Dragon's Lair
Dragon's Lair videogioco | |
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Un fotogramma di Dragon's Lair con l'eroe della storia, Dirk | |
Piattaforma | Arcade, Mac OS, NES, Super Nintendo, Amiga, Atari ST, Atari Jaguar, Commodore 64, Sega CD, Amstrad CPC, Microsoft Windows, DOS, Game Boy Color, CD-i, 3DO, ZX Spectrum, Telefono cellulare, iOS, Android, Nintendo DSi, Coleco Adam |
Data di pubblicazione | Arcade: 1983 Adam: 1984 C64/ZX/CPC: 1986 Ami/ST/DOS/Mac: 1989-1990 CD/DVD: 1994-2011 |
Genere | Azione |
Tema | Fantasy, horror |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Advanced Microcomputer Systems, Don Bluth Animation, Starcom |
Pubblicazione | Cinematronics, Atari (Europa), Digital Leisure (conv. CD/DVD), ReadySoft Incorporated (conv. CD/DVD e Ami/ST/Mac), Software Projects (C64/ZX/CPC) |
Design | Rick Dyer[1] |
Modalità di gioco | Singolo giocatore |
Periferiche di input | Joystick, joypad, tastiera |
Supporto | Laserdisc, CD, DVD, HD DVD, cassetta, dischetto |
Distribuzione digitale | DSiWare |
Seguito da | Dragon's Lair II: Time Warp |
Specifiche arcade | |
CPU | Z80 a 4 MHz |
Schermo | Raster orizzontale |
Risoluzione | 704 x 480, a 59,94 Hz |
Periferica di input | Joystick 8 direz., 1 pulsante |
Dragon's Lair (lett. "tana del drago") è un videogioco arcade su laserdisc pubblicato da Cinematronics, basato su filmati a cartone animato realizzati da Don Bluth Animation. Venne pubblicato nel 1983, e pur non essendo il primo titolo su laserdisc, fu quello che portò al successo questa categoria di giochi[2].
È uno degli unici tre videogiochi (insieme a Pong e Pac-Man) conservati presso lo Smithsonian Institution di Washington, D.C.[3] Il seguito arcade è Dragon's Lair II: Time Warp, ma anche Space Ace è un gioco con stile molto simile, realizzato come gli altri due dagli stessi produttori.
Indice
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Il protagonista del videogioco è il cavaliere Dirk the Daring (Dirk l'Ardito) che ha il compito di salvare la bella principessa Daphne dal crudele drago Singe che si nasconde in un castello stregato. Dirk dovrà superare indenne tutte le insidie che si celano in ogni stanza del castello per cercare di giungere nella tana del drago e liberare Daphne, tenuta prigioniera in una sfera di cristallo. Per farlo dovrà uccidere il drago e strappargli dal collo la chiave che apre la sfera nella quale è rinchiusa Daphne.
Ma l'impresa non sarà facile e il nostro eroe prima di arrivare al cospetto del drago dovrà sia evitare mille trabocchetti sia affrontare anche temibili creature magiche, come mostri di fango (mudman), il re lucertola (Lizard King), cavalieri neri, eccetera: tutte queste insidie sono state create da un oscuro stregone (di cui si accenna nella introduzione: apparirà nel seguito del gioco, Time Warp) per impedire a chiunque di liberare Daphne.
Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]
Dragon's Lair è stato uno dei primi lasergiochi. Il pregio di questi tipi di videogiochi era costituito da una grafica a cartone animato che, se paragonata agli standard del tempo (siamo nel 1983), risultava essere di estremo impatto visivo. Il grosso difetto è invece la scarsa libertà d'azione lasciata al videogiocatore. Il gioco consiste nel fare movimenti istantanei del joystick o premere il bottone corrispondente alla spada, correttamente e nei tempi giusti. Se il tempismo e la mossa sono corrette il laserdisc procede con il filmato mostrando al videogiocatore i progressi compiuti da Dirk, il protagonista. In caso contrario il videogioco propone diversi filmati di morte in funzione dell'errata azione intrapresa. In pratica è necessario memorizzare le mosse da fare in tutti gli scenari presenti nel gioco, perché spesso non è evidente quale mossa salverà Dirk e bisogna andare per tentativi. Ci sono 40 scenari diversi e oltre 600 momenti in cui il giocatore deve effettuare rapidamente la mossa[1].
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Lo sviluppo di Dragon's Lair richiese quattro anni e coinvolse quattro aziende: Starcom in collaborazione con Advanced Microcomputer Systems per l'ingegneria, Don Bluth Animation per la creazione dell'animazione tradizionale usata nei filmati, Cinematronics per la produzione e il marketing. Lo sviluppo del solo software costò 500.000$, all'incirca il doppio di quanto costava per un videogioco ordinario dell'epoca. Per il giocatore una partita richiedeva due o tre monete a seconda delle impostazioni del gestore (es. in Italia 400-600 lire; le macchine del periodo accettavano monete da 200)[2].
