Edificio delle Poste Telegrafi e Telefoni
Edificio delle Poste Telegrafi e Telefoni | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Indirizzo | viale Beethoven |
Coordinate | 41°49′59.09″N 12°27′58.55″E / 41.83308°N 12.466263°E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1939-42 |
Inaugurazione | 1942 |
Stile | razionalista |
Uso | Ufficio postale |
Realizzazione | |
Costo | 7 000 000 L. |
Architetto | Ernesto Nathan Rogers, Gian Luigi Banfi, Enrico Peressutti e Lodovico Barbiano di Belgiojoso |
Appaltatore | Società anonima sindacato imprese toscane |
Proprietario | EUR S.p.A. |
Committente | Ministero delle poste e telegrafi |
L'edificio postale Roma EUR, già Palazzo delle Poste, Telegrafi e Te.Ti, è un edificio postale di Roma situato in viale Beethoven, nel quartiere Europa (EUR).
Ospita l'ufficio postale Roma EUR (Frazionario 55977).
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il progetto dell'Edificio delle Poste dell'EUR 42, previsto nel Piano regolatore del 1937 e confermato in quello del 1938, fu affidato allo studio milanese BBPR (Ernesto Nathan Rogers, Gian Luigi Banfi, Enrico Peressutti e Lodovico Barbiano di Belgiojoso). La prima stesura del progetto prevedeva tre corpi paralleli collegati tra loro, ipotesi variata poi in 2 corpi per intervento dell'Ente sui progettisti. Dopo l'estromissione di Ernesto Rogers, in quanto ebreo, per effetto delle leggi razziali fasciste, e per l'assenza di Banfi e Belgiojoso per ragioni belliche, rimase il solo Peressutti a occuparsi della costruzione dell'edificio.
Il 27 luglio 1938 fu ufficialmente ratificata la costruzione dell'edificio con una spesa di L. 7.000.000. I lavori iniziano nel giugno del 1939 per terminare il 24 agosto 1942, con inaugurazione nel settembre dello stesso anno, anche se, per alcuni particolari interni, si continuerà a lavorare sino al 10 giugno 1943.
Dal 1943 al 1947 l'edificio fu occupato a vario titolo prima dalle truppe tedesche e poi da quelle americane, che lo usarono come centro postale e telefonico della zona sud di Roma.
La costruzione, nel dopoguerra, e negli anni '50, fu sottoposta a diversi interventi di modifica.

Nel 1953, in occasione della Mostra internazionale dell'Agricoltura, l'Ufficio fu definitivamente riaperto.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Maurizio Calvesi, Enrico Guidoni e Simonetta Lux (a cura di), E 42. Utopia e scenario del regime, Venezia, Cataloghi Marsilio, 1992, pp. 485-488, ISBN 978-88-317-3028-0.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Edificio postale di Roma (EUR)