Dovadola
Dovadola comune | |||
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via Tartagni Marvelli | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Francesco Tassinari (Lega Nord) dall'11-6-2017 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°07′N 11°53′E / 44.116667°N 11.883333°E | ||
Altitudine | 140 m s.l.m. | ||
Superficie | 38,97 km² | ||
Abitanti | 1 575[1] (31-12-2019) | ||
Densità | 40,42 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 47013 | ||
Prefisso | 0543 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 040011 | ||
Cod. catastale | D357 | ||
Targa | FC | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 331 GG[3] | ||
Nome abitanti | dovadolesi | ||
Patrono | sant'Andrea Apostolo | ||
Giorno festivo | 30 novembre | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Dovadola nella provincia di Forlì-Cesena | |||
Sito istituzionale | |||
Dovàdola (Dvêdla in romagnolo[4]) è un comune italiano di 1 575 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Il centro abitato è situato a circa venti chilometri dal capoluogo Forlì, nella valle del fiume Montone.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Probabilmente il paese trae origine dall'esistenza di due guadi a poca distanza l'uno dall'altro del fiume Montone. L'abitato sorse su una rupe che sovrasta il fiume.
Nella valle dove sorge Dovadola si riscontra la presenza umana sin dalla preistoria. L'esistenza di un centro abitato in epoca romana è testimoniata dall'archeologia (ritrovamenti di tombe romane e di monete battute).
Furono i Longobardi, tra VII e VIII secolo, a ripopolare il paese[senza fonte] dopo la terribile Guerra gotica. Tra VIII e IX secolo l'arcivescovo di Ravenna, che dominava tutta l'area dalla Toscana al Po, fece costruire la prima rocca sullo spuntone roccioso che domina il paese.
Nel XIII secolo divenne conte di Dovadola Marcovaldo (Markward) dei conti Guidi, figlio di Guido Guerra III, capostipite della famiglia per nomina dell'imperatore Enrico IV. Per ordine di Marcovaldo il castello fu ampliato: nuova cinta muraria, bastioni e palazzo signorile.
Nel 1255, il conte Ruggero, figlio e successore di Marcovaldo, e il Comune di Dovadola, si affidarono al Comune di Forlì con un apposito un atto di accomandigia.
Nel 1405 i Guidi cedettero il feudo di Dovadola alla Repubblica di Firenze, che allargò nel tempo i propri domini in Romagna (Romagna toscana). Dovadola seguì le vicende di Firenze fino all'annessione al Regno di Sardegna (marzo 1860).
Con la fondazione del Regno d'Italia fu assegnata alla Provincia di Firenze.
Solamente nel 1923 Dovadola, insieme alla maggior parte dei comuni della Romagna toscana, venne accorpata alla Provincia di Forlì.[5]
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di Sant'Andrea[modifica | modifica wikitesto]
Sorge su un'altura oltre il fiume Montone. Fondata dai monaci cluniacensi prima dell'anno Mille, la prima menzione risale all'anno 1116. Nel XV secolo la chiesa venne restaurata assumendo l'aspetto, in stile rinascimentale toscano, che conserva tuttora. Nell'edificio si possono ammirare interessanti affreschi del '500 e pregevoli dipinti del XVI secolo di scuola romagnola e bolognese. La chiesa conserva le spoglie della venerabile dovadolese Benedetta Bianchi Porro ed è meta di pellegrinaggi.
Eremo di Montepaolo[modifica | modifica wikitesto]
Sorge nei pressi di un antico monastero che ospitò Sant'Antonio da Padova per quasi un anno, dal maggio 1221 al marzo 1222. Il culto del santo è rimasto vivo in tutta l'area. Nel 1629 si verificò una guarigione miracolosa, che venne attribuita al santo. Fu edificato un eremo, che esiste tuttora, ricostruito interamente nel 1908 dopo un improvviso crollo.
Mura urbane[modifica | modifica wikitesto]
Nella parte nord del centro storico, nell'isolato compreso tra le vie Garibaldi e Ranieri Biscia a sud e Carbonaie a nord, si possono osservare imponenti resti della cinta muraria tre-quattrocentesca tra cui tre grosse torri circolari (al giorno d'oggi sono parzialmente inglobate in case di abitazione).
Rocca di Dovadola[modifica | modifica wikitesto]
La Rocca dei Conti Guidi o Rocca di Dovadola è già attestata nel 1021, già probabilmente sede di un castrum romano. Si erge in prossimità di baluardi Longobardi che sorvegliavano le zone in prossimità dei territori bizantini.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 186 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Repubblica di Macedonia 49 2,85%
- Burkina Faso 24 1,40%
- Romania 23 1,34%
- Albania 19 1,11%
Religione[modifica | modifica wikitesto]
Nel comune di Dovadola sono presenti due parrocchie facenti parte della diocesi di Forlì-Bertinoro: Dovadola e Càsole.
Nella terra di Dovadola è tuttora vivo il culto di Sant'Antonio di Padova che ebbe la sua prima residenza italiana nell'eremo di Montepaolo (vedi supra). Il monaco portoghese, infatti, sostò per quasi un anno, dal maggio 1221 al marzo 1222, nell'antico monastero. Oggi Dovadola è una delle tappe del Cammino di Sant'Antonio, che parte dalla Basilica del Santo a Padova e si conclude al Santuario della Verna.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Artigianato[modifica | modifica wikitesto]
Per quanto riguarda l'artigianato, Dovadola è rinomata soprattutto per la lavorazione del peltro.[7]
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia sindaci[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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25 giugno 1985 | 25 maggio 1990 | Gino Magrini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [8] |
25 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Carlo Giannelli | Democrazia Cristiana | Sindaco | [8] |
24 aprile 1995 | 26 febbraio 1998 | Luigi Toledo | Lista civica | Sindaco | [8] |
26 febbraio 1998 | 25 maggio 1998 | Antonio Giannelli | Comm. pref. | [8] | |
25 maggio 1998 | 28 maggio 2002 | Luigi Toledo | Lista civica | Sindaco | [8] |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Mario Giorgi | Centro-sinistra | Sindaco | [8] |
28 maggio 2007 | 7 maggio 2012 | Carlo Adamczyk | Lista civica | Sindaco | [8] |
21 maggio 2012 | 12 giugno 2017 | Gabriele Zelli | Partito Democratico | Sindaco | [8] |
12 giugno 2017 | in carica | Francesco Tassinari | Lista civica | Sindaco | [8] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 254.
- ^ Oggi denominata Provincia di Forlì-Cesena.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 4,6.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.dovadola.fc.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 246982232 |
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