Economia dell'innovazione
Economia dell'innovazione è una teoria economica che enfatizza imprenditorialità e innovazione. Si basa su 2 principi fondamentali: l'obiettivo centrale della politica economica dovrebbe essere stimolata per una più alta produttività attraverso l'innovazione, e che i mercati si affidano su risorse in ingresso e il prezzo da solo non è sempre efficace a stimolare una maggiore produttività, e così la crescita economica. Joseph Schumpeter fu uno dei primi e più importanti studiosi che ha ampiamente affrontato il tema dell'innovazione in Economia[1].
Gli economisti dell'innovazione credono che ciò che guida la crescita economica primariamente oggi, in una economia basata sulla conoscenza non sia l'accumulo di capitale, come asserito dalle teorie neoclassiche, ma la capacità innovativa emergente dalla conoscenza e dalle tecnologie. La crescita economica è il prodotto finale della conoscenza (tacita, codificata) e delle politiche che permettono imprenditorialità e innovazione (i.e., Ricerca e sviluppo, permessi, licenze); riversamenti tecnologici e esternalità tra aziende collaborative; e sistemi di innovazione che creano ambienti innovativi (cluster, agglomerati, aree metropolitane).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vedi Theorie der wirtschaftlichen Entwicklung (1911), Business Cycles (1939) e il più famoso Capitalismo, socialismo e democrazia (1942).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Innovation Economics: The Economic Doctrine for the 21st Century
- (EN) Books and Journal Articles on Innovation Economics
- (EN) Innovation Economics: The Integration and Capitalization of Knowledge
- (EN) Innovation Economics Roundtable Archiviato il 18 agosto 2016 in Internet Archive.
- (EN) Business Week Podcast - Innovation Economics
- (EN) Business Models Innovation
- (EN) Innovation Economics in practice for city/regional growth and economic development