l'organizzazione nel 1977.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rolo Diez, "Vencer o morir", lotta armata e terrorismo di stato in Argentina, il Saggiatore, Milano 2004
  • Marcos Novaro, La dittatura argentina (1976-1983), Carocci editore, Roma 2013

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