Egidio Romualdo Duni
Egidio Romualdo (o Romoaldo) Duni (Matera, 11 febbraio 1708 – Parigi, 11 giugno 1775) è stato un compositore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Allievo di Francesco Durante a Napoli, esordì nel genere dell'opera seria con Nerone e Adriano in Siria.
Dopo varie peregrinazioni in Europa e un soggiorno triennale (1743-1746) a Bari, dove ricoprì il posto di maestro di cappella a San Nicola, nel 1749 passò al servizio della corte filofrancese di don Filippo di Borbone.
Lì si mise in luce nel musicare due libretti di Charles Favart. Il rapporto con la poesia francese fu talmente positivo da convincerlo a trasferirsi a Parigi (1756), dove fece fortuna soprattutto grazie all'appoggio degli Enciclopedisti, i quali vedevano in lui il confutatore della tesi di Rousseau circa la non-musicabilità della lingua francese.
Nel 1761 Duni arrivò ad occupare il posto di direttore musicale della Comédie Italienne, per la quale continuò a comporre fino al 1770. È autore di poco più di una trentina di melodrammi.
Il musicista era ipocondriaco e a lui si ispirò il suo amico Carlo Goldoni per tratteggiare il personaggio del nevrastenico mercante polacco Guden nella commedia del 1756 Il medico olandese[1]
Ad Egidio Romualdo Duni sono stati intitolati il conservatorio ed il cineteatro Duni di Matera, sua città natale. Alcune vie in diverse città d'Europa sono intitolate a lui. Inoltre ogni anno, nel mese di luglio, si svolge il Festival Duni[2]: un ricco cartellone di eventi musicali dal rock al pop fino a sonorità medievali, che vivacizza la città dei Sassi.
Come lui anche il fratello maggiore Antonio era un compositore, pur se meno famoso, mentre Emanuele, uno dei fratelli minori, fu un importante giurista e filosofo.
Composizioni
[modifica | modifica wikitesto]Drammi per musica
[modifica | modifica wikitesto]Prime assolute
- Nerone (Francesco Silvani - Roma, Teatro Tordinona, 1735), opera d'esordio - revisione per la prima esecuzione in epoca moderna a cura di Carmine Antonio Catenazzo
- Adriano in Siria (Pietro Metastasio - ibidem, 1735)
- Alessandro nell'Indie (Pietro Metastasio - Prato, Teatro Pubblico, 1736)
- La tirannide debellata (Apostolo Zeno e Pietro Pariati - Milano, Teatro Regio Ducale, 1736)
- Demophontes king of Thrace (Pietro Metastasio - Londra, Haymarket Theatre, 1737)
- La Didone abbandonata (Pietro Metastsio - Milano, Teatro Regio Ducale, 1739)
- Catone in Utica (Pietro Metastasio - Firenze, Teatro della Pergola, 1739) - revisione per la prima esecuzione in epoca moderna a cura di Carmine Antonio Catenazzo
- Bajazet (Agostino Gaetano Piovene - ibidem, 1743)
- Artaserse (Pietro Metastasio - ibidem, 1744)
- Il Demetrio (musicato in collaborazione con Georg Christoph Wagenseil su libretto di Pietro Metastasio - ibidem, 1746)
- Il Ciro riconosciuto (Pietro Metastasio - Genova, Teatro del Falcone, 1748)
- L'Ipermestra (Pietro Metastasio - ibidem, 1748)
- Olimpiade (Pietro Metastasio - Parma, Teatro Regio Ducale, 1755)
- La buona figliuola (Carlo Goldoni - ibidem, 1756)
Altri lavori
[modifica | modifica wikitesto]- Didone abbandonata (Tragedia di Pietro Metastasio con musiche, oltre a quelle del Duni, di Sarro, Porpora e Vinci - Roma, Teatro delle Dame, 1732).
- La semplice curiosa (Componimento drammatico, tradotto dal francese, di Pietro Pertici - Firenze, Teatro del Cocomero, 1751; di attribuzione incerta)
- Giuseppe riconosciuto (Componimento drammatico di Pietro Metastasio - Bitonto, Cattedrale, 1759, ma probabilmente risalente al 1736 ca.)
Opere francesi
[modifica | modifica wikitesto]- Ninette à la cour (Parma, Teatro Regio Ducale, 1755)
- La Chercheuse d'esprit (Parigi, 1756) opera d'esordio sulla scena francese.
- La Peintre amoureux de son modèle (ibidem, 1757)
- Le Docteur Sangrado (Saint-Germain-en-Laye, 1758)
- La fille mal gardée (Parigi, 1759)
- La Veuve indécise (ibidem, 1759)
- L'isle de foux (ibidem, 1760)
- Nina et Lindor (ibidem, 1761)
- Mazet (ibidem, 1761)
- La bonne fille (ibidem, 1762)
- Le retour au village (ibidem, 1762)
- La Plaidreuse et le Procés (ibidem, 1763)
- Le milicien (Versailles, 1763)
- Les deux Chasseurs et la Laitière (Parigi, 1763)
- Le rendez-vous (ibidem, 1763)
- La Fée Urgèle (Fontainebleau, 1765)
- La Clochette (Parigi, 1766)
- Les Moissonneurs (ibidem, 1768)
- Les Sabots (ibidem, 1768)
- La rosière de Salenci (musicato in collaborazione con Adolphe Benoît Blaise, François-André Danican Philidor e Pierre-Alexandre Monsigny - ibidem, 1769)
- Themire (Fontainebleau, 1770)
Altre composizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Messa a 5
- Te Deum
- 6 Sonate a tre
- Minuetti e contradanze
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su ordinemedicipavia.it. URL consultato il 2 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2018).
- ^ Sito Festival Duni
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Egidio Romualdo Duni
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Egidio Romualdo Duni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Duni, Egidio Romualdo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Andrea Della Corte, DUNI, Egidio Romualdo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Silvia Gaddini, DUNI, Egidio Romualdo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 42, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- (FR) Egidio Romualdo Duni, su CÉSAR - Calendrier Électronique des Spectacles sous l'Ancien régime et sous la Révolution, Huma-Num.
- Opere di Egidio Romualdo Duni / Egidio Romualdo Duni (altra versione) / Egidio Romualdo Duni (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Egidio Romualdo Duni / Egidio Romualdo Duni (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- Egidio Romualdo Duni / Egidio Romualdo, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
- (EN) Spartiti o libretti di Egidio Romualdo Duni, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Egidio Romualdo Duni, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Egidio Romualdo Duni, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Biografia su Haendel.it, su haendel.it. URL consultato il 5 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2012).
- Biografia su Sassiweb.it, su sassiweb.it. URL consultato il 5 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12569649 · ISNI (EN) 0000 0001 1560 2803 · SBN AQ1V007917 · BAV 495/59437 · CERL cnp00358623 · Europeana agent/base/160259 · LCCN (EN) n88023796 · GND (DE) 104207019 · BNE (ES) XX4877457 (data) · BNF (FR) cb14785405m (data) · J9U (EN, HE) 987007260683605171 |
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