Dubautia

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Dubautia
Infiorescenza di Dubautia menziesii
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Madieae
Sottotribù Madiinae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Heliantheae
Sottotribù Madiinae
Genere Dubautia
Gaudich.
Specie

vedi testo

Dubautia Gaudich. è un genere di piante della famiglia delle Asteracee, endemico delle isole Hawaii. Per la molteplicità delle forme assunte dalle circa 40 specie, presenti in una varietà di habitat differenti, il genere è spesso citato come esempio paradigmatico di radiazione adattativa.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dubautia arborea

Il genere è notevolmente polimorfo comprendendo specie erbacee, arbustive, arboree e rampicanti.
Le foglie possono essere opposte, alterne o con disposizione spiraliforme, di forma lanceolata, ellittica o obovata, con margine intero, crenato o dentato, glabre o tomentose. Sono spesso dotate di tricomi ghiandolari che producono sostanze aromatiche.

Fiori di Dubatia sp.

I capolini, di colore dal bianco al giallo, possono essere singoli o riuniti in sinflorescenze corimbose o racemose; l'involucro può avere conformazione cilindrica, campanulare, obconica, ellissoide o ovoidale, con brattee disposte in una o due serie, da lineari-oblunghe a obovate, glabre o villose; il ricettacolo è da piatto a conico.
Il frutto è una cipsela dotata di un pappo setoloso, ciliato o piumoso.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

D. menziesii si insedia spesso come specie pioniera sulla colate laviche recenti.

Il genere Daubatia è endemico dell'arcipelago delle isole Hawaii, che per la sua storia geologica, per la distanza geografica dal continente, e per la presenza di una vasta gamma di differenti nicchie ecologiche, è considerato un laboratorio naturale per lo studio dei fenomeni di radiazione adattativa.[1]

Il genere è presente in tutte e 6 le maggiori isole dell'arcipelago e le varie specie si sono adattate ad habitat differenti, dalle foreste pluviali e dalle torbiere, con precipitazioni annue di oltre 1250 cm, alle aree alpine semidesertiche, caratterizzate da precipitazioni annue <40 cm. Alcune specie si insediano frequentemente come specie pioniere sulle colate laviche recenti.[3]

Il range altitudinale va da 75 m a 3750 m s.l.m.[4]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La classificazione tradizionale colloca il genere Dubautia nella sottotribù Madiinae della tribù Heliantheae.[5]
Recenti studi filogenetici considerano le Madiinae come il principale raggruppamento delle Madieae, elevate al rango di tribù a sé stante.[6][7]

Assieme ai generi Argyroxiphium e Wilkesia forma la cosiddetta Silversword Alliance, un clade monofiletico sviluppatosi nell'arcipelago hawaiiano, per radiazione adattativa a partire da un unico progenitore comune.[8]

Il genere Dubautia comprende circa 40 specie:[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Friar E.A. et al., Ecological speciation in the East Maui–endemic Dubautia (Asteraceae) species (PDF) [collegamento interrotto], in Evolution 2006; 60(9): 1777–1792.
  2. ^ Kadereit & Jeffrey, 2007, pp. 502-503.
  3. ^ Carr G. D., Monograph of the Hawaiian Madiinae (Asteraceae): Argyroxiphium, Dubautia, and Wilkesia, in Allertonia 1985; 4: 1-123.
  4. ^ Baldwin, 2000, p.103.
  5. ^ Robinson HE, A Revision of the Tribal and Subtribal Limits of the Heliantheae (Asteraceae) (PDF), Washington, Smithsonian Institution Press, 1981.
  6. ^ Panero J. L. and V. A. Funk, Toward a phylogenetic subfamilial classification for the Compositae (Asteraceae), in Proc. Biol. Soc. Wash. 2002; 115: 909-922.
  7. ^ Panero J. L. 2007 Tribe Madieae in: Kadereit & Jeffrey, 2007, pp.492-506
  8. ^ Baldwin, 2000, pp. 103-128.
  9. ^ Dubautia [collegamento interrotto], su Global Compositae Checklist. URL consultato il 27 maggio 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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