La versione Cinematronics destinata al mercato americano faceva utilizzo di due tipi di lettori laserdisc, i Pioneer PR-7820 e LD-V1000; la versione Atari destinata al mercato europeo faceva invece utilizzo del lettore laserdisc Philips 22VP932 così come la versione Sidam prodotta in Italia con sub-licenza Atari.
Alcune macchine vennero dotate di un secondo schermo, al solo scopo di consentire agli spettatori non giocanti di vedere meglio le scene della partita in corso.
Conversioni[modifica | modifica wikitesto]
Visto il notevole successo della versione per sala giochi, vennero effettuate conversioni per molti computer e console presenti sul mercato.
Le prime conversioni uscirono nel 1984 per Coleco Adam e nel 1986 per altri home computer a 8 bit: Amstrad CPC, Commodore 64 e ZX Spectrum. Tuttavia, l'hardware dei sistemi casalinghi dell'epoca non rendeva possibile una conversione diretta, bensì titoli che riprendono a grandi linee i temi trattati nell'originale. In questo caso si tratta di un videogioco d'azione multievento, con diverse azioni da compiere in diverse stanze del castello con visuale tridimensionale, struttura che ricorda vagamente quella dell'originale. Queste versioni ebbero anche un proprio seguito, Dragon's Lair II: Escape from Singe's Castle del 1987.
Una versione piuttosto fedele all'originale, anche se suddivisa in due titoli (Dragon's Lair del 1989-1990 e Dragon's Lair: Escape from Singe's Castle del 1990-1991), è stata quella per i personal computer a 16-bit Amiga, Atari ST, Mac OS e DOS. Lo schema di gioco è quasi identico a quello utilizzato dal laserdisc e l'animazione si avvicina a quella del cartone animato, ma è pur sempre in computer grafica.
Dragon's Lair per NES (1990) è invece un gioco completamente differente, essendo un platform a scorrimento laterale.
Assolutamente fedeli all'originale furono le versioni basate su veri e propri filmati, uscite a partire dal 1994 per piattaforme come 3DO e CD-i. Con l'avanzamento tecnologico e l'introduzione dei supporti ottici come CD-ROM e DVD, è divenuto possibile riprodurre alla perfezione quanto visibile in sala giochi. Più recentemente uscirono versioni per i lettori Blu-ray e HD DVD, che presentano una grafica (intesa come vivacità di colori e definizione d'immagine) anche superiore a quella utilizzata nel laser disc originale.[4] La versione Blu-ray di Dragon's Lair HD venne realizzata dalla Digital Leisure nel 2007 e ha la particolarità di presentare le scene dell'avventura in ordine casuale[5].
Il 7 dicembre 2009 è stato ufficialmente messo in vendita il gioco per iPhone/iPod touch. Dal 1º gennaio 2010 è disponibile per Nintendo DSi tramite download da DSi Shop al costo di 800 Nintendo points. È inoltre disponibile una conversione per Nintendo Wii comprendente tutta la trilogia classica, Dragon's Lair, Space Ace e Dragon's Lair II: Time Warp. È stata fatta una conversione specifica anche per l'Apple iPad e per il sistema operativo Android.
Voci[modifica | modifica wikitesto]
- Dan Molina: Dirk
- Vera Pacheco: Daphne
- Dave Spafford: Lizard King
- Michael Rye: narratore
Serie animata[modifica | modifica wikitesto]
In seguito al successo del gioco, la Ruby-Spears Productions produsse una versione animata che include non solo i personaggi del gioco, ma anche altri come il padre di Daphne, Re Ethelred, e un cavaliere rivale di Dirk, Sir Hubert Blunt. La caratteristica principale della serie, che un po' riprende lo spirito del gioco, è che durante alcune scene viene mostrato allo spettatore cosa sarebbe successo se Dirk avesse compiuto delle scelte multiple: vengono mostrate prima quelle che avrebbero condotto il protagonista alla morte o comunque alla sconfitta, e solo dopo viene mostrata la scelta giusta. Tale serie è stata trasmessa anche in Italia, ma nel doppiaggio italiano il nome di Dirk venne cambiato in Sir John.
Film[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2007 Don Bluth e Gary Goldman erano alla ricerca di finanziamenti per un film su Dragon's Lair, ma il progetto non è ancora entrato in produzione.[6]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Videogiochi 16, p. 41.
- ^ a b Videogiochi 16, p. 38.
