E-Prix di Città del Messico

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E-Prix di Città del Messico
Sport Automobilismo
CategoriaFormula E
FederazioneFIA
PaeseBandiera del Messico Messico
LuogoAutodromo Hermanos Rodríguez
OrganizzatoreFédération Internationale de l’Automobile
CadenzaAnnuale
FormulaE-Prix di Formula E
Storia
Fondazione2016
Numero edizioni8
Ultimo vincitoreBandiera della Germania Pascal Wehrlein
Ultima edizioneE-Prix di Città del Messico 2024

L'E-Prix di Città del Messico è un evento automobilistico con cadenza annuale destinato alle vetture a trazione interamente elettrica del campionato di Formula E che si svolge a Città del Messico. La prima edizione si è disputata il 12 marzo 2016[1] come quarta gara della stagione 2015-2016, ed è stata vinta da Jérôme d'Ambrosio.[2]

Circuito[modifica | modifica wikitesto]

L'evento si disputa presso l'Autodromo Hermanos Rodríguez, utilizzando una versione accorciata della pista che utilizzano le vetture di Formula 1. La pista è stata creata sulla base dell'ovale utilizzato per campionati locali di stock car, con l'utilizzo della sezione dello stadio e dell'ultima curva, la famosa Peraltada. Nel 2017, per la seconda edizione, è stata modificata la prima curva eliminando la chicane, in modo da agevolare i sorpassi.[3] Nel 2020 il tracciato cambia per un'ultima volta, con l'aggiunta di un tornante fatto di sei curve subito dopo curva 2, e la rimozione della Chicane dopo curva 2, facendo aumentare il numero di curve a 16.[4] Nel 2021 l'E-Prix di Città del Messico esce dal calendario, per venire rimpiazzato dall'E-Prix di Puebla.[5]

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Edizione Tracciato Vincitore Secondo Terzo Pole position Giro veloce
2016 Autodromo Hermanos Rodríguez Bandiera del Belgio Jérôme d'Ambrosio

Dragon Racing

Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi

Renault-e.dams

Bandiera della Francia Nicolas Prost

Renault-e.dams

Bandiera del Belgio Jérôme d'Ambrosio

Dragon Racing

Bandiera della Francia Nicolas Prost

Renault-e.dams

2017 Autodromo Hermanos Rodríguez Bandiera del Brasile Lucas Di Grassi
Audi Sport ABT
Bandiera della Francia Jean-Éric Vergne
Techeetah
Bandiera del Regno Unito Sam Bird
DS Virgin Racing
Bandiera del Regno Unito Oliver Turvey
NextEV NIO
Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi
Renault-e.dams
2018 Autodromo Hermanos Rodríguez Bandiera della Germania Daniel Abt
Audi Sport ABT
Bandiera del Regno Unito Oliver Turvey
NIO Formula E Team
Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi
Renault-e.dams
Bandiera della Svezia Felix Rosenqvist
Mahindra Racing
Bandiera del Brasile Lucas Di Grassi
Audi Sport ABT
2019 Autodromo Hermanos Rodríguez Bandiera del Brasile Lucas Di Grassi
Audi Sport ABT
Bandiera del Portogallo António Félix da Costa
BMW i Andretti Motorsport
Bandiera della Svizzera Edoardo Mortara
Venturi Grand Prix
Bandiera della Germania Pascal Wehrlein
Mahindra Racing
Bandiera della Germania Pascal Wehrlein
Mahindra Racing
2020 Autodromo Hermanos Rodríguez Bandiera della Nuova Zelanda Mitch Evans
Jaguar Racing
Bandiera del Portogallo António Félix da Costa
Techeetah
Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi
Nissan e.dams
Bandiera della Germania André Lotterer
Porsche Formula E Team
Bandiera del Regno Unito Alexander Sims
BMW i Andretti Motorsport
2022 Autódromo Hermanos Rodríguez Bandiera della Germania Pascal Wehrlein
Porsche
Bandiera della Germania André Lotterer
Porsche
Bandiera della Francia Jean-Éric Vergne
Techeetah-DS
Bandiera della Germania Pascal Wehrlein
Porsche
Bandiera del Brasile Lucas di Grassi
Venturi-Mercedes
2023 Autódromo Hermanos Rodríguez Bandiera del Regno Unito Jake Dennis
Andretti
Bandiera della Germania Pascal Wehrlein
Porsche
Bandiera del Brasile Lucas Di Grassi
Mahindra
Bandiera del Brasile Lucas Di Grassi
Mahindra
Bandiera del Regno Unito Jake Dennis
Andretti
2024 Autódromo Hermanos Rodríguez Bandiera della Germania Pascal Wehrlein
Porsche
Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi

Envision Racing

Bandiera della Nuova Zelanda Nick Cassidy
Jaguar Racing
Bandiera della Germania Pascal Wehrlein
Porsche
Bandiera della Nuova Zelanda Nick Cassidy
Jaguar Racing

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gabriele Testi, Presentato il Mexico City ePrix del 12 marzo 2016, in Motorsport.com, 19 novembre 2015. URL consultato il 24 giugno 2018.
  2. ^ Diletta Colombo, Formula E Messico, di Grassi squalificato. Vittoria a D'Ambrosio, in AutoMoto.it, 13 marzo 2016. URL consultato il 24 giugno 2018.
  3. ^ Sam Smith, tradotto da Gabriele Testi, L'Autódromo Hermanos Rodríguez cambia ancora per la F.E, in Motorsport.com, 31 marzo 2017. URL consultato il 24 giugno 2018.
  4. ^ Il circuito dell'E-Prix del Messico di Formula E cambia layout, su formularace.it, 28 gennaio 2020. URL consultato il 30 giugno 2021.
  5. ^ Formula E: ecco il layout all'interno dell'ovale di Puebla, su it.motorsport.com. URL consultato il 30 giugno 2021.

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