Museo Eiteljorg degli Indiani americani e dell'arte western

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Museo Eiteljorg degli Indiani americani e dell'arte western
Eiteljorg Museum of American Indians and Western Art
Il museo nel 2016
Ubicazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LocalitàIndianapolis
Coordinate39°46′05.88″N 86°10′04.08″W / 39.7683°N 86.1678°W39.7683; -86.1678
Caratteristiche
Tipoarte dei Nativi americani e western
Istituzione1989
Apertura1989
Visitatori161 703 (2014)[1]
Sito web

Il Museo Eiteljorg degli Indiani americani e dell'arte western (Eiteljorg Museum of American Indians and Western Art) è ubicato nel centro di Indianapolis (Indiana) e ospita un'estesa collezione di arti visive dei popoli indigeni delle Americhe, nonché dipinti e sculture americane di genere western raccolte dall'uomo d'affari e filantropo Harrison Eiteljorg (1903–1997). Il museo ospita una delle più raffinate collezioni di arte nativa contemporanea del mondo.[2][3][4]

Museo[modifica | modifica wikitesto]

Entrata del Museo Eiteljorg

Il museo fa attualmente parte del Parco statale di White River di Indianapolis, che ospita anche il vicino Museo statale dell'Indiana, lo Zoo di Indianapolis, i Giardini di White River, la NCAA Hall of Champions, il Victory Field e il Parco militare.

La Galleria Gund ha un'interessante collezione di dipinti e bronzi di Frederic Remington e Charles Russell. Possiede anche dipinti di George Winter, Thomas Hill, Albert Bierstadt, Charles King e Olaf Seltzer. In un'altra stanza, c'è una grande collezione di dipinti di pittori associati al Nuovo Messico, quali Joseph Henry Sharp, William Victor Higgins, Ernest L. Blumenschein ("Penitentes"), John French Sloan e Georgia O'Keeffe ("Taos Pueblo").

La sezione dei nativi americani conserva importanti opere realizzate da varie tribù, dal XIX secolo all'epoca contemporanea, tra cui Cheyenne, Crow, Salish, Hupa, Kiowa, Lakota, Navajo, Nez Perce, Paiute, Potawatomi, Sioux e Ute. Un'intera sezione è dedicata alle popolazioni artiche e semiartiche del Canada e dell'Alaska, tra cui Inupiaq, Tlingit e Nootka.

Espansione[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2005, il museo ha aperto un'ampia espansione, che ha raddoppiato lo spazio pubblico aggiungendo tre nuove gallerie, lo Sky City Café, un centro educativo, giardini all'aperto e uno spazio eventi.

Due delle nuove gallerie sono dedicate all'estesa collezione di arte contemporanea del museo. La collezione comprende opere di T. C. Cannon, Kay WalkingStick, Andy Warhol e molti altri. La terza galleria aggiunta nell'espansione è la Galleria Gund di arte western, dedicata alla collezione di 57 pezzi di arte western tradizionale donata al museo dalla famiglia di George Gund.

Lo Sky City Café offre cibo in stile southwestern.

Borsa di studio[modifica | modifica wikitesto]

Il museo assegna a cadenza biennale la prestigiosa Borsa di studio Eiteljorg in arte contemporanea (Eiteljorg Contemporary Art Fellowship, un tempo chiamata Eiteljorg Fellowship for Native American Fine Art, Borsa di studio Eiteljorg per le belle arti native americane) come riconoscimento ai più innovativi e influenti artisti nativi contemporanei oggi attivi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 2016 Book of Lists, su issues.ibj.com, Indianapolis Business Journal, p. 176. URL consultato il 29 maggio 2017.
  2. ^ Johnny D. Boggs, Eiteljorg Museum – Art of the West, su historynet.com, HistoryNet, 31 marzo 2011. URL consultato il 28 marzo 2017.
  3. ^ Keith Roach, The Eiteljorg Museum Adds to Its Contemporary Collection, su indianapolismonthly.com, Indianapolis Monthly, 9 novembre 2015. URL consultato il 28 marzo 2017.
  4. ^ Eiteljorg Museum of American Indians and Western Art Is Recipient of $15 Million Gund Collection of Western Art, in PRNewswire, Indianapolis, Eiteljorg Museum of American Indians and Western Art, 19 agosto 2004. URL consultato il 28 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2017).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN160561813 · ISNI (EN0000 0001 2196 7526 · LCCN (ENno95057382 · WorldCat Identities (ENlccn-no95057382