- ^ (EN) Chronology of the History of Video Games: Golden Age, su thocp.net. URL consultato il 9 maggio 2016.
- ^ Dragon's Lair anche su HD-DVD, su gamemag.it, 6 luglio 2007.
- ^ Dragon's Lair HD (JPG), in Retro Gamer, nº 4, Formello, Play Media Company, gennaio/marzo 2008, p. 75, ISSN 1971-3819 .
- ^ (EN) Dragon's Lair Movie Update, su ign.com, 27 aprile 2007.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- L'invasione degli ultragiochi (JPG), in Videogiochi, nº 16, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, giugno 1984, pp. 37-47, ISSN 0392-8918 .
- Dragon's Lair (JPG), in Videogiochi, nº 17, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, luglio 1984, pp. 82-86, ISSN 0392-8918 .
- Dragon's Lair (JPG), in Electronic Games, nº 4, Cinisello Balsamo, JCE, aprile 1984, p. 52, OCLC 955377306.
- Conversioni 16 bit
- Dragon's Lair (JPG) (Amiga), in The Games Machine, nº 6, Edizioni Hobby, febbraio 1989, pp. 58-61, OCLC 955708482.
- Escape From Singe's Castle (JPG) (Amiga), in The Games Machine, nº 20, Edizioni Hobby, maggio 1990, pp. 30-31, OCLC 955708482.
- Dragon's Lair (JPG) (SNES), in Consolemania, anno 3, nº 21, Milano, Xenia Edizioni, luglio/agosto 1993, p. 61, OCLC 955500245.
- Dragon's Lair (JPG) (Amiga), in Amiga Byte, nº 11, Milano, Arcadia/Elettronica 2000, aprile 1989, p. 26, OCLC 955729050.
- Escape From Singe's Castle (JPG) (Amiga), in Amiga Byte, nº 22, Milano, Arcadia/Elettronica 2000, maggio 1990, p. 21, OCLC 955729050.
- Dragon's Lair (JPG) (Amiga), in Commodore Computer Club, nº 66, Opera (MI), Systems Editoriale, luglio 1989, p. 90, OCLC 955780203.
- Singe's Castle (JPG) (Amiga), in Commodore Computer Club, nº 75, Opera (MI), Systems Editoriale, giugno 1990, p. 43, OCLC 955780203.
- Dragon's Lair (JPG) (Amiga), in K, nº 5, Milano, Glénat, aprile 1989, p. 36, ISSN 1122-1313 .
- Dragon's Lair (3DO), in CD Magazine, nº 2, Xenia, aprile 1994, pp. 70-72, OCLC 955667665.
- Conversioni 8 bit
- Dragon's Lair (JPG) (C64), in Zzap!, anno 1, nº 5, Milano, Edizioni Hobby, ottobre 1986, pp. 24-25, OCLC 955306919.
- Dragon's Lair (JPG) (C64), in Videogiochi News, nº 39, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, novembre 1986, pp. 16-17, ISSN 0392-8918 .
- Dragon's Lair (JPG) (C64/CPC), in Zzap!, anno 5, nº 46, Milano, Edizioni Hobby, giugno 1990, pp. 62-63, OCLC 955306919.
- Supergame - Dragon's Lair, in Jackson Soft Compilation C64&128, nº 3, Gruppo Editoriale Jackson, 1987, pp. 4-9. Rivista con allegato il gioco per Commodore 64 in licenza.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Dragon's Lair, su Progetto EMMA.
- (EN) Dragon's Lair, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Dragon's Lair, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- (EN) Kim Lemon, Dragon's Lair, su Lemon64.com.
- (EN) Dragon's Lair, su World of Spectrum.
- (EN) Dragon's Lair (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- (EN) Dragon's Lair (Sega Mega Drive) / Dragon's Lair (altra versione) / Dragon's Lair (Sega Mega Drive) / Dragon's Lair (Nintendo DS) / Dragon's Lair (PlayStation Portable) / Dragon's Lair (Xbox 360) / Dragon's Lair (PlayStation 3) / Dragon's Lair (3DO Interactive Multiplayer), su GameRankings, CBS Interactive Inc.
- (FR) Dragon's Lair, su CPC-power.com.
- (EN) Dragon's Lair - Hall of Light - The database of Amiga games, su abime.net.
- (EN) Dragon's Lair, su Atarimania.com - ST TT Falcon.
- (EN) Dragon's lair, su dragons-lair-project.com.
- (EN) Dragon's lair home system versions (fino al 2006), su dragonslairfans.com.
- (EN) Gruppo di videogiochi: serie e versioni di Dragon's Lair, su MobyGames, Blue Flame Labs.
Controllo di autorità | BNF (FR) cb167689314 (data) |
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