Dutuitosaurus ouazzoui

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Dutuitosaurus
Cranio di Dutuitosaurus ouazzoui
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Amphibia
Ordine Temnospondyli
Famiglia Metoposauridae
Genere Dutuitosaurus
Specie D. ouazzoui

Il dutuitosauro (Dutuitosaurus ouazzoui) è un anfibio estinto, appartenente ai temnospondili. Visse nel Triassico superiore (Carnico, circa 227 - 225 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Marocco.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è molto ben conosciuto, grazie al ritrovamento di oltre 75 individui in un solo giacimento, di cui almeno 15 completi. Il cranio era molto grande, appiattito e fortemente ornamentato da rilievi ossei e solchi. Come in molti animali simili (ad esempio Metoposaurus) le orbite si trovavano nella parte anteriore del cranio, anche se non in posizione così avanzata come avveniva in Metoposaurus o in Anaschisma. Il corpo di Dutuitosaurus era ampio e appiattito, e gli arti erano brevi. La coda era lunga e appiattita lateralmente. Gli esemplari adulti di Dutuitosaurus potevano raggiungere i 3 metri di lunghezza.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale venne descritto per la prima volta nel 1976, sulla base di numerosi fossili ritrovati nel bacino di Argana nel Marocco occidentale, risalenti all'inizio del Triassico superiore. Inizialmente i fossili vennero attribuiti a una nuova specie del ben noto genere Metoposaurus (M. ouazzoui) e solo nel 1993 una revisione degli esemplari attribuiti a Metoposaurus portò all'istituzione di un nuovo genere per gli esemplari del Marocco, ovvero Dutuitosaurus.

Dutuitosaurus ouazzoui, negli studi più recenti, è indicato come un membro basale della famiglia dei metoposauridi, un gruppo di temnospondili di grandi dimensioni e di abitudini strettamente acquatiche. Tra le caratteristiche basali, si ricordano i lunghi intercentri delle vertebre (gli altri metoposauri solitamente li hanno brevi). Nello stesso bacino di Argana, ma in terreni leggermente più recenti, è nota un'altra forma di metoposauro più derivata, Arganasaurus, che con tutta probabilità condivide un antenato comune con Dutuitosaurus.

Alcuni esemplari di Dutuitosaurus ouazzoui fossilizzatisi insieme

Paleobiologia e paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

I numerosissimi fossili di Dutuitosaurus provenienti dal bacino di Argana comprendono vari stadi di crescita di questo animale: si è notato che, nel corso dello sviluppo, la parte posteriore del cranio di Dutuitosaurus tendeva a crescere più velocemente in lunghezza rispetto alla parte anteriore: in sostanza, i giovani possedevano un muso più allungato rispetto agli adulti. Questo tipo di crescita cranica è nettamente all'opposto di quella che avveniva nei capitosauridi, un altro gruppo di temnospondili.

L'accumulo di molti esemplari di Dutuitosaurus nello stesso luogo suggerisce che questi animali siano stati vittime di un improvviso prosciugamento di un fiume o di un lago.

La lunga coda appiattita e forte di Dutuitosaurus implica che questo animale doveva essere un predatore più attivo rispetto agli altri metoposauri, che probabilmente praticavano una caccia d'agguato attendendo le prede sul fondo dei fiumi e dei laghi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dutuit, J. M. 1976. Introduction à l’étude paléontologique du Trias continental marocain. Description des premiers stegocephales recueillis dans le couloir d'Argana (Atlas occidental). Memoires du Museum National d'Histoire Naturelle, Paris, Series C 36:1–253.
  • A. P. Hunt . 1993. Revision of the Metoposauridae (Amphibia: Temnospondyli) and description of a new genus from western North America. In M. Morales (ed.), Aspects of Mesozoic Geology and Paleontology of the Colorado Plateau, Museum of Northern Arizona Bulletin 59:67-97
  • R. R. Schoch. 2013. The evolution of major temnospondyl clades: an inclusive phylogenetic analysis. Journal of Systematic Palaeontology

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]