Draga Obrenović
Draga Mašin | |
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Regina consorte di Serbia | |
In carica | 5 agosto 1900 – 11 giugno 1903 |
Predecessore | Natalija Keşco |
Successore | Maria di Romania come regina consorte dei Serbi, Croati, e Sloveni |
Nome completo | Draginja Draga Lunjevica |
Nascita | Gornji Milanovac, Principato di Serbia, 11 settembre 1864 |
Morte | Belgrado, Regno di Serbia, 11 giugno 1903 (38 anni) |
Luogo di sepoltura | Chiesa di San Marco, Belgrado |
Casa reale | Obrenović |
Padre | Pantelija Lunjevica |
Madre | Anđelija Koljević |
Coniugi | Svetozar Mašin (1883-1886) Alessandro I di Serbia (1900-1903) |
Religione | Chiesa ortodossa serba |
Draga Obrenović (serbo: Драга Обреновић: nata Milićević Lunjevica, Милићевић Луњевица; in precedenza Mašin, Машин; Gornji Milanovac, 11 settembre 1864 – Belgrado, 11 giugno 1903) anche nota come regina Draga, fu regina consorte di Serbia e moglie di re Aleksandar Obrenović del regno di Serbia. Era in precedenza la dama di compagnia della madre di Alessandro, la regina Natalija.
Regina di Serbia[modifica | modifica wikitesto]
Draga era la quarta figlia di Pantelija Lunjevica, un prefetto dell'area di Aranđelovac, e della moglie Anđelija Koljević. Era la nipote di un intimo compagno d'armi del pro-prozio di Aleksandar (Nikola Milićević Lunjevica). All'epoca del suo secondo matrimonio, era la vedova di Svetozar Mašín (1851–1886), un ingegnere civile figlio di immigrati cechi, e aveva dodici anni più di Aleksandar. Aveva due fratelli, Nikola e Nikodije, che morirono con lei, e quattro sorelle, Hristina, Đina, Ana e Vojka. Draga era la sesta di sette fratelli e sorelle.
Sua nonna paterna era Đurđija Čarapić,[1] una parente del voivoda Ilija Čarapić (morto nel 1844), marito della figlia di Karađorđe Petrović Stamenka Karađorđević.
Sua madre era dipsomane e suo padre morì in un manicomio.[2]
Si sposò con il re Aleksandar il 5 agosto 1900. Quando Aleksandar annunciò il loro fidanzamento, l'opinione pubblica si rivoltò contro di lui. Egli era visto come un giovane pazzo, infatuato di una malvagia seduttrice. La regina madre Natalija si oppose aspramente al matrimonio e fu esiliata da suo figlio, in parte a causa di ciò. I suoi numerosi atti arbitrari e impopolari furono biasimati per l'influenza di Draga. C'erano voci che Aleksandar avrebbe nominato il fratello di Draga erede presunto al trono.
Assassinio[modifica | modifica wikitesto]
Quest'ultima voce fu quella che portò all'assassinio della coppia reale. L'11 giugno 1903 un gruppo di ufficiali dell'esercito invase il palazzo reale; erano guidati dal colonnello Dragutin Dimitrijević. Trovarono Aleksandar e Draga nascosti in un grande armadio a muro e li assassinarono selvaggiamente, gettando i loro corpi mutilati da un balcone del palazzo su mucchi di letame in giardino.[3]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Onorificenze serbe[modifica | modifica wikitesto]
![]() |
Dama di Gran Croce dell'Ordine di Miloš il Grande |
— 5 agosto 1900[4] |
![]() |
Dama di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Bianca |
— 5 agosto 1900[5] |
Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
N. Milićević | N. Milićević | ||||||||||||
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Comandante Nikola Milićević, presidente del Tribunale Regionale di Rudnik | |||||||||||||
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Pantelija Milićević Lunjevica, prefetto di Aranđelovac | |||||||||||||
Anastasije Čarapić, voivoda del distretto di Gročanske | N. Čarapić | ||||||||||||
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Đurđija Čarapić | |||||||||||||
Ivana | … | ||||||||||||
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Regina Draga di Serbia | |||||||||||||
N. Koljević | N. Koljević | ||||||||||||
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N. Koljević | |||||||||||||
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Anđelija Koljević | |||||||||||||
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Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Milićević
- ^ Vucinich, Wayne S. (2006). Serbia Between East and West. The Events of 1903-1908. ACLS History E-Book Project. pp. 324. ISBN 978-1-59740-242-2.
- ^ C. L. Sulzberger, The Fall of Eagles, p.202, Crown Publishers, New York, 1977
- ^ Vhkcs
- ^ Queen Draga with the Badge of the Order
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 160170792 · ISNI (EN) 0000 0001 0754 7680 · LCCN (EN) no95056598 · GND (DE) 119460599 · BNF (FR) cb11238107w (data) · CERL cnp00556325 · WorldCat Identities (EN) lccn-no95056598 |
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